San Ferdinando: il mare della Calabria a misura di bambini
Nella “punta” dell’Italia, in Calabria, tra la Costa degli Dei e la Costa Viola c’è la piana di Gioia Tauro. Si affaccia anch’essa sul Tirreno, naturalmente, ma è meno battuta dai turisti. Due sono le località di villeggiatura: Nicotera Marina e San Ferdinando, unite da una lunghissima spiaggia sabbiosa e da una pineta con alberi possenti seppur provati dal vento e dagli anni. Siamo in provincia di Reggio, dove si snoda il tratto finale della Salerno-Reggio Calabria, l’autostrada che tanto ha fatto parlare di sé negli anni.
Qui abbiamo deciso di venire per una settimana, per fuggire al caldo luglio milanese. Ad attirarci in zona un “filo artistico” ovvero il legame tra Cavalese, in Trentino, dove eravamo stati l’estate scorsa e San Ferdinando. Dopo aver visitato infatti il parco d’Arte più alto al mondo, RespirArt Pampeago Green & White Gallery in Val di Fiemme a 2000 metri di quota, ci avevano detto che era nata RespirArt Blu Gallery presso le Dune Blu Resort a Baia dei Pini, appunto a San Ferdinando.
Dalle Dolomiti al Mare perché è dal mare che sono sorte le grandi montagne patrimonio dell’Unesco. RespirArt Bu Gallery vanta opere di Marco Nones, principale protagonista di RespirArt Pampeago, Giampaolo Osele di Lavarone (Tn) e altri più giovani artisti.
Voglia di mare unita a curiosità innata ed eccomi (con moglie e figlio) in volo per Lamezia Terme (Vibo Valenzia). La meta? San Ferdinando e Le Dune Blu Resort che ospita, appunto, la galleria a cielo aperto. Uno dei pochi luoghi in Italia (l’unico in Calabria), tra l’altro, dove è possibile celebrare matrimoni in spiaggia. Da qui abbiamo girato esplorando la piana di Gioia Tauro e facendo l bagno in varie spiagge. Da San Ferdinando i paesi più vicini sono Nicotera Marina e Nicotera alta.
La prima, per chi ama camminare, si può raggiunge a piedi con un’ombreggiata passeggiata in pineta. Gli alberi, nonostante l’eventuale calura, proteggono benissimo. Piacevole e adatta a tutti la consiglio vivamente.
Una volta a Nicotera Marina poi bagno in mare e rientro. Salire a Nicotera alta è possibile sia a piedi, ma il sentiero è ripido e un po’ malmesso con cespugli ed erbacce anche se molto panoramico, ma con i ragazzi l’ideale è andarci in auto. La domenica c’è anche il mercatino. Da vedere il centro storico con la chiesa Dall’alto si domina a 360 gradi la costa: uno spettacolo davvero unico.
Altri luoghi da non perdere?
Senz’altro Palmi, la “capitale culturale della Piana”, a Sud, verso Reggio Calabria. Dominata dal Monte Elia si trova su un terrazzo naturale lungo la Costa Viola.
La si raggiunge in auto con la Salerno Reggio Calabria in una mezz’ora al massimo. Qui, dopo aver visitato il Duomo (nella foto), in centro, il consiglio è di uscire dal paese e andare a visitare Villa Répaci dove appunto visse i suoi ultimi anni Leonida Répaci, intellettuale scrittore palmese. L’edificio si trova immerso nel verde, lungo una strada chiusa che domina un tratto della Costa Viola.
Racchiude un patrimonio di oltre 100mila volumi su storia e letteratura della Calabria e una Pinacoteca con opere di Modigliani, Emilio Greco, Marin Marini, Renato Guttuso e anche una Gipsoteca e il Museo di etnografia e folklore calabro. Meglio telefonare per verificare se sia aperta (c/o Biblioteca comunale Polistena, tel 0966/932184).
Ritornando verso il paese consiglio una sosta all’area protetta Rivaglioso (nella foto uno scorcio della costa), recuperata dall’omonima associazione locale: un angolo di verde paradiso a strapiombo sul mare. Con panche riciclate dai pallett per comode sedute tra gli ulivi e godere della splendida vista. Una sosta educativa per i bambini ( e non solo) che hanno avuto modo di vedere come è possibile salvaguardare la natura e realizzare utili sedute e spazi con materiale riciclato.
