La Baviera e i Castelli Reali: Neuschwanstein

Guest Post di Antonio Quarta

Dopo Hohenschwangau, è finalmente arrivato il momento tanto atteso: la visita al castello Neuschwanstein, celebre in tutto il mondo e “riprodotto” perfino da Walt Disney, rimasto anche lui ammaliato durante un viaggio in Baviera.

Credits: Antonio Quarta

Credits: Antonio Quarta

Posto sulla gola del fiume Pollat, a 965 metri di altezza, questo castello fiabesco domina tutta la vallata circostante. La storia narra che il Re pose la prima pietra il 5 settembre 1869 e che nel 1886, anno della sua tragica morte, il castello non era stato ancora terminato.

Una camminata di circa trenta minuti dalla biglietteria, attraverso un parco rigoglioso, ci porta dinanzi alla sua imponente facciata. La stanchezza, dovuta al ritmo di marcia imposto al gruppo, svanisce di colpo, quando, davanti ai nostri occhi, si mostra in tutta la sua maestosità questo straordinario castello. Rimaniamo alcuni minuti in assoluto silenzio dinanzi ad esso, mentre i nostri occhi osservano qualcosa di veramente unico.

Varchiamo la fortificata porta di ingresso, con a lato le due torri, e finalmente posso toccare con mano questo maniero, così desiderato e sognato.  Non mi sembra vero! Tantissimi sono i turisti in attesa del proprio turno nel vasto cortile, turno sapientemente segnalato per mezzo di appositi pannelli luminosi. E, puntuale come un orologio svizzero, alle ore 12,05 compare il nostro numero. La visita ha inizio. L’ emozione è fortissima, sicuramente rafforzata dalle mie intense letture su questo castello e sul suo sfortunato ideatore.

Ecco l'incisione di San Giorgio che uccide il Drago. Credits: Antonio Quarta

Ecco l’incisione di San Giorgio che uccide il Drago. Credits: Antonio Quarta

Siamo tutti molto emozionati e, quasi con il cuore in gola, iniziamo ad osservare le  sale  poste al primo piano. Ogni sala ci regala una visione  stupenda. Nella  camera  da  letto, ad   esempio,  colma  di statue  e preziose  decorazioni,   rimaniamo letteralmente ammaliati dal letto del sovrano. Lungo quasi due metri e mezzo  – recita l’audio-guida – è abbellito  da pregiati tessuti di colore blu, il colore preferito dal monarca. Immensa è la sontuosa lavorazione decorativa presente sulla sommità  del  letto:  non  posso assolutamente descrivere quanto i nostri occhi osservano in questo  momento ma posso dire che la storia ci narra che per questa sontuosa decorazione vi lavorarono ben 14 intagliatori per più di 4 anni!

Ma le sorprese non finiscono qui. Arriviamo alla bellissima sala  del  trono. Rimaniamo immobili ed estasiati dinanzi a questa ennesima meraviglia. Una grandiosa sala che raffigura l’interno di una chiesa  bizantina, con nove gradini di pregiato marmo bianco di Carrara che portano all’abside e, sopra  di  noi, un soffitto finemente lavorato, ennesima delizia per i nostri occhi! Cosa dire poi del maestoso candelabro in ottone dorato a forma di corona bizantina, che pesa ben 900 chilogrammi e riesce a contenere 96 scintillanti candele?

La straordinaria visita continua ed anche i nostri bambini percepiscono la solennità  del  luogo, mostrando forte interesse e partecipazione! Saliamo al 4° piano dove si trova la Sala dei Cantori, colma di preziose decorazioni e pregiato arredamento. Poi, scendiamo per la visita della cucina! Perfettamente conservata, ci incanta anch’essa per alcuni accorgimenti tecnici validi ancor oggi, come lo spiedo completamente automatico, la suddivisione  per l’acqua calda e fredda e la vasca  per i pesci, separata dal resto!

Usciamo completamente inebriati da tanta  bellezza! Il mio orologio segna le ore 12,50 quando ci incamminiamo felici attraverso una natura rigogliosa e rispettata, per raggiungere il famoso “Marienbrücke”, il Ponte di Maria, che prende il nome della madre del sovrano!

Il Ponte di Maria. Credits: Antonio Quarta

Il Ponte di Maria. Credits: Antonio Quarta

Il ponte, ad unica arcata con uno precipizio di quasi 100  metri, è  straboccante di  turisti provenienti  da ogni parte del mondo, intenti a scattare fotografie. Ricostruito in ferro, incute un certo timore e vederlo stracolmo di turisti non aiuta. Ma una foto ricordo qui è d’obbligo. Soprattutto per la vista del castello che, da questo punto, è veramente  sublime!

Neuschwanstein visto dal Ponte di Maria. Credits: Antonio Quarta

Neuschwanstein visto dal Ponte di Maria. Credits: Antonio Quarta

La lunga salutare passeggiata intorno a queste montagne è un rincorrersi di emozioni e ci regala scenari da cartolina: la fiabesca silhouette di Neuschwanstein  e la bellezza della natura circostante scacciano via  tutti i nostri pensieri e, dopo un po’, anche io e Francesco iniziamo a rincorrerci tra gli alberi proprio come due spensierati bambini!

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5 Responses to La Baviera e i Castelli Reali: Neuschwanstein

  1. Tiziana Bergantin Rispondi

    21/03/2013 at 23:09

    L’immagine a me molto cara, anche se un po’ inflazionata, è proprio quella del castello vista dal ponte. L’emozione quando si è su quel ponte con il castello di fronte è indescrivibile.

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