Trekking con bambini: consigli pratici

Fare trekking con i bambini è un modo meraviglioso per avvicinarli alla natura e per trascorrere del tempo di qualità insieme, senza spendere un centesimo. Stare all’aperto ci fa sentire bene, è divertente, economico e salutare. E, soprattutto, insegna ai nostri figli ad essere consapevoli di ciò che ci circonda, ad amare la natura e a rispettarla. Insomma, non esiste regalo più bello da fare ai nostri piccoli.

trekking con bambini consigli pratici

Comprendo perfettamente, però, eventuali titubanze di altri genitori, soprattutto se si è alle prime armi. Mi sono sentita così anche io. Non sono un’esperta di montagna nè di trekking con bambini, ma ultimamente la family si è sbizzarrita spesso in alta e bassa quota, tra boschi, masi, malghe e parchi natura. Ecco perché, a ragion veduta, vi incoraggio a provare: per preservare il nostro meraviglioso mondo è fondamentale insegnare ai nostri figli ad apprezzare e a rispettare la natura.

Ecco qualche consiglio per riuscirci senza troppo stress:

1. Keep it easy!

Almeno per i vostri primi trekking con bambini, scegliete percorsi facili, brevi e – possibilmente – con paesaggi variegati. Calcolate bene i tempi di percorrenza. Spesso, nelle brochure o sui siti internet, i tempi indicati si riferiscono al ritmo di una persona adulta. Se con voi ci sono invece anche piccoli camminatori, la durata di quello stesso percorso può facilmente raddoppiare o addirittura triplicare. Consiglio sempre di contattare l’ufficio turistico locale, una guida alpina o il ranger locale per consigli ed approfondimenti sui sentieri.

2. Il tempo è vostro alleato.

Non mettete fretta ai vostri figli. I bambini sono esploratori per definizione; è nella loro indole curiosare, osservare, toccare, sperimentare. Ecco perché è fondamentale fare in modo che abbiano tutto il tempo per entrare in contatto con la natura e viverla in prima persona. Ricordate sempre che il trekking con bambini, come un qualsiasi viaggio, ha a che fare con il percorso, non con la destinazione finale.

3. Fate molte pause.

Con tanti snack. E annunciate in anticipo fra quanto sta per arrivare la prossima sosta. Serve a tenere alta la motivazione!

4. Bambini davanti.

Se il sentiero è sicuro e siete in salita, fate andare i bambini avanti. Molto pratica l’idea di nominare un “leader”; se ci sono più bambini, si fa a turno. In questo modo, oltre a sentirsi “importanti” e motivati, possono dettare il ritmo giusto da tenere. In discesa, invece, è preferibile che sia un adulto a guidare la fila, per evitare che i più piccoli camminino troppo velocemente, rischiando di inciampare e cadere.

5. Siate preparati a tutto.

Questo vale, in realtà, per il trekking con bambini, ma anche per quello con soli adulti. Prima di partire, mettete nello zaino: mappa, protezione per il sole (occhiali e crema), vestiti extra (incluso abbigliamento da pioggia, berretto, sciarpe e guanti o bandana e cappellino d’estate), torcia elettrica, un piccolo kit di pronto soccorso, cibo a sufficienza, acqua (oppure tè senza zucchero o succhi diluiti con acqua, l’importante è che le bevande non siano troppo zuccherati), coperta o telo plastificato (utilissimo per picnic o riposini strategici, anche in caso di erba umida o bagnata), salviette imbevute, burro cacao in caso di vento. Per i piccoli esploratori, consiglio qualche aggiunta tattica: binocoli, lente di ingrandimento, macchina fotografica, fischietto nel caso si allontanino troppo senza accorgersene (ovviamente, dovete insegnargli a cosa serve e quando usarlo).

