La Baviera e i castelli reali. Hohenschwangau
Guest Post di Antonio Quarta
Ci svegliamo affamati e felici, dopo la giornata splendida trascorsa a Fussen. Una colazione da favola è proprio quello che vi vuole! Mentre il mio amico Francesco prende uova e bacon, il resto del gruppo – me compreso – sceglie un buon cappuccino abbinato a pane e marmellata e a qualche gustoso dolce bavarese! Lasciamo ben satolli la sala e le due simpatiche “Kellnerinen” (cameriere): più che una colazione è sembrata “die Mittagessen” (il pranzo).
Solo quattro chilometri separano la località bavarese di Fussen dai castelli reali. Non sono neppure le 9.00, eppure notiamo già una buona affluenza ai diversi parcheggi dei castelli. Oggi, finalmente, visiteremo Hohenschwangau che, dei due castelli, è quello più piccolo e meno famoso. E, subito dopo, sarà la volta del tanto agognato Schloss Neuschwanstein….
Solo quattro chilometri separano la località bavarese di Fussen dai castelli reali. Non sono neppure le 9.00, eppure notiamo già una buona affluenza ai diversi parcheggi dei castelli. Oggi, finalmente, visiteremo Hohenschwangau che, dei due castelli, è quello più piccolo e meno famoso. E, subito dopo, sarà la volta del tanto agognato Schloss Neuschwanstein….
Nonostante ci sia già una discreta fila, l’efficiente “Konigschlosser tickets” (biglietteria) ci permette di avere i preziosi tagliandi nel giro di pochi minuti. Biglietti che già sono pezzi da collezione: oltre ad una suggestiva immagine dei castelli vi è stampato il numero di ingresso, l’orario e la lingua prescelta.
Optiamo per la visita di entrambi i castelli, per meglio comprendere la storia di questo Re, Ludwig II von Wittelsbach, cugino dell’amata (e sfortunata) Sissi, che cinse la corona del regno di Baviera appena diciottenne dopo l’improvvisa morte del padre Maximilian II senza la benché minima preparazione agli incarichi che lo avrebbero atteso in futuro e dopo un’infanzia infelice.
Una passeggiata di circa 10-15 minuti ci porta davanti al castello di Hohenschwangau, appartenuto ai genitori di Ludwig II, Maxiimilian II e Maria di Prussia. Esso è in stile neogotico di color giallo e qui il futuro Re bavarese trascorse la sua infanzia.
Nonostante ci sia già una discreta fila, l’efficiente “Konigschlosser tickets” (biglietteria) ci permette di avere i preziosi tagliandi nel giro di pochi minuti. Biglietti che già sono pezzi da collezione: oltre ad una suggestiva immagine dei castelli vi è stampato il numero di ingresso, l’orario e la lingua prescelta.
Optiamo per la visita di entrambi i castelli, per meglio comprendere la storia di questo Re, Ludwig II von Wittelsbach, cugino dell’amata (e sfortunata) Sissi, che cinse la corona del regno di Baviera appena diciottenne dopo l’improvvisa morte del padre Maximilian II senza la benché minima preparazione agli incarichi che lo avrebbero atteso in futuro e dopo un’infanzia infelice.
Una passeggiata di circa 10-15 minuti ci porta davanti al castello di Hohenschwangau, appartenuto ai genitori di Ludwig II, Maxiimilian II e Maria di Prussia. Esso è in stile neogotico di color giallo e qui il futuro Re bavarese trascorse la sua infanzia.
Iniziamo la visita ammirando le prime sale del castello, che sono quelle dove visse la Regina madre. Ogni sala è armoniosamente e finemente decorata ed i nostri occhi non smettono di guardarsi attorno, perdendosi in mille meravigliosi dettagli! Continuiamo il tour (con audioguida) ed ogni sala visitata ci offre emozioni uniche. Al piano superiore si trovano le stanze del futuro re di Baviera e rimango ammaliato dalla camera da letto “o del Tasso”, così chiamata per i dipinti ivi presenti.
La nostra attenzione va a una lucidissima teca dove è esposto il famoso cannocchiale con il quale Ludwig osservava i lavori di Neuschwanstein. Stupendo è anche il preziosissimo pianoforte donato da Ludwig al compositore Richard Wagner che, con le sue musiche, tanto ammaliò il futuro sovrano bavarese (e di cui quest’anno si celebrano i 200 anni dalla sua nascita).
Iniziamo la visita ammirando le prime sale del castello, che sono quelle dove visse la Regina madre. Ogni sala è armoniosamente e finemente decorata ed i nostri occhi non smettono di guardarsi attorno, perdendosi in mille meravigliosi dettagli! Continuiamo il tour (con audioguida) ed ogni sala visitata ci offre emozioni uniche. Al piano superiore si trovano le stanze del futuro re di Baviera e rimango ammaliato dalla camera da letto “o del Tasso”, così chiamata per i dipinti ivi presenti.
La nostra attenzione va a una lucidissima teca dove è esposto il famoso cannocchiale con il quale Ludwig osservava i lavori di Neuschwanstein. Stupendo è anche il preziosissimo pianoforte donato da Ludwig al compositore Richard Wagner che, con le sue musiche, tanto ammaliò il futuro sovrano bavarese (e di cui quest’anno si celebrano i 200 anni dalla sua nascita).
Usciamo nel curato giardino prospiciente il castello, fortemente emozionati ed increduli per quanto appena ammirato. La bella fontana al centro, raffigurante un cigno (animale molto amato da Ludwig), è il soggetto di diverse belle foto mentre le montagne circostanti ci regalano uno sfondo favoloso.
Usciamo nel curato giardino prospiciente il castello, fortemente emozionati ed increduli per quanto appena ammirato. La bella fontana al centro, raffigurante un cigno (animale molto amato da Ludwig), è il soggetto di diverse belle foto mentre le montagne circostanti ci regalano uno sfondo favoloso.
Sono le ore 11.15 quando passiamo dinanzi alla conosciuta biglietteria la cui fila adesso è di almeno 2-300 metri; ingresso 119 ora 12,05 sono i numeri impressi nei nostri preziosi ticket per la visita (attesissima) di Neuschwanstein…
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twins(bi)mamma
13/03/2013 at 10:00
che bei posti, spero prima o poi di visitarli anche io
The Family Company
13/03/2013 at 10:03
Magari organizziamo insieme… Che ne pensi?
Tiziana
13/03/2013 at 22:42
Anche noi abbiamo visto prima questo e poi subito dopo il castello Neuschwanstein. Sembrava di vivere dentro una fiaba.
The Family Company
13/03/2013 at 23:16
Lo dicono proprio tutti che sembra di essere in una favola… E immagino Ser Piero… nel suo ambiente naturale. Solo che mancava l’armatura di Marostica, vro Tiz??
Fra poco, Antonio ci racconterà anche del castello Neuschwanstein… Meraviglioso!!!
Un abbraccio tesoro
Tiziana
17/03/2013 at 21:30
ahahah si poteva aspettare l’investitura e poi andare per castelli, sarebbe entrato con tutti le onorificenze
The Family Company
18/03/2013 at 08:05
Esattamente eheheeh! Però ora che è cavaliere… e tu una vera dama… vi tocca rifare il giro dei castelli!!
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