Baviera: verso il Castello Reale di Linderhof
Guest Post di Antonio Quarta
Prosegue il nostro meraviglioso viaggio in Baviera. Dopo i Castelli Reali di Hohenschwangau e Neuschwanstein, da Füssen prendiamo la statale 17 per giungere a Linderhof. Il tragitto si dipana tra strade perfettamente curate, che attraversano le dolci vallate bavaresi. La statale 17 ci permette di ammirare ancora una volta i meravigliosi Castelli Reali che, in lontananza, si ergono maestosi con il giallo ed il bianco dei loro colori, rompendo il verde del paesaggio circostante. L’itinerario prevede Schwangau (interessante e ben fornito è l’Ufficio del Turismo), Buching e, infine, Steingaden.
Da qui, lasciamo la curata SS17 (divenuta l’apprezzata e conosciuta Romantische Strasse), per immetterci in un altro famoso tracciato, la Deutsches Alpen Strasse.
Prima, però, una piccola deviazione è obbligatoria! Ammirare la Wieskirche (letteralmente Chiesa nel Prato), il famosissimo Santuario del Cristo Flagellato, divenuto meta di pellegrinaggio.
La storia racconta che nel lontano 1730 fu realizzata una statua del Redentore flagellato nel Convento del vicino paese di Steingaden. Durante alcune preghiere, sul volto del Redentore si scorsero alcune gocce – proprio come se la statua del Cristo stesse piangendo. Questo evento miracoloso diede inizio ad un vero e proprio pellegrinaggio di fedeli, tanto che si dovette costruire l’attuale Chiesa. Oggi questo autentico capolavoro è dichiarato dall’Unesco “Bene Culturale Mondiale”, divenendo di fatto come uno dei maggiori luoghi di culto dell’intera Baviera.
Adagiata in un vasto prato, il sobrio ed imponente esterno prelude ad un interno di sfolgorante bellezza: statue, affreschi, ornamenti, colonne finemente lavorate e dipinti arricchiscono armoniosamente la chiesa, mentre il sole che fa capolino dalle diverse finestre amplifica i suoi mille colori.
Sopra di noi si mostra uno stupendo soffitto riccamente decorato, mentre davanti risalta in tutta la sua bellezza e magnificenza lo splendido altare con al centro la teca dove è custodita la statua del Cristo Redentore flagellato, coperta da ferite e sanguinante.
A fianco dell’altare, inoltre, sono presenti due corridoi stracolmi di oggetti ed immagini religiose a testimonianza degli innumerevoli atti di fede e devozione verso questo sacro luogo.
Fuori, ad attenderci l’immancabile Biergarten e l’onnipresente negozio di souvenir locali, che ci inducono ad una sosta supplementare. Ma il sontuoso castello di Linderhof, (l’unico castello opera del Re Ludwig II ad essere stato terminato) ci aspetta. Riprendiamo la strada laddove l’avevano lasciata mentre tutt’intorno innumerevoli mucche, di grossa taglia devo aggiungere, placidamente pascolano stando bene attente a non avvicinarsi alla strada.
Vi lascio con una piccola curiosità, che potrebbe tornarvi utile: come ho personalmente provato, la semplice recinzione a ridosso della strada è percorsa da corrente a bassa tensione, per allontanare le mucche dal pericoloso traffico! Occhio ai bimbi, dunque!
… Prossima tappa, il castello di Linderhof. Stay tuned!
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kialacamper
07/04/2013 at 10:19
Grazie Antonio per questo post, mi hai fatto rivivere la mia prima volta a Linderhof. Noi ci siamo fermati alla WiesKirche al ritorno. Una splendida giornata di sole e la Chiesa innevata: meglio di così!
The Family Company
07/04/2013 at 13:38
mamma mia Stefy, sarà stata un’immagine meravigliosa! Un abbraccio forte!
Lali
07/04/2013 at 23:11
wow, che voglia di Germania!! Noi non ci siamo mai stati, ma una guida sulla Baviera e la Foresta nera è già sullo scaffale!!
Antonio
10/04/2013 at 23:09
Grazie a Voi…… questa scintilla scoccata all’inizio del 2007 è oramai un fuoco maestoso e sono molto contento di raccontare tramite questo inesauribile blog i miei innumerevoli tour in questa stupenda regione……
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