Il Manifesto dei Bambini in Viaggio
Lo so, sono passati mesi da quando, insieme a Davide – lo zio pamperista – ho lanciato la sfida. Ora, però, sono qua. A raccogliere, finalmente, tutti i preziosi e meravigliosi contributi che ci sono arrivati e per i quali vi ringrazio tantissimo!
Ma facciamo un piccolo passo indietro. Per chi si fosse perso il post di Dicembre, la sfida che avevamo lanciato era quella di creare tutti insieme una Carta dei Diritti dei Bambini in Viaggio.
Perché una Carta dei Diritti dei Bambini in Viaggio? Perché siamo convinti che il viaggio giochi un ruolo fondamentale nel progetto educativo di una qualsiasi famiglia. E per viaggio non intendo necessariamente quello che si fa a centinaia di chilometri di distanza. Viaggiare significa scoperta. E la scoperta può avvenire anche a pochi passi da casa. L’importante è prendere coscienza di quanto sia importante viaggiare con i nostri bambini e perché.
Viaggiare significa entrare in contatto con realtà diverse, significa scoprire, sperimentare, mettersi in discussione, conoscere, toccare con mano ciò che si legge solo nei libri. Viaggiare con i bambini significa aiutarli a crescere e a diventare cittadini migliori. Ma significa anche accorciare le distanze. Le distanze che il quotidiano crea dentro e fuori il gruppo familiare.
Come fare? Rispettando i diritti dei bambini quando si è in viaggio e in vacanza. Ecco, quindi, riassunto in un Manifesto, tutti gli spunti che sono arrivati dalla rete.
La Carta dei Diritti dei Bambini in Viaggio
- DIRITTO A “FARE FAMIGLIA”: in viaggio e in vacanza, i bambini hanno diritto a stare insieme ai propri genitori. Non deleghiamo ai mini-club le meravigliose esperienze che si possono fare tutti insieme e che arricchiscono i bambini, ma anche e soprattutto i genitori!
- DIRITTO A SPERIMENTARE: in viaggio e in vacanza, i bambini devono uscire dalla routine quotidiana e fare nuove esperienze calandosi in contesti diversi, per capire che il proprio concetto di realtà non è assoluto. E nemmeno il migliore.
- DIRITTO ALL’AUTONOMIA: in viaggio e in vacanza, i bambini hanno diritto a sentirsi “grandi”: concedete loro un piccolo bagaglio, in modo che possano portare con sé gli oggetti più cari: una macchina fotografica, il gioco del cuore, un libro, fogli e pennarelli per colorare. Il baby bagaglio, di cui loro saranno totalmente responsabili, li farà sentire più autonomi. Ma aiuterà anche mamma e papà a tenerli impegnati nei momenti morti (per esempio, al ristorante, in aereo o nella camera d’albergo).
- DIRITTO AL GIOCO: in viaggio e in vacanza, i bambini hanno diritto al gioco – perché il gioco è sperimentazione, proprio come il viaggio. Attraverso il gioco, i bambini imparano, condividono, si mettono in discussione.
- DIRITTO ALLA LENTEZZA: in viaggio e in vacanza, i bambini hanno diritto al rispetto dei propri tempi, perché possano realmente godersi l’esperienza, con serenità; hanno diritto a soffermarsi sui dettagli, quelli che per gli adulti magari non sono importanti; hanno diritto a vivere momenti di tempo non programmato e ad avere un proprio spazio personale, per poter metabolizzare le esperienze, per poter aver nostalgia di casa, o semplicemente per riposarsi dagli altri.
- DIRITTO A SPORCARSI: in viaggio e in vacanza, i bambini hanno diritto a toccare, sperimentare, testare. Il viaggio e la vacanza sono occasioni di scoperta. E la scoperta implica la sperimentazione diretta. Lasciamoli giocare con il fango, con la sabbia, con la terra; lasciamoli saltare nelle pozzanghere, indossare vestiti comodi, anche se spaiati. E lasciamoli mangiare il gelato al cioccolato con lentezza, anche se metà si scioglierà cadendo inevitabilmente sulla maglietta nuova.