Un esempio? Panchine a parte, mio figlio è rimasto incantato dai cartelli in legno che invitano a rispettare l’ambiente e i suoi abitanti. A cominciare dai pesci e dai ricci.
D’obbligo la vista alla baia della Tonnara dove fare anche il bagno. Mentre purtroppo non è possibile visitare il Parco archeologico dei Tauriani, inaugurato nel 2011, perché è stato oggetto di episodi di vandalismo dai soliti ignoranti.
Proseguendo lungo la Costra Viola si arriva poi, dopo una trentina di chilometri a Scilla, gioiellino abitato da 5mila abitanti, dirimpetto a Cariddi ovvero alla Sicilia. Dominata dal castello dei Ruffo (rudere dopo il terremoto del 1783) vanta una spiaggia sterminata di sabbia: Marina Grande. Dal belvedere di PiazzaSan Rocco, davanti al Municipio, la si vede per intero. Caratteristico poi il borgo di pescatori (di pesce spada) di Chianalea con stradine strette e la chiesa di Santa Maria di Porto Salvo.
Qui c’è il porto dove ormeggiano le “Passerelle” le barche per la pesca del pesce spada. Si tratta di una barca a motore con un’alta antenna centrale /falere) e una passerella. Fino al 1960 di usava l’imbarcazione usata dai greci, la luntre o feluca manovrata da cinque rematori.
Caratteristici gli affacci al mare per fare il bagno.
Un suggerimento finale per chi ama i formaggi: una puntata allo spaccio aziendale della Fattoria della Piana, a circa due chilometri dalle Dune Blu Resort. Cooperativa modello in Calabria pluripremiata a livello europeo, offre lavoro ad oltre 100 persone e lavora il latte delle pecore dei tre quarti dei pastori calabresi oltre a quello di 850 vacche. Il risultato? Prodotti freschi e stagionati di alta qualità. In azienda è possibile anche mangiare e soprattutto visitare (su richiesta) le stalla, l’impianto a biogas che trasforma gli scarti agricoli e il letame delle mucche in carburante per i veicoli aziendali ed energia termica.
La Fattoria è del tutto autosufficiente anche per l’energia elettrica grazie ai pannelli fotovoltaici. Insomma un modello unico e replicabile da esempio per la Calabria (e non solo) e ogni anno, a partire dalla primavera, funziona anche da Fattoria Didattica ed è visitata, in media, da tremila bambini.
Dove soggiornare? calabria mare bambini
Alle Dune Blu Resort naturalmente che si trova in posizione strategica sulla piana di Gioia Tauro. Partenza ideale anche se si volesse fare una puntatina verso Nord ovvero verso Capo Vaticano (con la baia di Grotticelle dalle acque color smeraldo) e Tropea e i suoi frequentati lidi di sabbia.
Le Dune Blu Resort sono un’oasi di verde e relax davvero particolare. La prima cosa che balza all’occhio è l’ambiente rilassato e famigliare. Subito all’ingresso c’è un cartello che invita a camminare sui prati (di solito vietatissimi) e abbracciare gli alberi! I bambini sono considerati principi e principesse: serviti e riveriti si divertono da mattina a sera seguiti dall’equipe di animatori.
Area biberon e giochi, zona piscina riservata, mini dance serale, laboratori artistici, campo calcio e pallavolo e anche attività più soft come lo yoga. Grande vantaggio poi è che i piccoli fino a cinque anni non pagano nulla. E, fino ai 16, hanno tariffe superagevolate. Ovvero: quota massima settimanale, per il periodo centrale di agosto, 175 euro con sistemazione in chalet indipendente con tanto di aria condizionata e televisione.
Gli animatori sono simpatici e coinvolgenti. Inutile dire che nostro figlio ha fatto subito amicizia e nel giro di una mezza giornata non abbiamo più dovuto preoccuparci per lui.
La spiaggia, di sabbia, è attrezzata con sdraio, lettini e ombrelloni. Unico neo: il mare è subito profondo e quindi indicato per chi sa ben nuotare. Piatto e limpido la mattina, si increspa quasi sempre al pomeriggio per la piacevole brezza che allevia sempre anche la calura più intensa.
