Al museo con i bambini: trucchi e consigli per visite felici
Sappiatelo, non è facile. E nemmeno indolore. Richiede pazienza, costanza e preparazione. Dimenticatevi immagini idilliache stile famiglia Mulino Bianco che passeggia rilassata e sorridente tra le sale di un tiratissimo museo, facendo apprezzamenti intelligenti ed interessati su quadri ed opere d’arte varie. No, non funziona così. E no, non esiste nessuna bacchetta magica.
Se tu mamma o tu papà sei superficiale, affettato, ansioso ed impaziente di uscire, lo saranno anche i tuoi bambini. Se arrivi al museo senza avere la benché minima idea di quello che andrai a vedere, se – per coinvolgere i tuoi figli – leggi le didascalie dei quadri o la brochure che ti hanno dato all’ingresso, è molto probabile che non ci sarà una seconda volta.
Ecco, dunque, qualche piccolo consiglio per aiutarvi a visitare un museo con i bambini in maniera piacevole e costruttiva.
1. Ci sono musei e musei con i bambini
Se all’estero, quasi tutti i musei – dal più piccolo al più grande – offrono visite guidate per famiglie, laboratori e altri servizi family-friendly, in Italia. purtroppo, non è ancora così. Devo ammettere però che, ultimamente, noto incoraggianti segnali di cambiamento anche nel nostro bellissimo Paese: molte realtà museali propongono percorsi pensati appositamente per i bambini: Palazzo Vecchio a Firenze, ad esempio, o il Castello Estense di Ferrara. Alcuni, poi, sono stati concepiti proprio per i più piccoli e – da soli – valgono un viaggio con bambini nella città che li ospitano. Penso al Museo della Scienza di Trento, al Museo dei Bambini di Milano, al Museo Archeologico di Bolzano, o alla Città della Scienza di Napoli.
Se, dunque, è la prima volta che vi approcciate a questo tipo di gita con i vostri bimbi, vi consiglio di scegliere musei che siano attrezzati per accogliere le famiglie, che offrano postazioni interattive e stimolanti o che propongano visite guidate a misura di piccolo viaggiatore.
2. Preparatevi a casa. Insieme.
Se vi sentite invece pronti per il fai da te, ricordate sempre che il successo di una visita family ad un museo dipende, in gran parte, dalla preparazione che farete a casa. Il punto è che, se mamma e papà non hanno la minima idea di quello che andranno a vedere, sarà difficile – se non impossibile – riuscire a coinvolgere i bimbi una volta lì.
Quello che vi consiglio di fare, dunque, è:
1) consultate il sito della mostra, per avere un’idea di massima delle opere e degli artisti esposti
2) approfondite con altre risorse: il web è un’infinita e gratuita enciclopedia, ma non dimenticate i libri per bambini. Ce ne sono tantissimi in commercio o da prendere in prestito in biblioteca: sfogliateli insieme ai vostri figli e cercate di cogliere cosa risulta più interessante ai loro occhi. Di libri d’arte per bambini parleremo più nel dettaglio in un post a parte.
3) sulla base del materiale raccolto, preparate domande (e risposte) da fare ai vostri figli durante la visita – per approfondire questo aspetto, passate ai prossimi punti 🙂
3. B.I.D. – Breve, Interattiva e Dolce
Breve, interattiva e dolce. Così, a mio avviso, deve essere una visita con bambini in un qualsiasi museo. Insomma, deve diventare un modo per avvicinare i bambini all’arte, per incuriosirli ed incoraggiarli ad apprezzarla. Non deve essere un’esperienza sacrificale! Altrimenti, farete fatica a convincerli a ripeterla. L’obiettivo, dunque, è divertirsi e divertire.
Per fare in modo che ciò accada, tenete in considerazione l’età dei bambini e pianificate di conseguenza. Se, ad esempio, sono molto piccoli, diciamo fino ai 3 anni, concentratevi su una sola opera d’arte ed incoraggiateli ad osservare forme e colori. Se invece sono più grandi, potete ovviamente prevedere una visita più lunga. Naturalmente, la durata dipende anche da quanto sono familiari con i musei. Se è la prima volta, non pretendete troppo. Né da voi stessi, né da loro.
E per rendere la visita più dolce, abbiamo sempre l’abitudine – una volta terminato il percorso – di fermarci nel bar del museo per una pausa golosa: insomma, un dolcetto ce lo siamo proprio meritato, no? Questo è un ottimo modo per fare il punto sull’esperienza vissuta, un momento a cui i bambini aneleranno durante la visita e che li terrà “in riga” e una piccola gratificazione per premiarli dell’impegno e della “fatica”.
4. Osservate i vostri figli! al museo con i bambini
Cosa li stimola? Cosa cattura la loro attenzione? Piuttosto che scegliere un capolavoro indiscusso dell’arte mondiale, che tutti ma proprio tutti dovrebbero conoscere, seguite lo sguardo dei vostri bimbi. Magari sono più coinvolti da un quadro piccolo e sconosciuto; cosa importa? Assecondate le loro inclinazioni. Se invece non sono per nulla interessati all’arte (e può succedere), allora sta a voi indirizzarli; in questo caso, scegliete le opere che più vi aggradano, l’importante è che siate preparati a stimolare una conversazione che, ovviamente, riguardi l’opera in questione.
5. Fate domande al museo con i bambini
Avvicinare i bimbi all’arte e coinvolgerli durante la visita ad un museo significa provocare reazioni. Anche i bimbi molto piccoli, sono in grado di esprimere apprezzamento verso un quadro o una statua. Fate domande: ti piace? ti spaventa? qual è il tuo colore preferito? Nella maggior parte dei casi, le risposte dei vostri bimbi vi guideranno in maniera del tutto naturale verso altre domande: perché ti piace? o perchè non ti piace? cosa ti spaventa?
