Itinerari verdiani con i bambini
Itinerari verdiani. Ne avete mai sentito parlare?
Si, mi riferisco proprio ai luoghi che ruotano intorno alla figura di Giuseppe Verdi, soprattutto quelli della Bassa Parmense, dove il grande compositore è nato e che attraggono migliaia di verdiani da tutto il mondo.
Un itinerario sulle orme di questa figura quasi leggendaria, che ha dato i natali ad opere altrettanto leggendarie: il Nabucco, l’Aida, il Rigoletto e la Traviata, giusto per nominarne qualcuna. Un itinerario affascinante e senza tempo, che – credetemi – può incuriosire anche i più piccoli.
Non possiamo che iniziare il nostro itinerario verdiano proprio dalla casa natale di Roncole, un piccolo paesino nelle vicinanze di Busseto. Si tratta di un’umile costruzione dove il padre di Verdi, Carlo, gestiva un’osteria. Tra queste mura, il 10 Ottobre 1813, Luigia Uttini dette alla luce Giuseppe Fortunino Francesco Verdi. Si racconta che il parto avvenne mentre un gruppo di artisti girovaghi suonava all’interno dell’osteria, quasi fosse un segnale del grande futuro da musicista che avrebbe segnato la vita di Verdi.
A poche centinaia di metri dalla casa natale, c’è la Chiesa di San Michele Arcangelo, dove fu battezzato il piccolo Giuseppe e dove si può ancora ammirare, oltre al suo certificato di nascita, anche il vecchio organo sul quale il Maestro si esercitò da bambino.
Imperdibile, per i bambini, una sosta di fronte alla statua di San Michele.
Ancora, c’è Casa Barezzi, dove Giuseppe Verdi si esibì in pubblico per la prima volta nel 1830 e dove potrete andare a caccia di veri tesori: ritratti giganti, pareti blu, antichi pianoforti (qui è custodito il forte-piano Tomaschek viennese, sul quale compose “I Due Foscari”) e magnifiche scale. Potreste persino incontrare Verdi in persona, il quale – al posto della solita guida turistica – vi accompagnerà tra le stanze della dimora svelandovi gli aneddoti più segreti del famoso artista!
A Sant’Agata di Villanova sull’Arda si trova Villa Verdi, acquistata dal Maestro nel 1848. Giuseppe ne curò personalmente l’arredamento ed il parco e, a tutt’oggi, è il simbolo del suo carattere e delle sue passioni. Qui, potrete ammirare cimeli preziosi e l’arredamento del Maestro ancora perfettamente in ordine: il pianoforte, i letti, i soprammobili raccolti durante i viaggi, fotografie e oggetti personali.
Sempre all’interno della villa, lasciate che i bambini vadano a caccia delle antiche carrozze: ce ne sono ben 5! Di solito, è la tappa più amata dai piccoli verdiani.
Dopo tanta fatica… tutti nel grande parco a giocare! Un’enorme area verde, curata e romantica, ideale per sgranchirsi le gambe, rincorrersi o giocare a nascondino. E per divertirsi un po’ di più, vediamo chi trova per primo la tomba di Lulù, l’amato maltese del Maestro. Sulla tomba si legge l’affettuoso messaggio: “alla memoria di un vero amico”.
Il viaggio nella storia di Giuseppe Verdi non può certo ignorare la tradizione gastronomica a cui Verdi, da buongustaio, era profondamente legato. Per un pranzo più formale, c’è il famoso (ed anche elegante) ristorante I Due Foscari, a Busseto, anch’esso traboccante di testimonianze su Giuseppe Verdi
Oppure, molto tradizionale e piena d’atmosfera, è la Salsamenteria Storica Baratta , anch’essa traboccante di oggetti antichi e scaffali pieni dei gustosi prodotti del territorio.
Per un’esperienza verdiana gastronomica, assaggiate il Culatello di Zibello, i tortelli caserecci ripieni di erbette e, soprattutto, la Spalla di San Secondo, ottenuta con il cuore disossato della spalla di un particolare maiale allevato nella zona di San Secondo, comune parmense da cui prende il nome, e che Verdi amava regalare ai suoi amici più cari.
