Spiegare l’11 Settembre ai bambini

Un album da colorare per bambini, in memoria dell’11 Settembre. Ecco come Wayne Bell, editore di Really Big Coloring Books (una casa editrice del Missouri), ha presentato il suo libro, “We shall never forget 9/11: the kids’ book of freedom”, ovvero: “Non dimenticheremo mai l’11/9: il libro per bambini sulla libertà” . ll libro racconta, attraverso vignette da colorare, la storia degli attacchi alle Torri Gemelle e la conseguente caccia ad Osama bin Laden.La casa editrice sostiene che il volume è stato pensato per aiutare i bambini a capire meglio il significato degli eventi dell’11 Settembre: “il libro descrive le libertà fondamentali garantite negli Stati Uniti. E’ stato pensato con onestà, integrità e rispetto, e non nasconde la verità… Mostra cosa succede a un terrorista che ordina ad altri di bombardare la nostra splendida nazione, che tanto ama la pace“.

We Shall Never Forget – Non dimenticheremo Mai” è in vendita online su Amazon e su ColoringBook.com. La casa editrice ha comunicato che la prima edizione – 10 mila copie a 6,99$ l’una- è già esaurita; per soddisfare le richieste, sono previste pertanto delle ristampe.

Eppure, ci sono scene che io – come madre – non mostrerei mai ai miei bambini. C’è per esempio una vignetta che mostra Bin Laden che si fa scudo con il corpo di una donna mentre un agente del Navy Seals gli punta una pistola contro. L’immagine è accompagnata dal seguente testo: “Bin Laden ha usato la moglie come scudo umano” (nonostante la Casa Bianca abbia dichiarato che ciò non è mai avvenuto).

E, nel libro si legge anche: “Bambini, la verità è che quegli attacchi (dell’11 settembre) sono arrivati da estremisti islamici radicali musulmani, che odiano la libertà“.

“7 News” della ABC di Chicago ha messo in evidenza come il libro contenga la locuzione “estremisti islamici radicali musulmani“, ripetuta almeno dieci volte in poche pagine. Il Council on American-Islamic Relations, invece, ha condannato il libro dichiarandolo ” odioso, incendiario e assolutamente inadatto ai bambini e a chiunque altro “, in quanto potrebbe portare a credere che tutti i musulmani sono legati all’estremismo, al terrorismo e al radicalismo.

Voi cosa ne pensate? Fareste leggere questo libro ai vostri figli? Spieghereste cosi gli attentati dell’11 Settembre a dei bambini?

E’ innegabile che quanto è accaduto al WTC sia un pezzo fondamentale della storia contemporanea. Ed è innegabile che ha cambiato il mondo. Per questo, credo sia giusto condividere con i nostri figli diinamiche e motivazioni di un evento tanto triste. E’ giusto perchè, nonostante siano passati 10 anni, la ferita è ancora molto profonda. E’ giusto perchè un dramma del genere porta con sè  sentimenti molto contrastanti, sia per chi ha vissuto sulla propria pelle questo avvenimento, sia per chi l’ha seguito da lontano. Ma affidare una tale complessità di emozioni a qualche pagina da colorare, lo trovo estremamente riduttivo e mi lascia un senso di disagio che non riuscirei a non trasferire ai miei figli.

Se sono grandi abbastanza (dai 12 anni in su), sarebbe bello guardare un documentario che descriva l’accaduto raccontandolo con le voci dei sopravvissuti e di chi ha perso qualche parente caro e che comunichi quanto sia importante ripartire anche nella tragedia, piuttosto che focalizzarsi su colpe e colpevoli.

Lasciate che siano i bambini a guidare la discussione, incoraggiateli a fare domande. Io ho provato a non dire nulla di più di quanto mi stavano chiedendo loro, sottolineando comunque il buono che ne è derivato: la voglia e la capacità di ricominciare, la compassione, la fratellanza, la capacità di restare uniti e di aiutarsi a vicenda in un momento cosi difficile.

Mi sono anche lasciata sfuggire una frase di rassicurazione: ho detto loro di stare tranquilli, perchè a noi non sarebbe successo. Ovviamente è qualcosa che non posso garantire. Il fatto è che io stessa, a 37 anni  suonati, mi accorgo di essere stata estremamente condizionata dagli attacchi dell’11 settembre (ad esempio ora sono in preda all’ansia quando devo salire su un aereo, ma questa è un’altra storia)… Quindi, posso solo immaginare quanto possa essere difficile per due bambini cosi piccoli riuscire a metabolizzare correttamente un dramma simile.

Non so se ho usato le parole giuste,  o se ho gestito la cosa nel modo più adatto. Ma sono stata contenta di averne parlato.

E voi avete mai discusso dell’11 Settembre con i vostri bambini? Se si, cosa avete detto? Come avete spiegato ai vostri figli una tale violenza senza usare stereotipi e generalizzazioni  deleterie per i rapporti umani? E cosa ne pensate del libro We shall never forget: the kids’ book of freedom? Lo fareste leggere ai vostri bambini?

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