Amici On The Road: intervista a mamma Lali

Una delle più belle scoperte fatte online. Ci siamo incrociate quasi per caso un paio di anni fa, accomunate dalla stessa viscerale passione per i viaggi. Quelli veri, senza troppi fronzoli, magari improvvisati, ma mai banali. I viaggi che facciamo con i nostri bimbi. Oggi è una delle mie più care amiche e con lei ho iniziato una piccola, grande avventura – quella di Tips 4 Italian Trips: un contenitore di storie per far conoscere la nostra bella Italia anche alle famiglie straniere.

Imperdonabile non averla mai intervistata fino ad ora, vero? Bé, ci abbiamo messo del tempo… ma ne è uscito un piccolo capolavoro. Perché oggi Lali si mette a nudo, in maniera appassionata e sincera. Com’è nella sua natura, del resto. A voi, Alessandra Granata – autrice del blog I Viaggi dei Rospi

Famiglia Rospi al completo: Lali, Rugg e il piccolo Fede!

Famiglia Rospi al completo: Lali, Rugg e il piccolo Fede!

1) Sei in montagna. Solo tu e i boschi. Incontri un albero magico che ti promette felicità in cambio di una dichiarazione sincera, appassionata e feroce di te stessa. Chi è Alessandra Granata?

Questo meraviglioso setting aiuta a far emergere la vera Ale… Grazie!

Sono piccolina, ma mi alimento con grandi sogni, in primis quello di una vita serena – meno di corsa – fatta di cose semplici, genuine e tutte da gustare all’ombra di un grande faggio. Per me e per i miei ometti. Insieme.

bici in maremma

Amo le cose vere, pulite e detesto tutto quello che ne è l’opposto. L’incoerenza, l’ipocrisia, l’opportunismo. Cerco di seguire sempre il mio istinto e le ragioni del cuore. I sorrisi di Ruggiero e Federico, da cui trovo la forza per riprendere a camminare dopo ogni inciampo, sono la grinta per migliorare ogni giorno me stessa. Mi aiutano a guardare il bicchiere mezzo pieno, perché mi ritengo  “emotivamente ottimista”. Sono una che ce la mette tutta: cocciuta, determinata, piena di aspettative sul futuro, di nuove attività in cui farsi coinvolgere… Ho un sacco di difetti e tanti limiti. Confusionaria, casinista, permalosa. Dico spesso sì a tutti, per evitare un NO secco a persone cui tengo… per poi dover gestire i “guai” che ne conseguono.

2) Qual è stato l’incontro più importante della tua vita e dove si è svolto?

Non un incontro, ma “IL” momento in cui, quasi inconsapevolmente, ho scelto la vita che ho adesso. E’ successo tutto nel camerino di un centro commerciale. Provo un paio di jeans, quando ad un tratto squilla il cellulare. Il mio referente del Club Med mi annuncia che il Capo Sport con cui avevo lavorato in Croazia, mi aveva scelta per una nuova stagione. Turchia. Bodrum. Per una frazione di secondo mi rivedo al centro velico. Infradito, costume e pochi pensieri in testa se non organizzare i corsi in barca e le regate. M’immagino ad accompagnare gli ospiti nei tour e incontrare i Camini delle Fate in Cappadocia. Una vita che mi aveva molto allettato, soprattutto per la portabandiera dell’anti matrimonio e dell’anti figli. .. ma una vocina da dentro mi dice “Se non ti fermi adesso, non ti fermi più”.

Rifiutai quella proposta ed esattamente qualche settimana dopo, incontrai Rospo.

3) Quando ti sei accorta di essere una viaggiatrice sfegatata ed irrecuperabile?

Sono onesta… non ti so rispondere… Viaggiare è parte di me.

Sono stata molto fortunata perché i miei genitori mi hanno sempre portata con loro. Che fosse in campeggio, in montagna a camminare o a raccogliere funghi con i nonni. Mi hanno regalato delle bellissime esperienze di vita nella natura o nelle altre capitali europee. Mi hanno abituata a vedere nuovi mondi, culture diverse dalla nostra, ma del meraviglioso dono che mi hanno fatto, ho preso coscienza solo “da grande”.

