La ½ notte di una ½ turista
Racconto di una lettrice: Lea De Negri
Con la città di Pesaro è stato amore a prima vista. Circa un anno fa mi son trovata al centro di una lunga strada. Alle mie spalle avevo un viale alberato affiancato da una pista ciclabile piena di mini ciclisti con tanto di casco; in fondo, il mare. Davanti a me un centro storico chiuso al traffico con 3 librerie di cui due per bambini, la casa museo di un musicista acclamato in tutto il mondo, una sede della Banca d’Italia, ed in lontananza intravedevo una piazza brulicante di famiglie con passeggini e biciclette. In quel preciso istante, io e la mia metà abbiamo deciso che quello era il luogo dove volevamo veder crescere le polpette.
Ed un anno dopo eccomi a raccontare la mia prima mezzanotte bianca dei bambini da mezza turista e mezza pesarese. La mezzanotte è un evento dedicato esclusivamente ai bambini di ogni età ed ai loro genitori, a condizione che ridiventino bambini. La città che normalmente si presenta austera, pulita ed ordinata quasi noiosa, per due sere consecutive si trasforma nel paese dei balocchi. Basta attraversare i pesanti portoni di ferro dei palazzi storici di Piazza del Popolo e di via Rossini e nei cortili c’è un’ esplosione di musica e colori da far concorrenza ai migliori parchi di divertimento.
Ce n’è davvero per tutti i gusti e tutte le età. Le letture animate dei “Nati per Leggere” per i piccolissimi, gli spettacoli di magia, i puzzle giganti di Pinocchio, la parete di arrampicata libera o Pompieropoli con tanto di incendio da spegnere per i più coraggiosi. Spettacoli teatrali o musicali per i bambini più grandi. Senza dimenticare la solidarietà per i bimbi meno fortunati con il taxi di zia Caterina e la big family ”Amici del sorriso”.
Le polpette sono però state letteralmente rapite da “zia Michela” che all’interno della casa museo di Gioacchino Rossini, le ha guidate tra spartiti musicali e libretti d’opera, alla ricerca del “Dolcetto SparTito”. Perché si sa che Rossini, per gli amici Giò, era un estimatore di tutti i piaceri della vita, anche di quelli gastronomici.
La notte è ancora lunga,e così dopo i dolcetti di Rossini, mi ritrovo a rincorrere le polpette che dopo più 4 ore in movimento perpetuo si fiondano agli stand gastronomici perché hanno visto la befana che serve i Crostoli di Urbania con tanto di Patatine fritte in una mano e la scopa nell’altra. E dopo aver divorato il lauto spuntino, ci dirigiamo nella piazza dove ci aspetta lo spettacolo del circo rigorosamente senza animali. Le polpette si siedono finalmente, insieme a centinaia di bambini che combattono con Morfeo per non addormentarsi ancora. Vogliono salutare Biancaneve ed il Principe trasportati da un risciò addobbato come una carrozza.
Ecco adesso la favola è veramente finita, possiamo andare a letto felici.
La banda delle polpette
Con questo post, Lea partecipa all’iniziativa Impariamo Viaggiando 2013