Monaco di Baviera con bambini: 3° parte
Continua la guida di Antonio Quarta alla scoperta di una Monaco di Baviera formato famiglia. Nella prima parte, abbiamo visto come arrivare e dove alloggiare. Nella seconda, abbiamo esplorato i simboli di questa meravigliosa città, con rigorosa tappa ad un enorme negozio di giocattoli, Oblatter. Oggi, ci immergiamo in una Monaco che farà felice sicuramente i papà e, magari, i bambini più grandicelli!
Ci eravamo lasciati poco prima di cena e vi avevo promesso una tappa alla Hofbräuhaus, la birreria più celebre e conosciuta della Baviera. Essa fu fondata nel lontano 1589 come birreria reale ((“Hof”, in lingua tedesca vuol dire “Corte”) ed è visitata ogni anno da milioni di turisti proveniente da ogni parte del mondo, alcuni , si dice, esclusivamente per provare direttamente la proverbiale atmosfera che qui si respira in ogni ora della giornata.
All’ingresso, si nota il grande stemma della birreria…
…mente, appena entrati ,rimaniamo letteralmente sbigottiti dal numero immenso di persone ai tavoli e dalle innumerevoli cameriere in abiti tradizionali.
Travolti da questa atmosfera contagiosa, ci sediamo ad un lungo tavolo, poco distante dall’orchestra che, neanche a farlo apposta, appena seduti,ci omaggia con autentiche melodie bavaresi!
Nonostante il locale sia super affollato, in pochi minuti giunge al nostro tavolo una simpatica “Kellnerin” (cameriera) che, vista la nostra provenienza, abbozza simpaticamente alcune parole in italiano! Non possiamo esimerci dall’ordinare deliziosi weiss-wurst per tutti, mentre il sottoscritto già è alle prese con una eccellente bionda (birra, però…). Ed ora tutti a nanna. Domani ci aspetta una grande giornata, che prevede una visita attesissima dai nostri ragazzi: il famoso stadio dell’Allianz Arena.
E così, il giorno dopo, la puntuale U6 ci porta in meno di 20 minuti alla fermata Fröttmaning, da dove si l’imponente Allianz Arenain pochi minuti. E oggi lo stadio è in livrea bianca.
Eh si, perché anche di sera la vista di questo avveniristico stadio è da non perdere, in quanto le migliaia di rettangoli che custodiscono l’involucro esterno cambiano colore a seconda della squadra di calcio che deve giocare: dal rosso in onore del famosissimo Bayern München, all’azzurro della seconda squdra calcistica di Monaco, il Monaco 1860.
Molto interessante è il filmato che ripercorre la nascita di questo stadio, prima della visita guidata vera e propria, la quale dura circa 40 minuti. Non mancano le innumerevoli foto ricordo nella sala stampa, nelle curatissime poltrone vip poste al centro del maestoso stadio e perfino negli spogliatoi! Ed ora non ci resta che acquistare almeno un pallone nell’elegante shop del Bayern, che si presenta a noi in una elegante cornice bianco-rossa.
Usciamo alleggeriti nel portafoglio ma con pallone, maglietta e perfino completo sportivo con la prestigiosa effige del Bayern München. Il ritorno con la U6 fino al punto di incontro con le nostre rispettive partner (le quali sono rimaste in centro per l’immancabile shopping) avviene in un clima di gioia immensa e poco ci manca che si inizi a giocare a pallone con i ragazzi già sulla metro! Speriamo che almeno le mogli si siano limitate ad ammirare le eleganti vetrine di cui è pieno il centro cittadino! Ci incontriamo in un’affollatissima Marienplatz e, ahimè, anche le mogli sono raggianti di gioia! E piene di sacchetti!
Esaurita la vena “pro shopping” , è il momento di mangiare qualcosa ed il ristorante posto all’ultimo piano all’interno dell’elegante e completissima galleria commerciale Kaufhof, a pochi metri dal cuore monacense è un ottima scelta! La giornata prosegue a spasso per le eleganti vie di Monaco, tra gente cordiale e tanti turisti intenti a scattar foto ricordo. Abbiamo anche il tempo di salire sulla torre della cattedrale di Monaco e di lasciare un affettuoso commento nel voluminoso libro posto quassù. Il panorama che da qui si gode vale sicuramente il prezzo del biglietto!
Domani intera giornata al Deutsches Museum.
Il Deutsches Museum si erge maestoso su un isolotto del fiume di Monaco ed è considerato il più importante e grande Museo della Scienza e della Tecnica del mondo. Costruito nel 1903, attira ogni anno circa un milione di visitatori ed è una tappa imprescindibile per chi si reca nella capitale bavarese. La sua visita spiega l’evoluzione della scienza e della tecnica grazie ad una collezione di oltre 28 mila “pezzi”, alcuni dei quali di assoluto valore tecnologico e scientifico – come la prima dinamo, i primi velivoli, il primo motore diesel e tanto altro.
La visita ha inizio con l’interessante Sezione delle Miniere, che ci catapulta in un mondo difficile e pericoloso come era quella del minatore costretto in taluni casi a scavare con la sola forza delle mani; interessanti sono le gigantesche pompe idrauliche e le mastodontiche trivelle che rendono ancor più chiaro a noi tutti quanto fosse difficile e pericolosa la vita qui.
Stupefacente, soprattutto per i nostri ragazzini, è la Sala dell’Aviazione, con decine di aerei presi d’assalto da tutti i bambini presenti, a cui si aggiungono i nostri Simo e Luca – immortalati in una bellissima foto ricordo ai comandi di un Boeing.
Le ore trascorrono veloci, complice un museo che,oltre ad offrire decine e decine di sale colme di ogni macchinario, offre diverse postazioni interattive e decine e decine di simulatori, i quali permettono di fare prove reali, proprio per capire ed apprendere ancor di più i diversi funzionamenti e gli innumerevoli processi produttivi.
Un museo veramente straordinario che strappa consensi anche da noi grandi, suggellato da innumerevoli foto e chiuso da una veloce visita al fornitissimo “shop”. Abbiamo fame e, solo per questa volta, si opta per un ristorante più vicino ai nostri gusti (soprattutto a quello dei nostri ragazzi), sempre poco distante da Marienplatz, il cui nome è già un programma: la “Casa della Pizza”.
Poi, tutti a nanna. La giornata è terminata. Ma il nostro soggiorno in questa meravigliosa città bavarese ci riserverà altre sorprese. Seguitemi! La prossima volta, vi porterò a Gunzburg – non lontano da Monaco: ci aspetta Legoland!
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23/05/2014 at 08:52
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