Qua e là camminando in direzione del porto d Gioia Tauro o verso Nicotera Marina, si “inciampa” in rifiuti in plastica e altri rigettati dal mare a testimonianza della nostra maleducazione. Il fiume Mesima sbocca in mare a qualche centinaia di metri e la vulcanica direttrice del Dune Blu, Isabella Tavella, insieme ad amici esperti del trentino (ormai la partnership dopo la nascita della RespirArt Blue Gallery è consolidata) e ad altri amici calabresi, ha creato l’Associazione Mesima Blu per trasformare l’area in un parco fluviale protetto. Chi dunque verrà qui in vacanza prossimamente potrà anche godere di gite sul fiume, trekking, visite culturali, degustazioni ad hoc. Dal mare fino all’Aspromonte.
Per chi invece ha poca voglia di uscire dal villaggio, c’è comunque tanto da fare. Gallery artistica a parte, ci sono, ad esempio, i corsi di pilates e di yoga serali per gli adulti, e i trattamenti ayurvedici (a prezzi modici) del maestro uruguayano Juan Carlos.
Ma soprattutto è la cucina da 10 e lode di Giovanna Crupi che “cancella” qualsiasi desiderio di fare mezza pensione e testare i ristoranti dell’area. Mai mangiato così bene fuori casa. E sì che, per lavoro o per piacere, gli inviti in resort anche a cinque stelle, non mi sono mai mancati. Pur essendo molto critico non ho trovato difetti alle portate.
Il segreto? Pesce freschissimo in abbondanza cucinato in modi sempre diversi (padella, forno, griglia, marinato), verdure dell’orto di proprietà così come le arance e il resto ingredienti locali (carne compresa) e di qualità controllata. Un esempio su tutti: l’olio extra vergine di oliva di un’azienda di Caroni di Limbiadi, vicino a Nicotera. Ma la bontà degli ingredienti, che tanto fa, da sola non basterebbe ad accontentare anche i palati più esigenti (celiaci e intolleranti compresi) se non ci fosse il tocco, la creatività e la generosità della chef.
Dopo aver gestito la cucina di noti ristoranti anche a Roma, Giovanna Crupi è tornata nella natia Calabria e grazie all’intesa con Isabella, coccola i clienti (il tasso di ritorno al resort è molto alto) a mezzogiorno e a cena. Da non perdere la serata calabra, la cena bordo piscina e quella in spiaggia con lancio di lanterne (e desideri) finale.
Come ci si arriva? calabria mare bambini
Dal Nord in aereo (a Lamezia o Reggio Calabria) o in auto. Noi abbiamo optato per volo con scalo a Lamezia e noleggio auto. Da qui a San Ferdinando il percorso è comodo e veloce. Al massimo una quarantina di minuti godendo della Salerno Reggio Calabria fino a Rosarno. L’autostrada è infatti nuova di zecca, poco trafficata e tra l’altro gratuita. A Rosarno si esce poi per raggiungere, su una strada con buche a gogo (una costante ovunque in tutta la Calabria) San Ferdinando e quindi il resort.
Mahée Ferlini
28/08/2015 at 02:46
Mare incantevole e viaggio veramente a misura di bambino!!
Valentina Cappio
31/08/2015 at 08:08
Verissimo Mahèe!
sabrina
13/09/2016 at 10:57
Ma che bel posto! Non lo conoscevo affatto. Davvero belle le foto, fanno desiderare di tornare in vacanza nonostante Settembre 🙂
Rosa Punturiero
09/04/2017 at 11:49
La mia bella spiaggia di San Ferdinando… Mi manca
Angela Pacile'
10/04/2017 at 07:56
Mi fa un immenso piacere leggere testimonianze così…san Ferdinando é casa mia e da calabrese non mi vanto del mio valore …lascio fare agli altri. Mi piacerebbe invitare tutti coloro i quali sono in grado di apprezzare la semplicità lontana da pregiudizi e vivere l’ autenticità della gente che vive questa terra.
Luigi
16/06/2017 at 15:09
Scusatemi, sono nuovo del gruppo. Questa estate stavo pensando di andare proprio a San Ferdinando con i miei 2 bambini. Non volevamo, però, andare in villaggio avendo intenzione di girare. Mi chiedevo, comunque, se ci sono in zona luoghi di svago e divertimento per i miei bimbi di 5 e 6 anni. Ringrazio chi vorrà rispondere….