- DIRITTO ALLA PAROLA: in viaggio e in vacanza, i bambini hanno diritto ad esprimere il proprio punto di vista, ad essere parte attiva nell’organizzazione e nelle scelte delle attività da fare. Se una cosa piace a noi, non per forza deve piacere anche a loro.
- DIRITTO ALL’OZIO: in viaggio e in vacanza, i bambini hanno diritto a riposarsi e anche ad annoiarsi. Quello è il tempo più prezioso, perché stimola la loro fantasia e creatività.
- DIRITTO ALL’ASCOLTO: in viaggio e in vacanza, i bambini hanno diritto all’ascolto, perché il viaggio e la vacanza rappresentano un momento privilegiato di vicinanza familiare, i ritmi rallentano e la comunicazione diventa più immediata.
- DIRITTO ALLA SPENSIERATEZZA: in viaggio e in vacanza, i bambini hanno diritto a non subire le ansie degli adulti; hanno diritto ad un po’ di sana leggerezza; hanno diritto a ridere e a vedere i propri genitori divertirsi insieme a loro.
- DIRITTO ALLA LORO ETA’: in viaggio e in vacanza rispettiamo l’età dei bambini e proponiamo cose che possano essere interessanti per loro.
- DIRITTO ALLE SFUMATURE: in viaggio e in vacanza, i bambini hanno diritto ad apprezzare le piccole cose e a scoprire del magico in tutto: ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell’acqua, a vedere sorgere il sole e il suo tramonto, ad ammirare la notte, la luna e le stelle.
- DIRITTO AL BELLO: in viaggio e in vacanza, i bambini hanno diritto ad essere educati al bello. Divertimento si, ma anche musei, chiese, siti architettonici. Basta avere l’accortezza di scegliere una struttura che organizza laboratori ed attività per i più piccoli o fare affidamento alla nostra capacità di genitori e trasformare la visita in una piccola fiaba da raccontare.
- DIRITTO ALLA DIVERSITÀ: in viaggio e in vacanza, i bambini hanno diritto ad essere educare alla diversità. Visitare nuovi luoghi significa imparare il rispetto per idee e culture diverse dalle nostre. Questo, però, presuppone il contatto con la vera realtà locale e quindi l’abbandonare, anche solo per poche ore, la zona comfort di cui tanto ci facciamo scudo anche noi adulti. Un esempio? All’estero non cerchiamo disperatamente il classico piatto di pasta al pomodoro. Proviamo anche la cucina locale! Sarà un’esperienza arricchente per tutti.
- DIRITTO A QUALCHE PICCOLA TRASGRESSIONE: in viaggio e in vacanza, i bambini hanno diritto a qualche piccola concessione. Per suggellare quei momenti un po’ speciali e renderli ancora più meravigliosi nei loro ricordi: andare a letto un po’ più tardi, mangiare un gelato in più o semplicemente acquistare un piccolo gioco che possa diventare souvenir del luogo appena visitato.
- DIRITTO A COLTIVARE I PROPRI INTERESSI: il viaggio e la vacanza sono preziose occasioni per incoraggiare e coltivare le passioni dei bambini. Questo significa seguire le inclinazioni dei nostri figli nella scelta delle attività da fare, ma anche garantire loro il tempo, gli strumenti e l’apprezzamento necessario affinché i piccoli si sentano realmente incoraggiati a perseguire ciò che più amano fare.
- DIRITTO A STARE CON GLI ALTRI BAMBINI: in viaggio e in vacanza, i bambini hanno il diritto di stare insieme ad altri bambini, anche se di età e nazionalità diverse. Non costringiamoli a subire la “ritrosia” di noi adulti. Viaggiare significa anche socializzare e stringere nuove amicizie. Proviamo a dar loro il buon esempio, socializzando a nostra volta – anche se non parliamo la lingua del luogo che stiamo visitando. Potremmo scoprire che comunicare a gesti, può essere divertente e gratificante! Per grandi e piccini.
