Il presepe gigante di Marchetto
Racconto di mamma Cristina
Quando mi ha chiesto se poteva partecipare alla rubrica “I miei racconti”, mi ha scritto più o meno così: “mi piacerebbe raccontare la mia fiaba… è un evento magico in un territorio non molto conosciuto ma che riserva tantissime sorprese!”. Come resistere? Sono sicura che, leggendo le sue righe, sarete d’accordo con me. Il presepe gigante di Marchetto è un’esperienza indimenticabile ed una meta perfetta per un piccolo viaggio con bambini tra la magia del Natale e le meraviglie del biellese.
Lascio dunque e senza indugio la parola a mamma Cristina.
Marchetto è una piccola frazione di un paese, il mio, di nome Mosso.
Qui, a Marchetto, nel 1980 è iniziata la magia che ha accompagnato i miei Natali e che ancora oggi li coccola e li rende unici. Questo grazie ad un presepe: di presepe ce ne sono molti, ma questo è straordinario e unico nel suo genere.
Ho sempre pensato di essere una bambina fortunata. Perché io potevo godere di un Natale tutto speciale: a partire dal mese di settembre gli abitanti di Marchetto incominciavano i preparativi per allestire i “matotti”; cioè i personaggi fatti di paglia, cartapesta e vestiti con gli abiti dismessi degli abitanti stessi.. Un lavoro lungo, minuzioso, di ricerca e di infiniti dettagli. C’era chi si era specializzato nel disegnare i volti, chi a confezionare gambe e braccia con la paglia, chi a dargli la somiglianza a qualche vicino di casa.
E poi gli ultimi giorni di novembre erano dedicati a preparare il grande prato (dello zio) con qualche capanna di paglia e legna e animarlo con tutti questi nuovi abitanti di Marchetto, costruiti per l’occasione a grandezza naturale: che spettacolo con le luci la sera e con la neve che trasformava la storia della Natività in una fiaba!
Questa favola dura ancora oggi e tutti la possono vedere con gli occhi lucidi dell’emozione e con il cuore che sa d’incanto: il presepe gigante continua a festeggiare il mio Natale anche se negli ultimi anni si è trasferito da Marchetto al capoluogo di Mosso. Non ha perso nulla di quel ricordo di bambina anzi! Ha acquistato un fascino nuovo perché l’allestimento è dentro il borgo antico del Paese, lungo quei vialetti, quelle strettoie, quelle case vere abitate ma antiche, a fianco dei portoni in legno, davanti alle fontane in pietra. Il Presepe è lì da guardare con occhi attenti perché ogni scenetta è parte della tradizione e ogni scenetta è un ricordo.
Il percorso si snoda nel borgo ma l’arrivo è sempre la Natività. Le musiche natalizie non sono solo una colonna sonora, ma sono parte dell’atmosfera che per un attimo ti porta a essere parte dell’allestimento, a essere uno di loro, a parlare con loro, perché sembra tutto così vero!
Per me non c’è Natale più bello che arrivare là con i bambini, lasciarmi guardare dai matotti e cercare la nascita di Gesù, con il vin brulé tra le mani e l’emozione che trabocca dal cuore …
BUON NATALE!
Cosa fare nei dintorni
Per chi volesse conoscere un po’ questa zona, consiglio di visitare il sito Oasi Zegna http://www.oasizegna.com/ che offre idee per conoscere il territorio attraverso attività sportive per tutti i gusti. Inoltre, sempre nel sito, troverete tutti i tipi di accoglienza per chi volesse soggiornare o anche solo mangiare qualche specialità locale.
Mosso dista circa 30 minuti da Biella, terra di lanaioli: sul territorio, potrete dunque trovare diversi spacci e outlet dove acquistare straordinari tessuti, maglieria, teleria.
Di grande fascino, infine, il turismo religioso in cui è inserito Mosso: percorsi a piedi o in macchina per scoprire i Santuari, tra cui quello di Oropa dedicato alla Madonna Nera, uno dei più importanti in Italia.
Informazioni utili
- Dove si trova: a Mosso, in provincia di Biella
- Orari di apertura: tutti i giorni dal 13/12/2014 al 06/01/2015; eventi speciali da verificare sul sito internet
- Per maggiori dettagli: www.presepegigantemarchetto.it