Come scegliere un hotel in USA per bambini
State organizzando un viaggio negli Stati Uniti a misura di piccolo viaggiatore? Avete già letto i nostri consigli su quali documenti sono necessari, come prenotare il volo, come risparmiare sul noleggio dell’auto? Perfetto: ora è arrivato il momento di pensare al pernottamento: come scegliere un hotel in USA per bambini?
In realtà, ci si potrebbe anche avventurare senza averne prenotato nemmeno uno, partire percorrendo le grandi strade americane e scegliere giorno per giorno. Ma si rischierebbe, in periodi di alta stagione, di non trovare disponibilità. E di certo non è l’ideale, soprattutto se si viaggia con bambini.
Si tenga conto anche che, al momento del check in, spesso chiedono il nome dell’hotel scelto per la prima notte, e così anche quando si atterra e ci si reca al controllo immigrazione (almeno a noi lo hanno chiesto). Altro aspetto positivo di una prenotazione anticipata è il costo, molto più basso. Per la prenotazione dell’hotel, noi ci siamo affidati a due grossi portali: Expedia e Booking; nessun problema con nessuno dei due, ma il secondo permette di stampare la ricevuta di prenotazione o pagamento sia in inglese che in italiano, aspetto vantaggioso in caso di controversie o disguidi.
Hotel in USA per bambini: come sceglierlo?
La scelta degli hotel per famiglie in USA è davvero molto ampia: si va dalle catene più lussuose e maggiormente family-friendly, come Loews, Harrah’s e i Resorts Walt Disney, a catene alberghiere di livello medio-alto e altrettanto a misura di bambino, come Accor, Best Western, Radisson e Hampton Inn & Suite.
Ci sono poi, con prezzi e qualità diverse, le catene afferenti al gruppo Wyndham, come il Wingate by Wyndham e i Ramada, di livello superiore rispetto agli altri, fino a soluzioni abbastanza low cost, come Microtels, Super 8, Motel 6, Travelodge e Days Inn.
Non mancano alternative ancora più economiche, come gli ostelli per famiglie. Un esempio è il Palm Lakefront Resort and Hostel ad Orlando, in Florida, oppure il Chicago Getaway Hostel. Infine, se si visitano gli USA con i bambini, una buona alternativa ai classici hotel sono gli appartamenti vacanza.
Noi abbiamo scelto per lo più hotel dai prezzi contenuti, informandoci e tenendo conto soprattutto delle recensioni. Anche se spesso i giudizi sono soggettivi, una struttura che ha recensioni prevalentemente negative non sarà sicuramente soddisfacente. Non si può neanche fare totale affidamento al marchio della compagnia, la qualità spesso dipende dal gestore: ci sono capitati hotel appartenenti alla stessa catena ma in città diverse con differenze abissali, sia nell’arredo che nella pulizia.
Il rapporto qualità/prezzo degli alberghi negli Stati Uniti non è sempre ottimale, ecco perché consiglio un’attenta lettura delle recensioni lasciate da altri utenti su Tripadvisor. Mi raccomando, non soffermarsi solo alla valutazione totale. Tenete presente che il voto assegnato che appare insieme al giudizio globale è il risultato della valutazione di più aspetti: cortesia del personale, rapporto qualità/prezzo, posizione, servizi. In altri termini potrebbe esserci un hotel con camere molto sporche che, grazie ad altre componenti soddisfacenti, ha voto più alto di uno pulito ma con pochi servizi. Noi ci siamo focalizzati soprattutto su cosa veniva detto riguardo la pulizia, anche se in un paio di casi non abbiamo trovato corrispondenza tra quello letto e quello che effettivamente abbiamo trovato sul posto.
Nella ricerca di un hotel in USA valutate anche la cancellazione senza penali. Potrebbe risultare comodo in caso di cambi di programma o interruzione del viaggio (in genere è senza penali fino ai due giorni precedenti).
Hotel in USA per bambini: le camere
Ma quanti letti dobbiamo prenotare se viaggiamo con i nostri bimbi? In Italia abbiamo, generalmente, il lettone per la mamma ed il papà e i lettini singoli per i bimbi. Durante il nostro percorso non abbiamo mai visto un letto singolo! Nelle stanze degli hotel statunitensi si può optare o per la taglia “king” o per la “queen”. Noi abbiamo sempre scelto una stanza con due “queen”, approssimativamente come i nostri letti matrimoniali. Ma in un hotel ci è capitata (era l’unica tipologia disponibile) una stanza con due “king”. Non ci volevo quasi credere: erano così grandi che in un solo letto ci si poteva star comodi tutti e tre (io, mio marito e la figlioletta di 14 anni). Così ho capito perché in genere i bambini/ragazzi fino a 17 anni sono gratuiti e non vengono mai calcolati nel costo della camera.
