Scozia On The Road: il castello di Edimburgo
Strani sussurri e sinistri rumori echeggiano tra le mura del Castello di Edimburgo.
Lo sentite anche voi? E’ il suono malinconico di una cornamusa. Sembra quasi un lamento e arriva dal basso. Da sottoterra. Probabilmente dal labirinto di gallerie segrete che collegano il Royal Mile con il Castello. Si racconta che, centinaia di anni fa, quando le gallerie furono scoperte, un suonatore di cornamusa fu fatto scendere in quel mondo sotterraneo per esplorarlo ed assicurarsi che fosse sicuro. Gli fu chiesto di suonare la sua cornamusa mentre procedeva nel labirinto segreto, in modo che – dalla superficie – altri potessero seguire il suo percorso. Improvvisamente la musica finì e del suonatore di cornamusa non fu mai trovata nessuna traccia.
Si dice che il suo fantasma, ancora oggi, si aggiri incessantemente nei sotterranei del maniero e che il suono della sua cornamusa aleggi tra le pietre antiche del castello. Qualche bimbo innocente e curioso ha spostato pietre ed esplorato passaggi nascosti, in cerca del suonatore… Se l’abbia incontrato, è un segreto che non può essere svelato…
E mentre sembra ancora possibile incontrare il fantasma del suonatore di cornamuse, quello di un piccolo tamburino è destinato a restare anonimo, forse per sempre. Il tamburino senza testa, avvistato per la prima volta durante l’attacco di Oliver Cromwell al maniero scozzese nel 1650, può essere infatti visto solo quando il castello è in pericolo. Eppure, durante le giornate più fredde e piovose, passeggiando lungo gli antichi camminamenti, sembra quasi che si avverta – dolce e malinconico allo stesso tempo – il suono cupo del suo piccolo tamburo…
E presenze spettrali si avvertono fortemente anche nei Castle Vaults, tetro sotterraneo utilizzato per i prigionieri di guerra. Migliaia di detenuti, catturati durante le guerre, sono stati rinchiusi nelle prigioni del castello e non hanno mai più visto la luce del giorno.
Dormivano su rozze amache e mangiavano pane e acqua e poco più. Molti dicono di avvertire le loro tristi presenze aleggiare nelle segrete del castello, forse in cerca della luce del sole. Sarà vero…? Sembra di si, tanto che – seduti alla mensa delle prigioni – si trasformano in fantasmi anche i miei piccoli (e grandi) esploratori…
Meglio ritornare in superficie! E cosi, accompagnati da fedeli audio-guide (anche per bambini e anche in Italiano!), continuiamo l’esplorazione di questo meraviglioso maniero.
A guardarlo da fuori non sembrava cosi grande, ma una volta dentro, questo castello sembra non finire mai. Un labirinto di stradine, scale ripide, porte e portoni, edifici, sale maestose ed imponenti, piazze e cortili.
La spianata della Argyle Battery, con cannoni allineati ed una vista mozzafiato sulla New Town e sul Firth of Forth, è incredibile. Ti affacci e ti si apre una visione infinita. Bella anche con la pioggia. Forse, con la pioggia, di più.
Da qui, è un continuo saliscendi: attraverso i camminamenti si raggiungono i bastioni e i posti di guardia sottostanti. Sembra strano, ma – camminando lassù – ci sentiamo cavalieri, re e regine anche noi. Passi regali e decisi che calpestano queste pietre antiche, che trasudano storia e leggende e sembrano vivere e parlare.
Poco più avanti, ci fermiamo davanti alla Mill’s Mount Battery, dove è situato il famoso One O’Clock Gun, un cannone risalente alla seconda guerra mondiale che spara, tutti i giorni feriali, alle 13 in punto, una salva di avvertimento per indicare l’ora esatta. E’ una tradizione che si rinnova dal lontano 1861, epoca in cui veniva utilizzato per scandire il tempo alle navi attraccate al porto. Boom! Il colpo rimbomba nell’aria. E dentro di noi. Ci trasporta in un’altra epoca. In un altro tempo. E il viaggio si trasforma, ancora una volta, in emozione.
Ci ritroviamo, come per incanto, nel centro del Castello, in Crown Square. Una piccola porta ci incuriosisce, ci inoltriamo nell’angusto passaggio: ecco l’Honours of Scotland. Un percorso obbligato, con ricostruzioni di ambienti e statue di cera a grandezza naturale, che ci trasporta tra le vicende travagliate delle insegne regali scozzesi, nascoste per 111 anni fino al loro ritrovamento, avvenuto nel 1845 grazie a Sir Walter Scott e conservate poco più avanti, in una sala – cassaforte, al cui interno è proibito fotografare.