6. Indossate scarponcini adatti al trekking.

Le calzature da escursione devono essere robuste, con suola a carrarmato e devono arrivare fino alle caviglie. Meglio se sono anche impermeabili (solo i miei bimbi hanno un debole per acqua, fango e pozzanghere?!). Un piccolo consiglio extra che vale anche per gli adulti (provato sulla mia pelle, ahimè): non indossate mai scarpe nuove. Usatele a casa un paio di volte, anche per qualche ora, in modo che si adattino al piede. E scegliete calzini spessi e rinforzati al tallone, alla pianta e alle dita del piede, per evitare la formazione di fastidiose bolle.

7. Non dimenticate di preparare un cambio extra per ognuno.

Portate un cambio completo di vestiti per tutti, ma soprattutto per i bambini. e lasciatelo in auto. E’ molto probabile che al ritorno siano sporchi, infangati o bagnati. Almeno si spera, perché vorrà dire che si sono divertiti! 

8. Divertitevi! 

La chiave per un trekking con bambini di successo è riuscire a coinvolgerli. Come? Giocando con loro. Cercate ed osservate insieme ciò che vi circonda: tane di animali, impronte, nidi, insetti, specie di fiori e di piante. Magari, organizzate una semplice caccia al tesoro: per esempio, incoraggiateli a cercare cose che odorano, o cose piccole, cose bagnate, cose “vive”, cose rotonde, cose lunghe… la lista potrebbe diventare infinita!

9. Non sottovalutate il potere del rinforzo.

Non siate avari nei complimenti. Durante il percorso, siate generosi nel dire loro quanto bene stanno camminando, quanto sono bravi, quanto sono forti e che bel ritmo stanno sostenendo. Anche se in fondo non è proprio così.

10. Non lasciate tracce.

Se i vostri bimbi scavano un buco, anche solo con un bastoncino, richiudetelo prima di andare via. Non strappate nulla dagli alberi, raccogliete solo ciò che è già caduto. Soprattutto, non lasciate nessun tipo di rifiuto in giro. Portate sempre con voi un sacchetto da utilizzare per raccogliere carte e avanzi. Un ottimo modo per aumentare consapevolezza e rispetto verso l’ambiente che ci circonda è di dare un sacchetto a ciascun bambino, incoraggiandoli a raccogliere eventuali rifiuti lungo il percorso, anche se sono stati lasciati da altri (magari da fare sulla via del ritorno, per non appesantirli troppo).

Ecco, queste sono le nostre dritte. Se non dovessero bastare, date un’occhiata anche a quelle delle altre due fantastiche mamme viaggiatrici: Milly del blog Bimbi e Viaggi e Lali del blog I Viaggi dei Rospi.

Ora ci piacerebbe ascoltare anche i vostri suggerimenti. Quali consigli dareste a chi vuole fare trekking con bambini?

 

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5 Responses to Trekking con bambini: consigli pratici

  1. Monica Rispondi

    29/10/2013 at 09:34

    Mio marito li legava con un corda e li trascinava su!

    Dolcetto o scherzetto? Sto scherzando, in parte. Si era inventato giochi con le corde da fare mentre eravamo in cammino e i bambini presi dall’entusiasmo non si accorgevano nemmeno di quanto stavano camminando. Un mago baby sitter che riusciva a far camminare tutti i bambini del gruppo senza che facessero nemmeno confusione. Lui si faceva un gran mazzo visto che camminava, raccontava, e qualche volta ne trainava anche qualcuno. Ma basta poco a distrarli dalla fatica proprio perché sono esploratori nati basta raccontargliela bene e si arrampicheranno per i monti come stambecchi!

    • Valentina Cappio Rispondi

      29/10/2013 at 09:41

      Ma grande! Che bella idea questa delle corde!! Te la copio Monica!!! Ti farò sapere! Grazie mille per l’ottimo consiglio!!!

  2. Pingback: Trekking con bambini in alta quota: qualche consiglio pratico

  3. Lali Rispondi

    29/10/2013 at 13:59

    Ma non ci credo!!! Copio anche io!!! Intanto ringrazio perchè noi ci siamo cimentati con il Rospino in groppa e solo una volta, con brillanti risultati, con le sue gambette. Il Potere del rinforzo è la mia preferita!! Dargli sempre una motivazione per guardare avanti, nel trekking come nella vita! Delizioso questo post Vale!!

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