Viaggiare è stato un rifugio negli anni più turbolenti della loro separazione. Una sfida a cercare sempre di cavarmela in ogni situazione con i pochi mezzi che avevo a disposizione. Mi ricordo a 14 anni, caparbia, mentre cercavo di spiegare alla “gendarmerie di Parigi”, che potevano imbarcarmi con il documento d’identità scaduto e con un ristretto vocabolario di francese in mente. A 20 invece, ho avuto un pizzico più di paura, quando avevo tra le mani l’unico documento di viaggio che mi avrebbe riportato a casa da Cancun – il biglietto del charter –  ma non il passaporto, che mi era stato rubato qualche settimana prima.

Viaggiare, adesso, è una boccata d’ossigeno. Tempo per stare insieme, solo noi tre, lontani da tutte le incombenze della settimana. Ritrovare un pizzico di noi, in ogni luogo in cui ci perdiamo. Senza necessariamente cambiare continente, ci basta una pedalata nel mezzo delle campagne della Pianura Padana!

4) Viaggiare con i bambini significa…

Mettersi in gioco, sporcarsi le mani o i vestiti e imparare l’arte della pazienza.

Come dicevo prima, mi ritengo molto fortunata. La vita mi ha regalato la possibilità di sperimentare diverse forme di viaggio e con diversi compagni. Mi sono avventurata da sola, in coppia, con gli amici e con la squadra di pattinaggio ai tempi delle gare, ma non c’è mai stato viaggio più bello dei primi “esperimenti” con tutta la famiglia. Peloso compreso!

La prima volta che abbiamo chiuso il bagagliaio per partire in quattro, Federico aveva 2 mesi e mezzo. Scegliemmo un luogo del cuore: le Cinque Terre, alloggiando in un B&B che conoscevamo e che ci poteva dare tutta la tranquillità di cui necessitavamo. Un test per mettere alla prova noi tutti, in una nuova dimensione di viaggio. Mi ricordo emozionata e commossa al rientro, per la meraviglia di quei tre giorni trascorsi nell’idillio di Manarola e Riomaggiore, con tutta la nostra famiglia.

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L’Irlanda on the road, cinque mesi dopo, fu la prova che viaggiare con i bimbi, anche piccolissimi era fattibile! “Viaggiare non finisce quando sia hanno figli”, ci dicemmo al rientro a casa!!

Crescendo, il Rospetto è diventato più esigente e “interattivo” e abbiamo capito che dovevamo studiare un nuovo modo di muoverci, assecondando le sue necessità e integrando i suoi “desiderata” in quello che facevamo. Sia che fosse una gita, un’escursione o una vacanza. Per noi è stata l’occasione di approcciare il viaggio come non avevamo mai fatto, “dall’altezza dei suoi 70, 80 o 90centimentri” e di crescere, ogni giorno, insieme a lui.

5) Quali difficoltà hai incontrato o incontri quando viaggi con Federico e come le superi o le hai superate? (da confessare sempre all’albero magico del famoso bosco di cui sopra)

Federico mangia per puro istinto di sopravvivenza. Lui deve giocare, esplorare, muoversi. L’essenziale è “tappare il buco”, per lui quindi si può ripartire. Gli piacciono poche cose, poco condite, senza salse o prelibatezze varie. Sarà quindi facile per voi intuire che la difficoltà più grossa che incontriamo ogni volta che siamo in viaggio o ci muoviamo da Milano per la gita della domenica, è farlo mangiare. O… meglio tenere a bada la nostra ansia!! Ma anche se ce lo ripetiamo tutte le volte, per noi è sempre un grosso cruccio e fonte di preoccupazione. “Nessun bambino è mai morto di fame in viaggio” ce lo ripetiamo ogni volta, ma sarei ipocrita a dirvi che è una difficoltà che abbiamo superato… Non sono quella che ripete venti volte “Mangia, Mangia… ma… “Albero Magico, infondimi calma e tranquillità ogni volta che ci sediamo a tavola …”

Se poi voi avete qualche trucchetto, fatevi sotto eh!!!

