Viaggio in Madagascar con bambini: consigli ed informazioni pratiche
Il Madagascar è un Paese straordinario: pochi luoghi al mondo sono così variegati e offrono una tale diversità di bellezze naturali; pensate che percorrendo appena 300 km si può passare dalla foresta pluviale al deserto! E poi ci sono i lemuri, i camaleonti, i baobab, le spiagge bianchissime, le riserve naturali, le piantagioni di spezie, i villaggi senza tempo, i bambini che sorridono… viaggio madagascar con bambini
Questa è una terra ricca di sfumature e contrasti. Non facile da vistare, ma estremamente affascinante e sinuosa. Ti entra dentro. Come gran parte dell’Africa, credo.
Ma perché un viaggio in Madagascar con bambini?
Lo racconto qui, in questa pagina di diario scritta di getto appena rientrati. Dopo quel post, ho ricevuto tantissimi messaggi. Mamme e papà che – incoraggiati dal mio racconto – hanno iniziato ad accarezzare l’idea di seguire le nostre orme. Naturalmente i dubbi e le domande sono tante e questo articolo cercherà di rispondere, almeno in parte, a tutti i quesiti che mi sono stati posti.
In queste righe, troverai ciò che io avrei voluto sapere prima di partire per il Madagascar con i miei figli. Troverai la mia onesta opinione su questo Paese non “immediato” da visitare se si viaggia in famiglia. Ma posso assicurarti, con qualche accorgimento e con tanta consapevolezza, un viaggio in Madagascar con bambini sarà un’esperienza davvero unica, che ricorderete per sempre!
Pronti? Iniziamo, allora!
#1 Il Madagascar è una meta adatta ai bambini?
Nelle settimane precedenti la partenza, ho ovviamente cercato quante più informazioni possibili su questa destinazione. La maggior parte di ciò che ho trovato, soprattutto online, rimanda immagini di paesaggi da cartolina, camaleonti colorati, profumi speziati e persone meravigliose.
Pochi parlano delle difficoltà e dei rischi. Dopo esserci stata, posso tranquillamente affermare che si, il Madagascar è un posto incredibile da vivere in famiglia. Ma chi vuole andarci, soprattutto se viaggia con bambini, deve essere consapevole anche degli aspetti negativi.
In linea generale è un Paese sicuro. Ma stiamo parlando di uno degli Stati con reddito più basso al mondo, con tutto ciò che ne consegue: tanta povertà, soprattutto nelle grandi città, scarse condizioni igieniche, un sistema sanitario molto lontano dagli standard europei e malattie endemiche, come la malaria. Inoltre, il Madagascar è molto esteso e, con un sistema di trasporti interno inefficiente e strade spesso in pessime condizioni, riuscire ad apprezzarlo al meglio può essere piuttosto impegnativo. E anche costoso.
Partiamo dunque dal primo consiglio da mamma viaggiatrice.
Basandomi sulla mia esperienza, penso che la scelta migliore, se si vuole organizzare un viaggio in Madagascar con bambini, sia prediligere un’unica regione, godersela al meglio ed evitare grossi spostamenti.
Ok, Valentina, dirai tu. Ma quale potrebbe essere una buona base di partenza, se si viaggia con bambini?
#2 Nosy Be, la Grande Isola
Al largo della costa nord-occidentale del Madagascar, nella provincia di Antsiranana, si trova la ‘grande isola’. È questo il significato in lingua malgascia di Nosy Be. Si tratta di un’isola vulcanica, la più grande dell’omonimo e meraviglioso arcipelago, famoso per le sue acque turchesi, i panorami mozzafiato e un patrimonio senza eguali di riserve marine e naturali.
Nosy Be è senza dubbio la meta balneare più famosa del Madagascar e il suo luogo più turistico: qui si trova, infatti, uno dei due aeroporti internazionali del Paese, oltre ai resort più belli e più esclusivi.
Generalmente, quando si definisce “turistica” una destinazione, questa assume immediatamente un’accezione negativa. Sfatiamo subito questo mito.
