Scozia, Safari nelle Highlands
Ci svegliamo, all’alba, carichi di aspettative. Lasciamo i bambini dormire ancora un po’, mentre noi sistemiamo le ultime cose nei bagagli e carichiamo l’auto. Una colazione veloce ed è già tempo di ripartire. Il viaggio On The Road prosegue. Prossima tappa, l‘Highland Safari, nei dintorni di Aberfeldy. Arriviamo al campo base puntuali alle 9, nel silenzio madreperla dell’ autunno, con la nebbia ancora addormentata ai lati della strada e sulle vette delle montagne. Sembra di essere sospesi in un’altra dimensione e ogni attimo vissuto in terra scozzese non è altro che un piccolo istante a se, congelato nel tempo.
Incontriamo il Ranger che ci farà da guida durante il Safari, una simpaticissima rossa di nome Catriona. Ci faranno, inoltre, compagnia una coppia di anziani scozzesi, provenienti da Aberdeen e due giovani tedeschi. Leonardo e Alessio, come spesso accade, sono gli unici bambini dell’eterogeneo gruppo.
Saltiamo a bordo della Land Rover, armati di macchina fotografica, binocoli (se non ne avete, vi vengono forniti prima di partire) e tanta impazienza. Non vediamo l’ora di essere lassù, tra quelle alte cime, e attraversare una terra concreta ed infinita, scolpita dagli elementi e ricca di storia, tradizioni e cultura. Le Highlands.
Dopo un breve tratto lungo la B846, oltrepassiamo un cancello di fortuna ed iniziamo a percorrere un sentiero privato, appena tracciato. Il terreno è molto accidentato: fango, buche e pendenze continue. Resto affascinata dalla destrezza di Catriona alla guida: la jeep avanza nel fango con dolcezza, mentre lei ci racconta della sua terra. Della storia di questi luoghi. Della natura e degli animali e del rispetto profondo che la gente locale nutre per loro. C’è amore nella sua voce. Non è ostentato. E’ reale.
Saliamo di circa 1.000 metri. La nebbia scompare e riappare. La vista è meravigliosa. Le montagne sembrano pietrificate in un’immobilità preistorica; è come essere calati improvvisamente in un mondo appena creato, cosi nuovo che le montagne potrebbero ancora assestarsi e le valli coperte da una nebbiolina leggera trasformarsi in mari.
Lo scenario cambia di continuo: i monti non sono né verdi né marroni né grigi, ma si tingono d’azzurro e lo sguardo vola e si sofferma ora su ancestrali foreste di pini, ora su specchi d’acqua che sbucano come per magia, per cadere – sfinito – tra il giallo dell’erba autunnale ed il marrone della terra forgiata dagli elementi.
Catriona ferma la Land Rover per dare modo ad ognuno di esplorare con i propri ritmi. Il silenzio… Come dimenticare quel silenzio? Quella pace. Noi e la natura diventiamo tutt’uno. Aspiriamo profondamente, l’aria è fresca e pungente. Inebriante. Ossigeno puro. Con i binocoli, scandagliamo l’orizzonte in cerca dei padroni assoluti di questi luoghi: gli animali, come i Red Deers – i cervi rossi – le lepri o le aquile.
Ma c’è tanto altro da scoprire. Le pozzanghere, ad esempio… che riescono sempre ad attirare i miei piccoli esploratori. Quelle delle Highlands non fanno eccezione. Come resistere?
Catriona invita Leonardo ed Alessio a seguirla. Incredibile come in certe occasioni la lingua diventa poco più di un dettaglio. La comunicazione, quella vera, avviene su altri livelli. Quelli dell’amore, della comprensione, della voglia reale di condividere e di coinvolgere. Iniziamo ad arrampicarci. Cosa ci sarà dietro la collina?
Un mondo magico!
Fatto di rocce, erba, piante carnivore, tane nascoste, pozzanghere, ruscelli e profumi.
Cosi magico che non c’è età che tenga: dopo tanto esplorare, la natura impone di fermarsi, contemplare, riflettere ed apprezzare.
E’ ora di ripartire. La Land Rover continua ad inerpicarsi. Fino a quando non scorgiamo un rifugio in mezzo al nulla. Una baracca di fortuna, accogliente come non mai.
Qui ci viene offerto caffè e tè caldo, succo per i bimbi, shortbread (buonissimi biscotti scozzesi che si sciolgono in bocca!) e, per chi volesse scaldarsi un po’ di più, un goccio del famoso whisky scozzese!
Attorno a quel tavolo, sembriamo conoscerci da sempre. Parliamo lingue diverse, proveniamo da culture lontane, eppure… eppure siamo li, a fare merenda insieme, a raccontare di noi, magari anche solo con uno sguardo o con un sorriso. E a ridere! Con gag improvvisate ed improbabili!
E’ ora di andare. Ritornando, a passo lento, verso la Land Rover penso che ci sia qualcosa di incredibilmente medicamentoso nei colori quasi ripetitivi della natura scozzese. C’è qualcosa di rassicurante, come la certezza che l’alba arriva dopo ogni notte. E che la primavera arriva dopo ogni inverno.
Nelle Highlands, noi ci torneremo. E questa – adesso,qui, in questo preciso istante – è la nostra certezza più bella…
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Informazioni pratiche:
- Come arrivare: in auto, da Aberfeldy, percorrete la B846, superate il Castello di Menzies fino al villaggio di Dull. Poi seguite le frecce che indicano “Highland Safari”. Se viaggiate con i mezzi pubblici, il personale di Highland Safari è disponibile a venirvi a prendere alla fermata dell’autobus o alla stazione dei treni di Aberfeldy. Per gli orari degli autobus, cliccate qui here; per quelli dei treni, cliccate qui here.
