Memento audere semper

Sono donna, mamma, moglie, lavoratrice. Nella vita, ho incontrato donne alleate, donne nemiche, donne amiche, donne fortissime, donne arrese e rassegnate. Non credo sia una questione di sesso. Quanto piuttosto di background, di storie vissute, di esperienze diverse, di percorsi, di scelte prese o non prese, di treni mancati o afferrati al volo.

Ho conosciuto e conosco moltissime donne incastrate in una vita che non vogliono. Il loro credo quotidiano è: “il lavoro non mi piace, la famiglia mi opprime, non ho tempo per fare niente. Devo cambiare”. Eppure, ogni giorno, si svegliano alla stessa ora, bevono il solito caffè, fanno sempre lo stessa strada per accompagnare i figli a scuola e per andare al lavoro, fanno la spesa al solito supermercato dietro l’angolo, preparano la solita cena con il solito sguardo perso, guardano in tv le stesse trasmissioni tutte le sere, quelle stesse trasmissioni che poi inesorabilmente criticano il giorno dopo, e a letto si ritrovano a fissare lo stesso soffitto o la schiena del compagno, con il solito pensiero di sempre: sono stanca di questa vita, non cambia mai niente.

Per queste donne, la vita deve sembrare una prigione. Forse ogni tanto si chiedono come sarebbe evadere, respirare profumo di libertà… il problema è che, ad un certo punto, ci si dimentica di cosa significhi veramente “libertà”. Libertà è saper preferire il nuovo alla sicurezza del noto, saper camminare tra i vicoli della vita ma provare ad alzare gli occhi al cielo e guardare le stelle,  vedere ciò che è giusto e avere il coraggio di farlo. Libertà è saper essere sempre il meglio di ciò che si è. Eppure, ad un certo punto, diventa molto più semplice rimandare tutto al giorno dopo. E a quello dopo ancora. E ancora, e ancora… per finire sempre, inevitabilmente, al punto di partenza. O meglio, di non partenza.

Il mio sogno e il mio augurio, il mio contributo a questa bellissima iniziativa è di gridare forte a me stessa e a tutte le donne: “Coraggio, osate! Ricordatevi di osare sempre!”.  Sono convinta che sia buona, ottima prassi provare ad aprire la porta di quella prigione e scoprire che, incredibilmente, la porta è sempre stata aperta.

Perché “il segreto per andare avanti, è iniziare” (Sally Berger).

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Con questo post, un po’ in ritardo, partecipo anche io a #donnexdonne, una bellissima iniziativa alla ricerca di buone prassi al femminile.

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7 Responses to Memento audere semper

  1. mammaeconomia Rispondi

    22/07/2011 at 10:19

    “Il mio sogno e il mio augurio, il mio contributo a questa bellissima iniziativa è di gridare forte a me stessa e a tutte le donne: “Coraggio, osate! Ricordatevi di osare sempre!”. Sono convita che sia buona, ottima prassi provare ad aprire la porta di quella prigione e scoprire che, incredibilmente, la porta è sempre stata aperta.”

    Grazie, ma un grazie sincero e commosso per queste parole! Non sai che conforto.

    • The Family Company Rispondi

      22/07/2011 at 10:31

      Grazie a te mammaeconomia!

  2. Pingback: Il 21 …link (e considerazioni) … « PONTITIBETANI

  3. Pingback: #Donnexdonne, una favola moderna. Forse. | IfratelliKaramazov

  4. Stefania Rispondi

    22/07/2011 at 19:33

    Bellissimo. Grazie.

    • The Family Company Rispondi

      23/07/2011 at 05:42

      Grazie mille Stefania.

  5. Pingback: Mamme in equilibrio. Ma un equilibrio è possibile? | The Family Company

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