5 cose pericolose da lasciar fare ai vostri figli
Credo di essere una mamma abbastanza ansiosa. E voi? Quante volte vi è capitato di sgridare i vostri figli perchè beccati nel bel mezzo di una qualche improbabile attività pericolosa? Non so, giocare con le manopole della cucina, o avvicinarsi troppo al camino acceso, oppure maneggiare con noncuranza il coltello a tavola…
Bè, abbiamo sempre sbagliato. Almeno secondo Gever Tulley…. Di seguito copio, incollo (e ne miglioro leggermente la traduzione…) la trascrizione di una sua videoconferenza, che ha per tema come insegnare la sicurezza ai bambini. Provocatorio, ironico e fuori dagli schemi, Tulley suggerisce 5 cose pericolose da far fare ai nostri figli per aiutarli a crescere, interagendo in maniera corretta con il mondo fuori.
Anche se forse non farei fare ai miei figli proprio tutte le attività che suggerisce, trovo il suo discorso pieno di spunti su cui riflettere. Quante volte “castriamo” i nostri bmbini, non lasciando loro la possibilità di sperimentare, sbagliare, e magari farsi male? Insomma… non è sbagliando che si impara?
Leggete (e ascoltate – video in fondo al post, con sottotitoli in Italiano) il discorso di Tulley e fatemi sapere cosa ne pensate!
“Benvenuti a: “Cinque cose pericolose da lasciar fare ai vostri figli”. Io non ho figli, prendo in prestito quelli dei miei amici, quindi … prendete questi consigli cum grano salis.
Sono Gever Tulley. Sulla carta, sono un informatico, ma qui sono il fondatore della Tinkering School. È un programma estivo che vuole aiutare i ragazzi a costruire qualunque cosa gli venga in mente di costruire. Costruiamo molte cose, quindi. E facciamo usare l’elettricità a bambini di 7 anni. Quindi se pensate di mandare i vostri bambini alla Tinkering School, sappiate che torneranno feriti, sanguinanti e pieni di croste 🙂 Viviamo in un mondo soggetto a norme sulla sicurezza infantile sempre più stringenti. Sembra non ci siano limiti alla follia cui possono arrivare le regole sulla sicurezza infantile. Mettiamo in guardia dal soffocamento in ogni pezzo di plastica prodotta negli Stati Uniti o venduta negli Stati Uniti. Mettiamo avvisi sulle tazze da caffè per ricordarci che potrebbero essere calde. E pensiamo che qualsiasi oggetto più affilato di una palla da golf sia troppo pericoloso per i bambini sotto i 10 anni.
Dove andremo a finire? Quando avremo arrotondato ogni angolo ed eliminato ogni oggetto affilato, ogni frammento spigoloso al mondo, allora la prima volta che un ragazzino entrerà in contatto con qualcosa di affilato, o non rotondo, si farà del male. Quindi, più il limite della “zona di sicurezza” si restringe, più tagliamo fuori i nostri bambini dalle varie opportunità di interazione con il mondo intorno a loro. E malgrado i nostri migliori sforzi e le nostre migliori intenzioni, i ragazzini troveranno il modo di fare le cose più pericolose che possono, in tutte le situazioni che possono. Perciò, malgrado il titolo provocatorio, oggi in realtà parlerò di sicurezza e di alcune cose semplici che possiamo lasciar fare ai nostri bambini per renderli creativi, fiduciosi e padroni dell’ambiente intorno a sé. E ora vi presento un estratto da un libro in lavorazione. Il libro si intitola “50 cose pericolose”. Io ve ne descriverò solo 5…
Numero uno: giocare col fuoco. Imparare a controllare una delle forze fondamentali della natura è un momento cruciale nella storia personale di ogni bambino. Perché, che lo si ricordi o no – quando succede – è la prima volta che davvero assumiamo il controllo di qualcosa di “misterioso”. Ma questi misteri si rivelano solo a coloro che hanno avuto l’opportunità di giocarci. Giocare col fuoco, dunque. Il fuoco è una delle più grandi scoperte. mai fatte dall’essere umano. Giocandoci, i bambini imparano alcuni principi base: come accenderlo, come spegnerlo e come funziona la combustione. Sono questi i tre elementi necessari per avere un fuoco vivace ma controllato. Potete pensare al fuoco da campo come ad un laboratorio. Non sapete cosa potranno mai imparare, giocandoci. Lasciate che ci giochino a modo loro e, credetemi, impareranno cose che Dora l’Esploratrice non potrebbe mai insegnar loro.