- Orari d’apertura: dalle 9 alle 17, tutti i giorni. Da metà Novembre a metà Marzo, Highland Safari è chiuso il Lunedì.
- Abbigliamento consigliato: tenete presente che si sale di circa 1.000 metri, per cui la temperatura è di qualche grado inferiore rispetto a quella avvertita a valle. Inoltre, è spesso molto ventilato per cui pile e giacca a vento sono d’obbligo. Consiglio anche scarponcini da montagna o comunque calzature comode e resistenti all’acqua, soprattutto se si viaggia con bambini.
- Servizi offerti da Highland Safari: è possibile partecipare a diversi Safari, a seconda delle proprie esigenze e del tempo a disposizione. Per tutte le opzioni possibili e i relativi costi, date uno sguardo qui. Al campo-base troverete, inoltre, tantissime attività da fare con i bambini. Ampi spazi per correre, un parco giochi con tanto di sabbiera, un’area recitata con piccoli trattori e la possibilità di dar da mangiare ai cervi.
- Molto divertente per i bimbi è anche il Gold &Gem Panning: armati di secchiello e paletta, si va a caccia di oro e gemme preziose nel “fiume” del campo. Ad ogni bambino viene consegnato un secchiello pieno di pietre, tra cui un certo quantitativo di gemme semi-preziose. Le pietre vanno setacciate nel canale e, alla fine della ricerca,c’è una scheda che aiuta ad identificare ciò che si è trovato (e che ovviamente si porta a casa!). Per i più grandicelli, da provare assolutamente il Bike Track, un percorso con terrapieni, rampe e salti da fare in Mountain Bike. Le biciclette possono essere noleggiate, prenotando allo 0044 (0) 1887 820071. C’è, infine, un bellissimo gift shop ed un ottimo cafè/ristorante!
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Barbara
19/11/2012 at 12:28
Come sempre, mi sembra di essere li con voi. Questo racconto è meraviglioso. Mi sono quasi commossa… Spero di portarci presto anche le mie principesse…
The Family Company
19/11/2012 at 12:33
Barbara, grazie di cuore. Sono contenta di averti emozionata, perché noi ci siamo emozionati profondamente in quei luoghi. Ti auguro davvero di poterci andare un giorno. Le tue principesse si divertiranno come non mai.
Tiziana
19/11/2012 at 15:30
Mamma mia Valentina, un vero safari a caccia di meravigliosi paesaggi. Eh si quando sono queste immagini a parlare, la lingua diventa universale. Bellissimo.
The Family Company
19/11/2012 at 15:33
Grazie Tiziana per lasciarmi sempre traccia della tua presenza… Il paesaggio era strepitoso. Stunning! Come dicono i britannici. A pensarci, mi vengono ancora i brividi…
Andrea
19/11/2012 at 15:47
Sogno la Scozia da quando ero bambino. Leggere questo post mi ha fatto ancora di più venire voglia di andarci. Non pensavo ci fossero cosi tante cose da fare per i bambini!
The Family Company
19/11/2012 at 15:51
Caro Andrea, grazie per essere passato di qua. Finalmente anche la testimonianza del genere maschile! La Scozia è incredibilmente bella e assolutamente a misura di bambino. Se hai figli, questo è un viaggio da non perdere!
Aury
19/11/2012 at 17:16
Che bella esperienza avete fatto! A me l’Highland Safari ancora manca, però ho avuto la fortuna di sperimentare tutto quello che dici sulla bellezza rassicurante del paesaggio scozzese e sull’amore e l’orgoglio per la propria terra che traspare dai racconti degli scozzesi.
The Family Company
19/11/2012 at 21:13
Aury, ma che onore avere un tuo commento proprio sulla Scozia. Prima di partire, mi sono crogiolata nel tuo blog per giorni… Avevi ragione, è una terra che ti entra nel cuore! Un abbraccio!
alberto
19/11/2012 at 20:05
paesaggi da sogno!
The Family Company
19/11/2012 at 21:12
Grazie Alberto! Per essere passato di qua e per la tua testimonianza. Hai ragione, sono proprio paesaggi da sogno!
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Federica
17/06/2014 at 22:53
Valentina ciao 🙂 è possibile arrivarci anche senza auto e solo con i mezzi pubblici? Che dici? Grazie intanto 🙂
Valentina Cappio
17/06/2014 at 23:20
Ma ciao Fede!! Si ci puoi arrivare anche con i mezzi pubblici. Se arrivi alla cittadina di Aberfeldy, poi ti vengono a prendere loro (ovviamente devi metterti d’accordo prima).
Ad Aberfeldy puoi arrivarci in autobus (per gli orari, controlla questo sito, anche in Italiano: http://www.travelinescotland.com/welcome.do) oppure in treno da Perth, Dunkeld o Pitlochry (orari treni qui: http://www.thetrainline.com/)
Ciao!!!
Elena valigiaepasseggino
18/01/2015 at 11:45
Evvai!! Sto organizzando pian piano la nostra settimana e questo post è sicuramente d’aiuto!!!
Valentina Cappio
18/01/2015 at 18:03
Meravigliosa esperienza Elena. La scozia non vi deluderà!