Quasi sempre sono dotate della macchina elettrica per fare il caffè (lungo) e, molto spesso, si trova anche il forno a microonde. Qualche volta abbiamo avuto il frigorifero, mentre non sempre c’era la tavola da stiro.
Hotel USA per bambini: come funzionano?
- Il check-in: all’arrivo non hanno mai chiesto i miei documenti né quelli di mia figlia, ma solo quelli di mio marito, a cui erano intestate tutte le prenotazioni. Generalmente, viene richiesta l’ID (ossia, la carta di identità o il passaporto) e, talvolta, la carta di credito, la quale serve come garanzia per eventuali extra, minibar, pay TV o danni alla camera. Una volta registrato il numero della carta, questa vi verrà subito restituita. Anche in questo caso, come per il noleggio auto di cui abbiamo parlato nella guida, non vengono accettate carte prepagate o bancomat, ma solo carte di credito.In alcuni hotel, potrebbe capitare che vi venga trattenuta una certa cifra dalla carta fino al controllo della camera dopo il check-out (una volta verificato che non sono stati provocati danni, la cifra verrà riaccreditata).
- La colazione: nell’organizzazione del viaggio, ho spesso letto su vari siti che la prima colazione non è quasi mai compresa nel prezzo della camera e deve essere pagata in hotel, se consumata. A noi è successo esattamente il contrario, ossia l’abbiamo avuta sempre inclusa nel prezzo (forse perché abbiamo prenotato su portali come Expedia o Booking e non direttamente sul sito dell’hotel).
- American breakfast – cosa si mangia: si trova quasi sempre il latte (che si può scaldare nel forno a microonde), pronto per essere miscelato al caffè, con il risultato di un quasi cappuccino. Non mancano mai succo d’arancia e succo di mela, con l’innominabile, per noi italiani, caffè lungo. Altre costanti sono i cereali, lo yogurt, i toast con burro e marmellata. Ma ci è capitato anche di avere una macedonia di anguria (fredda!), macchina elettrica che sforna pancake all’istante, preparato per i waffles (sempre da fare da soli con un elettrodomestico veramente “smart”!), uova, muffins, merendine, frutta, tè e chi più ne ha più ne metta!
- La piscina: una vera passione per gli americani! Anche se non abbiamo potuto mai utilizzarla, abbiamo visto che gli hotel negli Stati Uniti sovente ne sono dotati .
Hotel USA per bambini: i bed bugs!
Un ultimo avvertimento: il fenomeno dei “bed bugs”, tradotto in italiano le cimici dei letti! Si inorridisce solo al pensiero e, in un primo momento, potrebbe sembrare scoraggiante. Ma,
se partiamo informati, evitiamo il problema. Problema che non è solo degli Stati Uniti, ma è molto diffuso anche in Australia e in Gran Bretagna. Addirittura in lussuosi hotel del centro di Roma ci sono state delle segnalazioni!
Perché ne parlo? Perché conoscere significa prevenire sgradevoli sorprese. Inutile cadere nel panico e rinunciare alla vacanza: potrebbero incontrarsi ovunque, visto che si annidano nei mobili di legno, nei materassi e, soprattutto, si diffondono da un hotel all’altro annidandosi nelle valigie dei viaggiatori. Pungono durante la notte e provocano prurito e fastidio.
Prima di prenotare un hotel controllare se ha avuto segnalazioni sul sito The Bed Bug Registry, tenendo in considerazione che non è detto che una struttura che ha avuto questo problema sia da scartare. Verificare che abbiano risposto (in genere c’è il link) e che abbiano preso provvedimenti. Ci sono alcuni hotels che addirittura partecipano ai programmi di prevenzione. La cosa da fare, visto che la qualità dell’hotel c’entra poco in questo caso, è ispezionare la stanza prima di entrare (noi lo abbiamo sempre fatto, ancor prima di introdurre le valigie). Un’ottima guida su come e cosa fare, si trova in questa pagina web. Un’altra precauzione che ho preso, è stata quella di disinfettare le valigie al ritorno a casa con la vaporella: le alte temperature uccidono sia gli animali che le loro uova. E’ vero che non le avevamo mai viste, ma le valigie vengono riposte nelle stive degli aerei una sull’altra e potrebbero essere trasmesse dai bagagli di un altro viaggiatore. Un po’ troppo esagerati? No, prudenti! Anche questo fa parte dell’organizzazione di un viaggio sereno.
Lali
29/11/2013 at 13:46
Eccomi!! Ora faccio davvero le valige!! Grande Kiala!! Nevogliamo altri di racconti, eh…
Valentina Cappio
29/11/2013 at 14:29
Vero verissimo!! Kiala è un vulcano!!!
Kiala
29/11/2013 at 15:00
Grazie carissima Lali!!! Sono pronta prontissima per partire con un nuovo post …