6) Una meta che ti è rimasta nel cuore, una che ti ha lasciato un po’ di amaro in bocca ed una che devi assolutamente visitare 

Adoro gli spazi aperti, quelli in cui ti guardi intorno e non si contrappone nulla, tra te e la linea dell’orizzonte. Ci sono diversi luoghi in cui trovo pace, immersa nel silenzio della natura, ma uno sopra tutti mi ha rubato l’anima: il deserto. Quello australiano, che è rimasto stretto, stretto nel cuore.

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alessandra granata

Quello roccioso della millenaria storia d’Egitto, in cui quasi per magia o maledizione, manca il grande incontro con Keope, Kefren e Micerino (nonostante diversi viaggi e una stagione trascorsa lavorando in Crociera sul Nilo, ogni volta che era il mio turno di accompagnare gli ospiti alle Piramidi, ero in preda alla maledizione di Tutankhamon) e quello morbido, sabbioso, dolce delle dune del Deserto Bianco.

egitto piramide SAQQUARA

egitto nilo

Un sogno da realizzare, questa volta per mettere alla prova solo me stessa, attraversarlo al fianco di Carla Perrotti, l’unica donna ad aver oltrepassato a piedi e in solitaria, i deserti del mondo.

7) La felicità per Alessandra è…

Dormire in tenda con i miei ometti, aprire la zip al risveglio –  non prima delle 8.30 vi supplico – e sentire il  profumo dei pini. Calzoncini, scarpe da ginnastica, mountain bike e via verso nuovi sentieri di viaggio!

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Grazie Ale! Ti ho detto vero che ti voglio bene?

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11 Responses to Amici On The Road: intervista a mamma Lali

  1. Louisa Rispondi

    21/03/2014 at 08:36

    What a lovely family!

    • Valentina Cappio Rispondi

      22/03/2014 at 16:36

      Yes Louisa, it is a wonderful family. By the way, I would love to interview you too. What would you think about it? 🙂

    • Lali Rispondi

      24/03/2014 at 01:13

      Thanks Louisa!!! <3

  2. Francesca Rispondi

    21/03/2014 at 16:03

    Vedo che ci piacciono proprio le stesse cose (lettino da campeggio compreso!), e che le stesse cose ci ossessionano. La paura del cibo con Francesco è stata enorme, tuttora mangia prima con gli occhi, poi con il naso e semmai dopo assaggia. Te lo immagini in India??
    Invece è andata una meraviglia, e dove non c’era nulla che potesse piacergli allora sotto con la frittata!
    Viaggiando mi sono resa conto che se un bambino mangia riso, pollo e uova, può sopravvivere davvero dappertutto…. 🙂

    • Valentina Cappio Rispondi

      22/03/2014 at 16:35

      Franci, la frittata mi suona tanto familiare!! Il che mi ricorda che ho una review da scrivere… Un abbraccio!

      • Lali Rispondi

        24/03/2014 at 01:12

        Mi siete di grande aiuto ragazze!! Al prossimo viaggio la frittata la provo subito, questa mi mancava!!! Grazie mille!!

  3. acasadiclara Rispondi

    22/03/2014 at 10:52

    bello!!!! che brave!!! brave entrambe! è un piacere conoscervi!!!

    • Valentina Cappio Rispondi

      22/03/2014 at 16:36

      Grazie Clara! Ma il merito è tutto di Lali!!! <3

      • Lali Rispondi

        24/03/2014 at 01:11

        Grazie Clara!! Vogliamo conoscere anche te ehhh… !! Un abbraccio enorme!!

  4. Lali Rispondi

    22/03/2014 at 12:27

    Ti voglio bene anche io cara Vale e … Grazie amica mia!! Che emozione essere qui!!

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