6. Le opere d’arte con persone sono più “facili”
Non sono un’esperta d’arte, per cui quanto sto per dirvi si basa esclusivamente sulla mia esperienza di mamma che tenta di trasmettere ai propri bambini curiosità ed amore verso dipinti, statue ed opere architettoniche, senza avere una grandissima conoscenza in merito. Sperimentando continuamente il mio approccio al museo family-friendly, ho scoperto che i quadri che rappresentano persone sono più facili da “spiegare ai bambini”, per due motivi. Prima di tutto, è molto più semplice intavolare una discussione sulle persone dipinte nel quadro: cosa indossano, quale può essere la loro posizione sociale (sono ricchi, poveri, sono cavalieri, principesse), ecc. In secondo luogo, è più immediato relazionarsi con aspetti senza tempo come il linguaggio del corpo, le espressioni del volto, i gesti, ecc.
7. Rendete la visita… rilevante e divertente
Cercate, quindi, opere d’arte con cui ci si possa relazionare più facilmente. Un bambino si riconoscerà sicuramente in un quadro che rappresenta un suo pari, ad esempio. Oppure opere che ritraggono oggetti riconducibili ai nostri giorni: fate paragoni, cercate le differenze con situazioni attuali. “Guarda, quella signora… cuce proprio come fa la nonna!”; oppure, “guarda quel letto… come è diverso da quello che usiamo oggi?”; o ancora… “guarda quel bambino! i suoi vestiti sono molto diversi dai tuoi?”.
Soprattutto, siate creativi. Organizzate una piccola caccia al tesoro, portate fogli e colori e chiedete ai bambini di stendersi sul pavimento e riprodurre una delle opere che stanno guardando, proponete loro un quiz a premi… insomma, divertitevi!
8. Acquistate cartoline al museo con i bambini
Una delle nostre attività preferite è arricchire il nostro “libro dei musei“: una sorta di quadernino in cui incolliamo tutte le cartoline che acquistiamo nei vari musei visitati. Sotto ci scriviamo la data, il luogo in cui l’abbiamo comprata, l’artista ed eventualmente il nome dell’opera ritratta nella cartolina. Potete pianificare l’acquisto alla fine della visita (in modo da far scegliere ai vostri bimbi la cartolina che rappresenta l’opera che hanno preferito o quella su cui vi siete soffermati di più), oppure all’inizio: in questo modo i bimbi potranno scegliere la cartolina che più li attira e poi cercare l’opera nel museo, come fosse una sorta di caccia al tesoro. Piccolo consiglio: per evitare delusioni, chiedete al personale se l’opera rappresentata dalla cartolina prescelta sia effettivamente esposta nel museo…
9. Non dimenticate i dettagli pratici
L’ultima cosa che volete è affrontare una fila interminabile per acquistare i biglietti o, peggio, scoprire – dopo la fila interminabile – che è vietato l’accesso ai passeggini. Informatevi per tempo, dunque. Sul sito del museo o telefonando direttamente. Chiedete se l’accesso ai passeggini è ammesso, se ci sono fasciatoi, sale dedicate ai bambini, bar e, soprattutto, se ci sono bagni lungo l’esposizione museale (alcune volte, trovate il bagno solo all’inizio e alla fine, ad esempio).
Se potete, acquistate i biglietti online. Vi risparmierà un sacco di grattacapi!
Infine, una piccola chicca della family: nella nostra esperienza, pare che le visite organizzate di mattina funzionino meglio di quelle pomeridiane. Ma è una cosa assolutamente personale. Magari per i vostri bimbi è esattamente il contrario. Per cui, fate qualche tentativo e vedete cosa succede.
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Un’ultima cosa: se le prime volte non va come vi aspettavate… non perdete la fiducia. Provate. E provate ancora. Da adulti, i vostri bimbi ve ne saranno grati.
al museo con i bambini
Marcello
11/02/2015 at 05:04
Ciao a tutti, la mia esperienza al tanto decantato museo delle scienze e della tecnica di Milano è stata tragica. Coda interminabile per entrare, nessuna possibilità di depositare giacche e cappotti; pochissimi servizi igienici, pochissime possibilità di ristoro; dei tanto decantati laboratori per bambini, pochi ne valevano la pena. Forse i miei bimbi erano troppo piccol, ma io lo sconsiglio almeno fino ai 10 anni d’età mMarcello
Valentina Cappio
11/02/2015 at 19:02
Grazie per la tua testimonianza Marcello! Noi ci siamo andati quando i bimbi erano piccoli (circa 4 anni) e si sono divertiti. Ma forse perchè non c’era coda… Però queste cose fai bene a segnalarle. Anzi, le segnaleremo proprio al Museo. Grazie davvero!!
Paola
20/11/2015 at 08:52
Bel post e ottimi spunti…la mia ultima esperienza con mio figlio (4 anni e mezzo) è stata molto positiva grazie al fatto che all’ingresso gli è stata fornita un’audioguida con tanto di tablet e realtà aumentata. E così è stato coinvolto e molto interessato a visitare insieme a noi, eravamo a Barcellona presso casa Batllò. Lo consiglio a tutti
Valentina Cappio
25/11/2015 at 13:07
Grazie mille Paola per la tua testimonianza!!! Si, è vero – alcuni musei sono molto più attrezzati di altri per le famiglie. Speriamo che tutti seguano questo esempio. Un abbraccio!
Andrea Perin
26/11/2015 at 16:33
Complimenti. Ottima sintesi. E’ importante visitare i musei in famiglia, e sono d’accordo che i musei si devo attrezzare per un pubblico bambino.
Valentina Cappio
30/11/2015 at 08:39
Grazie di cuore Andrea!!