Peccato non aver potuto immortalare lo sguardo pieno di meraviglia ed incredulità dei miei bambini, mentre osservavano lo scettro, la corona e la spada reale… Io, invece, sono rimasta incollata alla teca, innamorata persa della Pietra del Destino. La famosa Stone of Destiny: una rozza pietra su cui sono stati incoronati per secoli i re di Scozia…
Per chi visita Edimburgo, sarà difficile dimenticare la regalità di questo castello, i tesori custoditi tra le sue mura antiche, la collina brulla, aspra e rocciosa su cui si erge. “Sarà difficile dimenticare“, pensavo mentre ci apprestavamo a lasciare il castello. Poi, un pensiero mi ha colto improvvisamente, facendomi sorridere. “Questo viaggio è solo all’inizio! Chissà quante altre meraviglie ci attendono…“. E il Castello di Edimburgo, con il suo colore grigiastro che quasi lo confonde con la montagna sottostante, come se fosse un tutt’uno con essa, era già dietro le nostre spalle.
_____________
Informazioni pratiche:
- Il Castello di Edimburgo si trova sulla sommità del Royal Mile ed è raggiungibile a piedi. Si accede al castello attraverso la Esplanade, una piazza d’armi costruita nel Settecento. La biglietteria si trova dopo il piazzale,
- Per chi viaggia con dei bambini, un bel modo per visitare il castello e coinvolgerli nell’esplorazione è l’Explorer Quiz. Le domande sono in inglese ma molto semplici da tradurre. Potete scaricare il pdf qui.
- Il Castello ospita interessanti eventi, tutto l’anno. Il più noto è il l’Edinburgh Military Tattoo, che si svolge ad Agosto: uno spettacolo in costume, di natura militare, con evoluzioni dei reggimenti a cavallo e il frastuono di cornamuse e tamburi. Per il calendario completo di tutti gli eventi, date un’occhiata qui
- Se possibile, vi consiglio di programmare la visita al Castello durante un giorno feriale, in modo da assistere allo sparo del cannone. Cercate di iniziare la visita verso le 10 del mattino, in modo da essere liberi per ora di pranzo. Potete consumare qualcosa di veloce alla caffetteria del Castello, approfittando della sua vicinanza all’ One O’Clock Gun. Prevedete almeno un paio d’ore per visitare le maggiori attrazioni del sito.
- Orari di apertura: dal 1 Aprile al 30 Settembre, dalle 9:30 alle 18; dal 1 Ottobre al 31 Marzo, dalle ore 9:30 alle ore 17.
- Costi del biglietto di ingresso: adulti £14,50; bambini sopra i 5 anni £8.60; non pagano i bambini al di sotto dei 5 anni. E’ possibile acquistare i biglietti anche online.
- I Cafè del castello sono tutti dotati di seggioloni e menu per bambini. I loro servizi igienici sono tutti provvisti di fasciatoio, cosi come le toilet vicino l’entrata del castello.
Potrebbero anche interessarti:
- Scozia On The Road. Prima tappa: Edimburgo
- Scozia: di laghi, castelli ed arcobaleni
- Scozia con bambini: l’itinerario
- Preparandoci per la Scozia: i libri per bambini
viaggideirospi
17/10/2012 at 14:55
uhhhhhhhh molto il tema Halloween!!! Ma non erano spaventati nei sotterranei? Nemmeno Ale?
Vale cara non mi sorprende leggere di seggioloni e fasciatoio nel bagno…anche a Kilkenny li avevamo trovati e tutti pulitissimi…ahimè da noi, non è ancora così fequente come abitudine…
The Family Company
17/10/2012 at 15:00
Vero Ale che è molto in tema halloween! Sai che non ci avevo pensato???
eh già, sembra sempre che all’estero ci superino quando si tratta di strutture children-friendly… Che dici? partiamo con una super campagna per sensibilizzare?
Tiziana
17/10/2012 at 16:17
Un intero castello da esplorare tra le emozioni delle sue leggende misteriose. La storia del suonatore di cornamusa è molto suggestiva. Bellissimo come l’hai raccontato.
The Family Company
17/10/2012 at 18:22
Grazie Tiz… il castello è un icona. E non a torto… Un abbraccio!
Elena Valli
18/10/2012 at 23:27
Meraviglia questo viaggio in Scozia mi sta appassionando tantissimo non vedo l’ora delle prossime puntate, e mi hai fatto venire volgi di leggere qualche libro a tema cavalieri e regine.
The Family Company
19/10/2012 at 13:19
Grazie Elena!! Devo ammettere che è facile raccontare quando le mete sono così belle…
Pingback: Scozia On The Road: nella Camera Obscura | The Family Company
Pingback: Scozia On The Road: viaggio nella macchina del tempo | The Family Company
Pingback: Scozia On The Road. Seconda tappa: Stirling | The Family Company
Ezio
10/11/2012 at 11:19
Bel post. Davvero. questo è uno di quei posti che voglio veramente vedere. La Scozia mi sembra una di quelle zone d’Inghilterra da vivere a pieni polmoni. Poi penso che tutti quei castelli non facciano altro che aumentare la fantasia dei bambini. 🙂 *SPEZIO
The Family Company
12/11/2012 at 08:14
Grazie Ezio! Si, è vero. La Scozia è proprio a misura di bambino… Ma anche di adulto. Un luogo magico, secondo me… Grazie per essere passato di qua.
Pingback: Scozia, Safari nelle Highlands | The Family Company
Pingback: Natale ad Edimburgo | The Family Company
Pingback: Scozia per bambini… l’itinerario | The Family Company
Pingback: » 5 cose da vedere ad Edimburgo con bambini