- DIRITTO ALL’IMPREVISTO: in viaggio e in vacanza, i bambini hanno diritto ad essere educati all’imprevisto. La vita non può essere pianificata nei più piccoli dettagli. E cosi anche il viaggio. Non dobbiamo aver timore di correre qualche rischio. Come ritrovarsi imbottigliati nel traffico, sbagliare strada o dover girare ore per trovare un B&B in cui dormire. Vedere i propri genitori affrontare (con il sorriso) qualche piccola difficoltà sarà un’ottima palestra per questi piccoli viaggiatori. Che diventeranno – un giorno – cittadini del mondo.
Speriamo di cuore che questo Manifesto dei Diritti dei Bambini in Viaggio possa essere da stimolo ed incoraggiamento per tutti i genitori. Se volete aggiungere altri diritti, fatelo pure nei commenti qui sotto. Io, intanto, ringrazio di cuore tutti voi che mi avete aiutato a stilare la Carta (per leggere tutti i contributi, guardate i commenti in fondo a questo post).
E lancio un’altra piccola sfida. Mamme e papà, faccio appello alla vostra creatività! Se sapete disegnare o se siete dei grafici o se semplicemente sapete usare Photoshop e simili… vi va di trasformare in “illustrazione” questo bellissimo Manifesto? Potrebbe diventare uno scaricabile da mettere a disposizione di tutta la rete. Perché… sharing is caring, no?
Laura
02/05/2013 at 15:08
Bello bello bello!!!!! Mi piace moltissimo questo manifesto e sono d’accordissimo con tutto, penso che me lo stamperò e me lo rileggerò spesso, mi aiuterà a essere più rilassata;-)!!!!
The Family Company
02/05/2013 at 15:28
Grazie Laura! Ti dirò, me lo sono stampato anche io! E’ sempre utile darci una sbirciatina ogni tanto. E gli spunti che sono arrivati dalla rete sono davvero meravigliosi!
Chiara
02/05/2013 at 15:51
Meraviglioso questo Manifesto!!! Grazie davvero. Me lo stampo anche io, sarà la nostra Bibbia!
The Family Company
02/05/2013 at 15:53
Ma grazie Chiara! Penso anche io che questo Manifesto sia prezioso. Intanto perché è un po’ una bussola quando perdiamo la strada. E un po’ perché è stato creato grazie al contributo di tanti. Quando si dice, il potere della rete…
Liliana
02/05/2013 at 18:21
Avevo letto il post della sfida e non vedevo l’ora di leggere il risultato finale. Bellissimo. Ma la foto non si può avere scaricabile?
Elena Valli
02/05/2013 at 23:05
Meraviglioso. Soprattutto il primo punto. Quanto mi fa tristezza sentire genitori dire che la vancanza è stata bellissima perché c’era il miniclub. Dai ci provo per le illustrazioni:-)
The Family Company
02/05/2013 at 23:09
Mitica!!!! Ovviamente il pdf è tuo eh! Io metto volentieri un badge, se lo crei, con link al tuo sito ;-), dove poi possono scaricarlo.
viaggideirospi
03/05/2013 at 00:12
Lo stampo e porto all’asilo!!! Grandissimi Vale, lo zio pamperista…ma che fine ha fatto??? e tutti i contributori di questa carta dall’inestimabile valore!!!
viaggiebaci
03/05/2013 at 10:34
ottimo lavoro, socia! Samir sarà felicissimo nel rivedersi protagonista di molti momenti di questo manifesto … Andrebbe veramente stampato e distribuito agli aeroporti …
francesca
08/05/2013 at 11:16
fantastico davvero!!!!!
Valentina Cappio
08/05/2013 at 13:44
Grazie Franci. E’ stato un lavoro fatto a più mani. Peccato tu non sia riuscita a contribuire 🙁 Un abbraccio, a presto!
roma
22/05/2013 at 14:17
Ottimo articolo, ne far