Bambini in Trentino: nel Regno dei Draghi del Latemar
Non capita tutti i giorni di avere a che fare con dei Draghi. Di vederne le uova, sentirne la “puzza”, toccarne le ali. Eppure c’è un posto dove tutto questo è possibile. È la Montagna Animata del Latemar, all’arrivo della telecabina Predazzo-Gardonè. Dove? In Val di Fiemme. Insomma, se siete degli appassionati Dragologhi o avete in famiglia qualcuno che lo è, quest’estate potrebbe essere il momento giusto per andare in Trentino e fermarvi in zona Cavalese-Predazzo. Noi lo abbiamo appena fatto e i Draghi non ci hanno deluso.
Anzi. E abbiamo anche scoperto che la Montagna Animata di Gardoné propone a bambini e ragazzi (ma anche agli adulti) altre iniziative ad hoc. Insomma, la Val di Fiemme è un vero paradiso: boschi infiniti, turismo slow, una card che permette di partecipare a decine di attività, utilizzare tutti gli impianti di risalita, i bus e anche di entrare gratuitamente in castelli e musei… Insomma, divertimento garantito per tutti!
Val di Fiemme con bambini: il Regno dei Draghi
Ma veniamo al Parco Giochi “Il regno dei Draghi”. Nato prendendo spunto da un libro scritto dalla giornalista Beatrice Calamari, “I draghi del Latemar” (Albatros Editore), ogni anno si arricchisce di reperti e novità.
Il Regno è aperto tutti i giorni, dalle 9.30 alle 17, e può essere visitato a piacere e senza alcun costo. Chi ha l’E-Motion Card (1,5 euro al giorno per chi alloggia in hotel) non spende nemmeno un euro per salire con la cabinovia del Latemar da Predazzo a Gardonè dove, appunto, stanno i Draghi.
Il sentiero da percorrere è lungo circa un chilometro e mezzo (quasi tutto in piano e percorribile anche con il passeggino) e le postazioni sono 13: il graffio del drago, il pozzo, le arcofalene, la roccia della profezia, le orme del corvo, il totem e l’uovo di drago, la casa del dragologo, gli alberi cavi, le pietre del fuoco, la farfalla regina, il dono del volo, il laghetto di sabbia, il nido di drago.
Cammina cammina le sorprese sono davvero tante. Nella Foresta dei Draghi infatti, le potenti creature hanno lasciato numerosi indizi visibili grazie all’aiuto di studenti e professori del liceo artistico G. Soraperra di Pozza di Fassa e dall’artista Marco Nones. Le loro opere di Land Art fanno così da guida nel Regno dei Draghi.
Il consiglio però è di entrare nel Regno seguendo le indicazioni dei Giocolibri creati apposta per aumentare il divertimento distribuiti all’Info Point all’arrivo della cabinovia. Ve ne sono sei, a seconda dell’età del bambino. Gli ultimi due sono ”Ais” e”Ardea”. Costano 4,5 euro, ma consentono di giocare con i draghi, risolvere enigmi e trovare “tesori”. Chi, poi, risolve tutti gli enigmi ottiene anche un gioco di legno originale da portare a casa.
I Draghi poi si manifestano anche con l’aiuto della tecnologia. Sempre all’Info point del Latemar è possibile ottenere uno zaino-borsa dotato di un dispositivo elettronico, un foglio gigante e un pastello colorato (costo: 10 euro per un massimo di sei bambini insieme). La missione è partecipare ad un gioco di abilità che attiva alcune postazioni interattive nascoste nel bosco. Seguendo una speciale mappa si dovranno scoprire dei totem e affrontare delle prove per aiutare il principino Difr, un piccolo draghetto, nella sua avventura per riabbracciare la sua mamma. Curiosi di sapere come andrà a finire? Basta risolvere un enigma e poi guardare un originale cartone in 3 D (proiettato all’interno di un tronco magico) alla fine del percorso.
