Cari Leonardo ed Alessio…
Cari Leonardo ed Alessio,
oggi va così. Ho voglia di raccontarmi un po’. C’è qualcosa che vuole uscire a tutti i costi. Un’urgenza che è montata sempre di più mentre vi osservavo – rapita – sfogliare le pagine di questo piccola raccolta dei nostri momenti insieme, dei nostri viaggi, delle nostre avventure. Un regalo prezioso, che è arrivato come una manna dal cielo.
Vi scrivo oggi perché non posso farne a meno, anche se so che probabilmente passeranno anni prima che voi leggiate queste righe.
Uno dei motivi che mi hanno spinto a scrivere questa lettera, oltre al sentimento dirompente che mi avete provocato voi stessi – con quel misto di curiosità, leggerezza ed incanto che vi ho letto negli occhi mentre sfogliavate questo album – è la necessità di fermare il tempo in qualche modo, “immortalando” quello che siete oggi. Per ricordarlo a me stessa. E forse a voi, quando sarete grandi.
Ma voglio anche lasciarvi qualcosa che vi faccia ricordare quanto la vita sia un viaggio senza fine. Si, proprio come quelli che facciamo noi, macinando chilometri ed esplorando il mondo. La vita è uguale. Maciniamo esperienze ed esploriamo il mondo. Vicino o lontano che sia. Con un’infinità di sfumature, che spesso e per fortuna, includono anche il bianco, il nero ed il grigio. La vita non sarà mai solo a colori. Proprio come i viaggi che facciamo. Ovunque andiamo, qualunque meta scopriamo, ci saranno sempre imprevisti, cose che ci piacciono di più e cose che amiamo di meno. Fanno parte del viaggio. E della vita.
In realtà nessuno l’ha ancora capita davvero. La vita. Nemmeno la vostra mamma.
Non c’è nulla di male.
Quando da ragazzina, ho iniziato a viaggiare, mancava qualcosa di fondamentale nel bagaglio che mi trascinavo dietro. Non capivo appieno la grandezza e la bellezza della diversità. Anzi, la davo quasi per scontata.
Ma, più di tutto, non sapevo bene chi fossi e cosa volessi.
Non era colpa di nessuno, se non mia. Era, penso, pura sopravvivenza. Andare, fare. Quanto più possibile. Senza capirne bene il senso. L’importante era non fermarsi mai. E il non fermarsi mai mi ha precluso tanti momenti di spensieratezza. Forse, in qualche modo, non sono mai stata ragazzina. Non mi sono concessa serate in discoteca. Non mi sono mai ubriacata. Non ho nemmeno mai fumato una sigaretta. Spesso, me ne stavo per conto mio. Studiavo. Lavoravo anche. Per poter pagare, in parte, le rette dell’università in Inghilterra.
Devo aiutare la mia famiglia, mi dicevo. In realtà, la verità era un’altra: se non brilli eccessivamente, c’è meno rischio che gli altri si accorgano di te.
Ecco, vorrei iniziare da qui. Con l’idea di cosa siete e cosa volete.
È’ bizzarro il fatto che questa cosa sia ancora rilevante per me che ho ormai 40 anni. Perché alla mia età, dovrebbe essere chiaro, molto chiaro, cosa sei e cosa vuoi. Oggi, posso affermare che lo è. Ma questa chiarezza di intenti è stata una conquista dolorosa.
E non è per nulla una meta scontata. Moltissime persone vivono tutta la propria vita, cercando di capire cosa vogliono diventare e cosa vogliono ottenere.
Siatene consapevoli…
Quando sarete grandi, la capacità di affermare la vostra identità e i vostri obiettivi potrebbero stimolare rabbia o invidia negli altri. Non preoccupatevene. Siatene fieri. Chi si sente a disagio rispetto alla vostra chiarezza di intenti è probabilmente qualcuno che non riesce ad articolare chiaramente i propri desideri.
Questo tipo di inadeguatezza porta molto dolore nel mondo.
Ricordatelo sempre. Il segreto per vivere una vita piena è capire chi siete e cosa volete.
Tutto il resto arriverà di conseguenza.
Ho sempre voluto essere una donna di successo. Così, ho letto un sacco di libri su persone di successo. Ho letto di Bill Gates. Ho letto di Steve Jobs. Ho letto di Carnegie. Libri pieni di consigli su “come fare”, straripanti di informazioni preziose e bellissime storie. Storie di altri. Ecco. Leggevo e sottolineavo e prendevo appunti. Allontanandomi sempre di più dal vero successo. Il vero successo non è imparare ad assomigliare agli altri; è imparare ad essere un “sé” migliore.
Siate voi stessi. Pensate con la vostra testa. Inseguite i vostri sogni. Siate pionieri. Siate sempre fedeli a voi stessi.
