Omaggio al Duca Ferrara
La mia anima a Dio, la mia vita al Re, il mio cuore alla Dama, il mio onore a me.
Rulli di tamburo, squilli di trombe. Dame, musici, nobili, sbandieratori, giullari, danzatrici. E, naturalmente… prodi cavalieri. Mercoledì scorso, insieme ai miei piccoli principi, ho assistito all’ultimo appuntamento della manifestazione Omaggio al Duca a Ferrara – preziosa anticamera al lungo e ricchissimo programma del Palio. Il Borgo San Giovanni, una delle otto contrade che parteciperà al Palio, ha presentato – nel cortile del suggestivo Castello Estense – “La vestizione del cavaliere“, una delle tradizioni medievali più caratteristiche.
E così i miei piccoli turisti hanno imparato che nella società medievale, in cui dominavano guerre e battaglie, la figura del cavaliere era di grande importanza e portava con se una posizione di prestigio. I cavalieri erano abili combattenti e si sottoponevano ad un duro e lungo addestramento che, spesso, cominciava all’età di 7 anni e durava fino alla cerimonia di ordinazione. L’addestramento serviva per imparare a combattere a cavallo, a maneggiare con destrezza la lancia, a muoversi agilmente con addosso il peso di una robusta armatura e a stare al servizio dei nobili, rispettando precise regole d’onore e un codice morale di comportamento.
La cerimonia della vestizione era sacra: il cavaliere trascorreva la vigilia in cappella pregando, mentre spada e armatura erano poste sull’altare. Come non curiosare nel prezioso forziere…?
Prima della vestizione, il cavaliere faceva un bagno di purificazione simbolica; la mattina dopo si celebrava la messa di ringraziamento e si assisteva al rito della promessa cavalleresca. Dopo di che tutti i presenti si dirigevano, in pompa magna, verso il piazzale del castello, dove avevano luogo le cerimonie solenni vere e proprie della vestizione.
Lo scudiero porgeva al cavaliere armatura, cotta e maglia, elmo e spada…
Cominciava così la vita del cavaliere e i suoi colori da quel momento sarebbero stati i colori della dama di cui era simbolicamente il servitore.
La cerimonia della vestizione veniva poi accompagnata da canti, balli e dalla formidabile abilità degli sbandieratori, grandi e piccoli. Uno spettacolo da lasciare a bocca aperta…
Foto scattata con Instagram/thefamilycompany
Un’emozione dopo l’altra. Ma, alla fine, è ora di tornare a casa… Gli sbandieratori, i musici, le dame e i cavalieri, in corteo, pian piano abbandonano il castello. Io e i miei principini li seguiamo…
Ma, prima di rientrare, decidiamo di fare un piccolo tuffo nei giorni nostri… fermandoci a fare uno spuntino… molto moderno!
Foto scattata con Instagram/thefamilycompany
Date Omaggio al Duca 2014
Borgo san Giorgio
viaggideirospi
03/05/2012 at 10:45
Vale, ma che spettacolo, da fisasre in calendario per l’anno prossimo
The Family Company
03/05/2012 at 10:49
Davvero bellissimo, Ale. Te lo consiglio! I bimbi erano affascinati, non si sono mossi dal loro posto per tutto il tempo. E hanno anche parlato con il cavaliere! Se avete un fine settimana libero, vi consiglio di fare una scappata. Ci sono tanti appuntamenti simili per il Palio di Ferrara…
Alessandro
04/05/2012 at 13:55
Ciao mi chiamo Alessandro e sono di Ferrara .. appartengo proprio alla contrada del quale avete visto la vestizione del cavaliere..”Borgo San Giovanni”. Sono veramente felice che vi abbia trasmesso così tante emozioni! Un abbraccio da Ferrara
The Family Company
04/05/2012 at 14:08
Ciao Alessandro, grazie per essere passato di qua. Ma eri anche tu vestito?? Cmq, complimenti a tutta la contrada. Uno spettacolo bellissimo. Se lo conosci, salutaci tanto il cavaliere. I miei bimbi ne parlano ancora… A presto! Magari ci si incrocia al Palio (se vedi una forsennata che scatta foto a destra e a manca con due cinni alle calcagne… siamo noi!!!).