Non immaginare un’isola occidentalizzata, solo perchè ospita villaggi all inclusive. Nosy Be conserva intatto tutto lo spirito e la cultura malgascia, ma è senza dubbio meno difficile da visitare rispetto alla Grande Terra (così i locali chiamano il Madagascar).
Perché? Te lo dico subito:
- l’arcipelago è meraviglioso e perfetto per essere visitato con i bambini;
- il clima è mite quasi tutto l’anno;
- i resort – che sono per lo più gestiti da tour operator affermati – garantiscono sicurezza e condizioni igieniche appropriate;
- il rischio della malaria è meno presente che nel resto del Madagascar, il che – per quanto mi riguarda – è davvero un aspetto importante da tenere in considerazione
- è un luogo che permette di abbinare mare a bellissime escursioni nell’entroterra
- dà la possibilità, per chi può allungare il soggiorno (almeno due settimane), di abbinare anche un tour del Nord del Madagascar
Di Nosy Be e del suo arcipelago ti parlerò ancora; dedicherò diversi articoli alle escursioni più belle da fare con i bimbi. Ti anticipo, intanto, la mia top 5:
- trascorrere almeno una giornata a Nosy Iranja, un’isola dall’aspetto caraibico con mare turchese e sabbia bianca come talco;
- esplorare la Riserva Naturale di Lokobe, che si raggiunge a bordo di una piroga;
- visitare una distilleria di ylang ylang
- fare amicizia con i bambini malgasci in una scuola locale
- perdersi nel caos allegro della coloniale Hell Ville, la città principale di Nosy Be
Ti ho incuriosito? Allora aspetta di leggere il mio prossimo articolo su Nosy Be! Devi solo aspettare qualche giorno… nel frattempo, andiamo avanti con la guida pratica!
#3 Madagascar con bambini: come arrivare e come muoversi
Passiamo ora alla logistica: quali compagnie aeree collegano l’Italia al Madagascar? quanto costa? come ci si muove una volta a destinazione?
Voli
Purtroppo non ci sono molte compagnie aeree che collegano l’Italia al Madagascar; questo significa che il volo inciderà moltissimo sul costo totale della vacanza. Preparati a pagare, in media, 1.000 euro a persona per un volo di A/R. In alternativa, e spesso economicamente conviene, ci si può appoggiare ad un Tour Operator ed optare per pacchetti volo+soggiorno.
Come ho già detto quando ho raccontato del resort dove abbiamo alloggiato (per leggere la mia recensione, clicca su questo link –> Veratour Palm Beach & Spa), generalmente non mi appoggio quasi mai a tour operator e villaggi turistici, preferisco di gran lunga il fai da te. Ma – in una destinazione come il Madagascar – sono contenta di averlo fatto. Perché mi ha permesso di “godere” della sicurezza che una struttura del genere può offrire e, quindi, di esplorare con maggiore serenità Nosy Be insieme ai miei bambini.
Matorniamo alla logistica… Il Madagascar ha due aeroporti internazionali: Antananarivo e Nosy Be. Antananarivo non è al momento collegato con voli di linea diretti dall’Italia, ma può essere facilmente raggiungibile con Air France (scalo a Parigi), Air Madagascar (sempre con scalo a Parigi) e Swiss Air (con cambio a Zurigo). Nosy Be invece è ottimamente collegata dai voli charter della Neos (diretti e in partenza da Milano e Roma) oltre che da Air France e Air Madagascar.
Il volo, se diretto, dura 9 ore.
Noi abbiamo viaggiato con la Neos. Ottimo servizio a bordo, aerei comodi e discreta attenzione per i bambini: sia all’andata che al ritorno, infatti, ci hanno dato un kid pack con giochini, puzzle e disegni da colorare. Unico neo: il servizio “autobus” che effettua; l’aereo infatti parte da Roma e si ferma a Milano per far salire altri passeggeri; poi finalmente vola verso l’Africa. Stessa cosa al ritorno; si ferma prima a Roma per far scendere chi ha volato da qui, e poi riparte alla volta di Milano.