Unitamente a questa mia riceverete dalla Ferrovia una cassetta contenente due spallette uso San Secondo, che noi mandiamo una per voi e una per la famiglia Ricordi. Scegliete quella che volete. Badate che per cuocere bene la spalletta bisogna prima metterla nell’acqua tiepida per circa 12 ore onde levargli il sale.? Poi si mette in altra acqua fredda e si fa bollire a fuoco lento, onde non scoppi, per circa 3 ore e mezza, e forse 4 per la più grossa. Si lascia raffreddare nel proprio brodo e si serve.
Da una lettera di Giuseppe Verdi al soprano Teresa Stolz.
Itinerari Verdiani su un’App
Ve ne avevo parlato anche ieri, in una simpatica intervista in cui parla… proprio Giuseppe Verdi. L’App, che in realtà, è un progetto di promozione territoriale molto più ampio, si chiama #VerdiMuseum e vuole fondere la dimensione fisica delle venue verdiane con ciò che Verdi rappresenta nel mondo.
Un luogo virtuale, supportato da un portale, da un blog e da tutti i canali social, in cui troverete tutti i luoghi legati a Verdi, tanti consigli su come visitarli, cosa c’è nei dintorni, hotel, ristoranti, osterie, servizi. La vera peculiarità è che contenuti, sia che essi siano in forma di testo, video o foto, saranno prodotti, caricati e condivisi dagli stessi utenti, dagli stessi verdiani.
Con #VerdiMuseum, dunque, basta un semplice smartphone per avere a portata di click l’anima dei luoghi legati a Verdi. E basta un semplice click per partecipare attivamente alla narrazione del territorio. Il progetto verrà lanciato ufficialmente il 27 giugno a Parma (evento qui)
Instagram Travel Thursday
Questo è il mio contributo al link party Instagram Travel Thursday di questa settimana. Non ricordi bene come si fa a partecipare?
Ecco un piccolo reminder:
1. Entro Mercoledì prossimo, scrivi un post che abbia come tema Instagram e i viaggi. Se non sai cosa scrivere, dai un’occhiata ai contributi degli altri membri della community che trovi in fondo a questo articolo oppure, se conosci altre lingue, puoi andare a curiosare anche nei link party degli altri Paesi. Puoi trovare splendidi contributi in inglese, tedesco e persino finlandese!
2. Nel post, non dimenticare di linkare una delle host o co-host di Instagram Travel Thursday Italia, ovvero:
Alessandra di IViaggideiRospi.
Francesca di Chetiporto.it
Valentina di TheFamilyCompany.
Monica di Idee Di Tutto Un Po’
3. Copia e incolla questo codice alla fine del tuo post (nella parte html) per visualizzare le preview di tutti i contributi partecipanti al link party
<!– start InLinkz script –>
<div class=’InLinkzContainer’ id=’417165′ >
<a rel=’nofollow’ href=”http://new.inlinkz.com//
<script type=’text/javascript’ src=’http://static.inlinkz.
<!– end InLinkz script –>
4. Pubblica il post ed inserisci il link nell’apposito box del Link Party settimanale (lo trovi alla fine di tutti gli articoli partecipanti all’iniziativa)
5. Incoraggia altri a partecipare e non dimenticare di condividere e commentare i post pubblicati dagli altri membri della Community. Sii generoso e la gente ricambierà…
6. Iscriviti alla newsletter di Instagram Travel Thursday Italia per ricevere il reminder settimanale e il codice html di ogni link party.
Monica
20/06/2014 at 09:55
Che bello questo progetto! Che poi la zona di Parma a me piace così tanto… quanti culatelli che ho comprato proprio vicino alla casa di Verdi e non ci sono mai entrata. Questa è una terra così ricca di “territorio”, enogastronomia e storia da fare invidia a mete molto più blasonate!
Valentina Cappio
20/06/2014 at 10:11
Quanto hai ragione Monica! Verdi, il culatello, l’accoglienza genuina. Cosa volere di più? Un abbraccio!
Francesca
23/06/2014 at 16:31
In effetti nn ne avevo mai sentito parlare, molto patriottico
Valentina Cappio
23/06/2014 at 21:42
gran lancio a Parma, Franci! Dovresti venire!
Pingback: Cosa vedere a Parma con bambini