Il premio per chi conclude la Missione è una discesa adrenalinica sull’Alpine Coaster Gardoné: una specie di ottovolante su rotaia,con curve a paraboliche, salite e discese dove scendere regolando di volta in volta la velocità: davvero entusiasmante!
Val di Fiemme con bambini: il sentiero del Pastore distratto
Un altro percorso, gratuito e molto bello, che si può fare una volta lasciati i Draghi, è quello del “Pastore distratto”. Il sentiero, anch’esso di circa un chilometri e mezzo, porta sulle tracce di Martin, un ragazzino addetto al gregge che lascia in giro quello che di solito gli serve: rastrelli, scarponi, lo sgabello per mungere…
Anche in questi caso, seguendo il racconto dell’apposito GiocoLibro (da prendere all’Info Point) è possibile seguire meglio il racconto. Qualche “chicca”? Camminare a piedi nudi lungo il percorso sensoriale per provare sensazioni che cambiano a seconda dei materiali che si calpestano: trucioli, pietre, etc; suonare con legni di diversi alberi producendo melodie originali; far funzionare un mulino ad acqua e tanto altro.
Val di Fiemme con bambini: gli spettacoli itineranti a Gardoné
Ogni settimana poi sempre a Gardoné, vanno in scena spettacoli itineranti condotti da attori con la A maiuscola, dove bambini e adulti diventano protagonisti.
Noi abbiamo avuto l’opportunità di partecipare alla prima rappresentazione de “Il Professor Propolis”, il massimo esperto delle Api, Gran cerimoniere dello sposalizio dell’Ape Regina del Regno delle Isole di Tonga,nonché possessore di un’Ape car…
In pratica un attore bravissimo, di nome Corrado, che, tra uno scherzo e una battuta ci ha spiegato il mondo di questi insetti introducendoci ai segreti del Consiglio delle Api Operaie, ai loro riti e danze. Il tutto accompagnati da un giovane che di mestiere fa l’apicultore per chiarire come si svolge la vita di questi insetti indispensabili alla nostra vita (senza il loro “lavoro” di impollinazione tre quarti di quello che mangiamo non ci sarebbe).
Il momento più emozionante è stato quando i bambini sono stati rivestiti da cima a fondo con speciali “scafandri” color bianco per avvicinarsi, senza pericolo, alle api. Quanta gioia sui loro visetti! E come sono stati attenti e in silenzio ad ascoltare le spiegazioni…
Val di Fiemme con bambini: dove dormire
Per quanto riguarda l’alloggio, noi abbiamo fatto base a Cavalese, da dove, con i bus, ci si sposta facilmente ( e gratuitamente con la E-Motion Card) per tutta la Valle. La base della cabinovia del Latemar, punto d’accesso al Regno dei Draghi, per esempio, dista una mezz’ora dal capolinea dei pullman, vicino al centro cittadino.
La nostra scelta è caduta sull’ Eco Park Hotel Azalea, un tre stelle superior dall’anima verde. Qui infatti c’è una grande attenzione per la sostenibilità ambientale. L’albergo, nato una quarantina d’anni fa, è stato ristrutturato utilizzando materiali ecologici (soprattutto il legno), pitture ad acqua traspiranti, curando l’isolamento (triplii vetri), adottando il riscaldamento a biomassa. Camere comode, con arredi colorati e di design.
La carta igienica? Riciclata dalle confezioni di tetrapak! L’acqua per gli sciqacuoni dei water? Quella piovana!
Ma soprattutto grande attenzione al cibo: nel menù c’è sempre una proposta vegetariana o vegana e gli ingredienti sono biologici o locali (fatta eccezione per carne e pesce). Piatti gustosi con un’ottima presentazione. I bambini poi sono i benvenuti: con gratuità e sconti a seconda dell’età, dei pernottamenti, etc; menù dedicati; sala giochi; laboratori e animazione ad hoc.
Per maggiori informazioni:
Val di Fiemme, www.visitfiemme.it