E fate un passo alla volta. Senza fretta. Viaggiare lentamente vi aiuterà a non perdere la bussola. E ad apprezzare i dettagli. Sono quelli che, spesso, fanno la differenza.
Buon viaggio, piccoli miei…
La vostra mamma
… e il fotolibro? #kinderdiario
Per voi che siete arrivati a leggere fin qui, oltre ad un doveroso grazie per aver sopportato questo fiume in piena, mi sembra doveroso anche spiegare l’origine di ciò che l’ha scatenato 🙂 Ovvero il bellissimo fotolibro che avete visto nelle immagini.
Si tratta di un regalo – premio appena ricevuto da #KinderDiario. Vi ricordate dell’App gratuita di cui vi avevo parlato in questo post? Un modo semplice e simpatico per “collezionare” e custodire i nostri #dolcimomenti. Sull’App, infatti, utilizzabile sia da mobile che da pc, è possibile caricare foto, video, appunti e pensieri. Ed associarli ad uno o più bambini, ad uno o più momenti, o ad uno o più album fotografici.
Man mano che collezionate ricordi e man mano che li condividete sui social oppure con parenti e amici che hanno scaricato la stessa App, otterrete dei punti. Al raggiungimento di un punteggio prestabilito, #KinderDiario vi darà la possibilità di scegliere un regalo: cartoline stacca-attacca, calendari personalizzabili e… meravigliosi fotolibri. Come potete vedere, noi abbiamo scelto proprio il fotolibro, realizzato con le foto che avevo caricato sull’App.
Per fare prima, è possibile integrare i punti inserendo nell’App il codice univoco che trovate all’interno delle confezioni di Kinder Cioccolato. E, con il download dell’app, si ricevono all’istante 50 punti. Insomma, raggiungere la soglia necessaria per ottenere il premio non è per nulla difficile! Per maggiori dettagli, vi riamando al regolamento ufficiale e al catalogo dei premi disponibili.
Francesca
02/12/2014 at 22:27
E’ vero…Valentina è sempre stata molto riservata, sin dalle elementari…
A dirla tutta, quando ci incrociavamo lei proseguiva sempre dritta come un fuso, non è mai stata a bighellonare su una panchina con facevamo noi altri bambini.
Certo, abbiamo combinato anche qualche marachella insieme, che quando ce ne siamo ricordate abbiamo riso fino alle lacrime.
Comunque che non ti sei mai sbronzata non dovevi dirmelo: per me adesso sarà come una missione!
😉
Valentina Cappio
03/12/2014 at 08:45
Oddio che imbarazzo a sentirmi descrivere così!! Che bello però ricordare quei tempi Franci. E mi fa un sacco piacere esserci ritrovate. Dai, e missione sia! Mi metto nelle tue mani!!!
Ale
02/12/2014 at 23:02
Che bella questa lettera…. e la parte che mi ha emozionata di + è proprio quella Vale ragazzina, in cui ritrovo una parte della mia storia…
il fotolibro è splendido, ma voi di +… riesci sempre a commuovermi!!!
Valentina Cappio
03/12/2014 at 08:45
Tesoro, grazie… Sei tu che commuovi sempre me. TVB un sacco tesoro!
acasadiclara
03/12/2014 at 12:18
anche io ero così e adesso non ci crede nessuno! (e torno ad esserlo ancora ad esempio alle feste aziendali dove devi essere sempre qualcun altro e mai te stesso) .
capire chi si è e cosa si voglia fare, penso che sia la cosa più difficile del mondo.
un abbraccio!!!! ciao Clara
Valentina Cappio
06/12/2014 at 09:35
Anche tu eri così?? Clara ma chi l’avrebbe mai detto?? Davvero, sei la solarità fatta persona. Però è bello sapere di conoscere persone che sanno mettersi in discussione ed evolversi… Non vedo l’ora di fare due chiacchiere dal vivo. Ci riusciremo? Un abbraccio forte cara e grazie per essere passata di qua
Eleonora Tramonti
04/12/2014 at 23:21
Mamma mia che post! Finalmente è uscita una parte di te che fa sempre fatica ad emergere. Io l’ho vista a Fiuggi quando, raccontandomi della tua esperienza a Londra, i tuoi occhi hanno cominciato a brillare e non di gioia. Io lo dico sempre che sei una piccola grande donna. Credici un po’ di più anche tu, ok?
Valentina Cappio
06/12/2014 at 09:33
Ma ora vuoi proprio farmi commuovere????? tvb cara!
Elena
18/03/2016 at 16:41
Credo di non aver scelto giorno migliore per leggere questo post. Congratulazioni 😉
Valentina Cappio
20/03/2016 at 10:51
Ma sai che il tuo commento arriva proprio al momento giusto anche per me?? Non mi ricordavo più di averlo scritto… bello anche per me rileggerlo ogni tanto… Un abbraccio e benvenuta! <3