Folgaria con i bambini: una lunghissima carezza
Chiudo gli occhi, e sento il tocco gelido del cielo,
sogno di riaprirli e di ritrovarmi in un piccolo paradiso,
e lo sguardo ora si perde, in un candido paesaggio,
non è l’immaginazione e’ il potere magico della neve,
attutisce i rumori con il suo candido manto e mi regala..
un piccolo minuscolo, straordinario sogno.Stephen Littleword, Neve
La pioggia ci ha accompagnati per tutto il viaggio. E’ già buio quando lasciamo l’autostrada a Rovereto e imbocchiamo la statale per arrivare a Folgaria. Curva dopo curva, ci inoltriamo sempre più in alto. Una fitta nebbia avvolge tutto: gli alberi, la strada, le montagne. Improvvisamente, come per magia, le gocce di pioggia si trasformano in candidi fiocchi di neve.
Quando arriviamo, la neve scende copiosa e bellissima: la visione è quella di un unico, spettacolare quadro bianco. Morbido. Lento. Una lunghissima, dolce carezza che ci ha accompagnati per l’intera vacanza. E continuo a chiedermi come può un elemento freddo per definizione, scaldare così tanto il cuore… E’ un mistero. Un bellissimo, magico mistero.
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