Perchè è importante viaggiare con i bambini
Stamattina, con il mio solito ritardo, ho finalmente sostituito il vecchio calendario con quello nuovo. L’ho aperto sulla pagina di Gennaio e ho cominciato a guardare tutte quelle caselline vuote, messe lì a rappresentare i giorni che verranno, le opportunità, le nuove possibilità e le nuove esperienze che riempiranno i prossimi mesi. E mi sono accorta di quanto amo tutto ciò che è nuovo, perché il nuovo è scoperta, crescita, arricchimento. viaggiare con i bambini
Viaggiare è la mia passione proprio perché ogni viaggio porta con sé e dentro di sé il senso del nuovo, quel senso di scoperta e di conoscenza che, a mio avviso, ti rendono una persona migliore. E spero fortemente di riuscire a trasmettere questa passione anche ai miei figli.
Non tutti però la pensano come me. Pochi giorni fa mi sono imbattuta, quasi per caso, in un commento lasciato da un lettore ad un post di un blog inglese e che qui di seguito vi traduco:
“I genitori che viaggiano con bimbi piccoli sono degli egoisti. La verità è che i bambini non riescono ad apprezzare il senso del viaggio, né se lo ricorderanno una volta cresciuti; hanno bisogno di stare con i propri coetanei, non troppo lontano da casa e dalla propria cultura“.
Sono stata profondamente colpita da questa affermazione. Non perché sia ovviamente in netta contrapposizione con tutto quello che cerco di portare avanti in questo blog, ma perché è talmente lontana dalla mia verità, dal mio modo di guardare alla vita. Ovviamente, mi sono sentita quasi obbligata a fare qualche riflessione. E a condividerla con voi.
Penso che non viaggiare con i bambini perché “tanto sono troppo piccoli per ricordare” è un po’ come decidere di non leggere loro libri perché non ne ricorderanno la storia. Leggiamo ai nostri bimbi, seppur piccoli, affinché ascoltino nuovi suoni, apprendano nuove parole, si arricchiscano di nuove esperienze e intravedano nuovi orizzonti. A prescindere da ciò che ricorderanno. Viaggiare con loro è più o meno la stessa cosa.
Come genitori, io e mio marito abbiamo deciso in maniera molto cosciente di visitare con i nostri piccoli luoghi vicini e lontani, perché speriamo di aiutarli a diventare cittadini del mondo e di avere una comprensione quanto più ampia possibile della vita, in netta contrapposizione con la visione miopica che deriva inevitabilmente da un’esistenza vissuta totalmente in un unico, piccolo angolo di mondo, detta un po’ alla Mark Twain.
E allora, eccomi ad augurarvi buon anno. Ma soprattutto buon viaggio! Che i prossimi 365 giorni (362 per l’esattezza) siano pieni di orizzonti da scoprire, luoghi da vedere, persone da conoscere, storie da ascoltare e raccontare. Insieme ai vostri figli, naturalmente.
Buon 2015!
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Del viaggiare con i bambini, ne parlo anche qui:
- Viaggiate. Anche restando a casa.
- Le regole per viaggiare in famiglia
- I bambini hanno bisogno di avventura
- Viaggiare insieme ad altre famiglie: vantaggi, svantaggi e qualche consiglio
Pingback: Viaggiate. Anche restando a casa. | The Family Company
Pingback: Caccia al Tesoro dell’estate: prima tappa | The Family Company
Elisa
05/10/2014 at 08:14
Grazie Vale questo post è semplicemente MERAVIGLIOSO!
Come sai sono un’accanita sostenitrice di quanto dici ma non avevo mai trovato una metafora come quella del libro così stupenda e che rende tantissimo l’idea. Ti citerò in ogni dove, sappilo!
Grazie di questo bel regalo
Eli
Valentina Cappio
06/10/2014 at 05:34
Elisa… tu mi commuovi. Ti ringrazio infinitamente. Perché so che questo commento è davvero sincero. Non vedo l’ora di abbracciarti a Rimini!!!