Numero due: il coltellino da tasca. I coltelli da tasca stanno in un certo senso orientando la nostra coscienza culturale, il che penso sia terribile. Il coltellino da tasca è il primo strumento universale che ci viene dato. Può fungere da spatola, da punteruolo, da cacciavite o da lama. Ed è uno strumento che conferisce potere. In molte culture si ha un coltellino fin da bambini. I bambini Inuit, per esempio, lo usano per tagliare il grasso di balena. L’ho visto per la prima volta ad un festival di cinema Canadese quando avevo 10 anni, e mi fece effetto, vedere i bambini giocare coi coltelli. Mostra che i bambini possono sviluppare un senso esteso di sé attraverso uno strumento, già ad un età molto giovane. Date solo un paio di semplici regole –allontanare sempre la lama dal corpo, mantenerla affilata, non forzarla mai — e i ragazzi potranno capire e familiarizzarci. E sì, si faranno del male. Ho delle terribili cicatrici sulle gambe, perchè mi sono infilzato più volte. Ma, sapete, sono giovani. Guariscono in fretta 😉
Numero tre: scagliare una lancia. Sembra che il nostro cervello sia “cablato” per lanciare le cose e, come per i muscoli, se non lo usi col tempo tende ad atrofizzarsi. Ma quando fai esercizio, ogni muscolo aggiunge forza all’intero sistema e questo si applica anche al nostro cervello. E’ statp dimostrato che praticare il lancio di oggetti stimola i lobi frontali e parietali, il che ha a che fare con l’acutezza visiva, la comprensione 3D, ed il riuscire a risolvere problemi. Aiuta quindi a sviluppare le loro capacità di visualizzazione e di previsione. Il lancio è inoltre una combinazione di abilità fisiche ed analitiche,quindi è un buon allenamento di tutto il corpo. Questo tipo di allenamento – basato sull’obiettivo – aiuta inoltre i ragazzi a sviluppare l’attenzione e la concentrazione.
Numero quattro: smontare le cose. C’è un mondo di meraviglie dentro la lavastoviglie. La prossima volta che state per buttare via qualcosa, non buttatela via. Mettetela da parte per i vostri figli, o inviatela alla mia scuola e noi la smonteremo con loro. Anche se non sapete a cosa servono i vari componenti, chiedersi cosa potrebbero essere è un’ottima pratica per i ragazzi, perché insegna loro ad analizzare le cose, non importa quanto complesse siano. Da un senso di conoscibilità, il senso che una data cosa è conoscibile. Pertanto queste scatole nere con cui viviamo e che diamo per scontate sono in realtà cose complesse, realizzate da altre persone, e se le si guarda più da vicino, è possibile comprenderle.
Numero cinque, che è divisa in due parti. Violate il Digital Millennium Copyright Act 🙂 A parte i regolamenti di sicurezza, ci sono leggi che cercano di limitare i modi in cui possiamo interagire con le cose che possediamo –i n questo caso, i media digitali. È un esercizio molto semplice: compra una canzone su iTunes, masterizzala, convertila in mp3 e suonala sul tuo stesso computer. Hai appena violato una legge. Tecnicamente la RIAA potrebbe perseguirti. È una lezione importante per i ragazzi capire che alcune leggi vengono violate senza accorgersene e che quelle leggi devono essere interpretate. Oppure guidare una macchina. Per un ragazzo, guidare è una cosa che da molto potere. Fateli guidare dunque… 🙂 … È un grande banco di prova, per i bambini. Essi sono attratti dalle auto nello stesso modo in cui sono attratti dai dinosauri… queste grandi meraviglie nel mondo esterno che cercano continuamente di afferrare e conoscere… Una macchina rappresenta una simile meraviglia, e loro possono entrarci e guidarla. Ed è come… da loro una “presa” su un mondo a cui spesso non hanno accesso. Ed è perfettamente legale. Trovate uno spiazzo largo, sinceratevi di essere soli ed in una proprietà privata, e lasciateli guidare la macchina. È molto sicuro. Ed è divertente per tutta la famiglia. Vediamo. Beh, ci siamo, sono a cinque cose e mezzo…”
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Fonte: www.ted.com
rosybat
14/09/2011 at 06:52
Anch’io sono una mamma ansiosa, però gli spunti ( a parte i coltelli…) sono interessanti. Da bambina ho giocato anch’io con il fuoco. Se scoprissi mio figlio oggi, non so che farei…Rifacciamo tutto da capo?
The Family Company
14/09/2011 at 07:03
Che fatica eh! Ne parlavo proprio ieri con mio marito. Siamo consapevoli di intervenire troppo con i nostri figli e il risultato è che, soprattutto il primogenito, ha spesso paura a sperimentare, provare, osare un po’ di più. Il discorso del sig. Tulley è volutamente provocatorio, credo. Se non lo fosse, non farebbe riflettere cosi tanto. Si, rosybattaglia… rifacciamo tutto da capo! Buttiamoci da un aereo insieme ai nostri figli, giochiamo al lancio dei coltelli, guidiamo nella notte a fari spenti…..
Ehm! Forse cosi è un po’ troppo…
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