Trasporti interni – all’arrivo
In caso di viaggio organizzato con tour operator, è sicuramente incluso il servizio navetta dall’aeroporto al resort e dal resort all’aeroporto il giorno della partenza. Se, invece, hai deciso di viaggiare in maniera indipendente, non avrai difficoltà a trovare un taxi che, a prezzi onestissimi, ti porterà al tuo alloggio.
Trasporti interni – muoversi durante il soggiorno
Il taxi è il miglior mezzo di trasporto anche per muoversi sul posto. Puoi noleggiarlo tutto il giorno o addirittura per più giorni e avrai la certezza che l’autista ti porterà ovunque tu vorrai, aspettandoti nelle varie tappe. Per evitare problemi, concorda preventivamente percorso, prezzi e tempi di attesa e ricorda che qui negoziare è nella norma.
Oltre ai normali taxi (generalmente auto vecchiotte e sgangherate), ci sono poi dei mezzi di trasporto fantastici, a metà tra un’Ape e un risciò, che i tuoi bimbi sicuramente adoreranno!
Come per i taxi, puoi semplicemente utilizzarli per spostarti dal punto A al punto B; oppure puoi noleggiarli per tutto il giorno. Ne passano continuamente per strada, basta alzare la mano e loro si fermano. Oppure chiedi in hotel. Nel risciò ci entrano comodamente 4 persone, incluso l’autista. Ma qui tutto è molto flessibile… Per cui, se tenete i bimbi in braccio, una famiglia di 4 persone più l’autista ci sta alla grande.
Nel resort dove alloggiavamo, ne avevano anche di propri da prendere a noleggio e da guidare in autonomia.
#4 Quando andare
Per le sue notevoli dimensioni il Madagascar un Paese estremamente eterogeneo, sia per ecosistema sia per clima.
In linea generale, da Luglio ad Ottobre (che corrisponde al loro inverno) il clima è temperato di giorno e fresco di notte; questo è anche il periodo in cui le balene si avvistano al largo delle coste di Nosy Be. [Luglio e Agosto sono ovviamente i mesi più affollati perchè corrispondono al principale periodo vacanziero per noi europei.]
Aprile, Maggio e Giugno (noi siamo stati ad inizio Giugno) sono forse i mesi migliori – con temperature gradevoli e meno folla. Clima perfetto anche a Novembre e Dicembre, ma più turisti soprattutto a ridosso di Natale e Capodanno. Da evitare, invece, il periodo che va da Gennaio a Marzo, perchè è la stagione dei cicloni e delle piogge.
#5 Quali documenti servono?
Per entrare in Madagascar è necessario essere in possesso di passaporto con validità residua pari ad almeno sei mesi dalla data di uscita dal Paese e almeno una pagina libera per apporre il visto. Ricordo che anche i bambini devono avere il proprio passaporto; se vuoi maggiori informazioni su come richiederlo, ti rimando a questo approfondimento.
Il visto viene rilasciato all’arrivo, in aeroporto, ed è gratuito. La procedura è abbastanza semplice; già in aereo, prima di arrivare, vengono distribuiti gli appositi moduli da compilare con i dati identificativi di ciascun passeggero (numero di passaporto, residenza e nome della struttura dove si soggiornerà); una volta in aeroporto, i moduli andranno consegnati ai funzionari doganali, che – dopo vari passaggi – timbreranno e firmeranno i passaporti. Et voilà! Visto rilasciato!
Attenzione: al momento di rilasciare il visto, potrebbero chiederti la mancia (si, proprio così… si avvicinano con noncuranza e ti dicono “Mancia…”). Di questo aspetto del viaggiare in Madagascar parlerò più avanti in questo post. Per ora ti anticipo che non darla non vi creerà nessun tipo di problema.
#6 Vaccinazioni e profilassi
Non ci sono vaccinazioni obbligatorie per visitare il Madagascar, ma è raccomandata la profilassi antimalarica. Ora, su questo punto sono sicura ci saranno opinioni discordanti. E, vista la delicatezza della cosa, dedicherò ho dedicato a questo argomento un articolo a parte, che puoi leggere a questo link -> Profilassi antimalarica bambini si oppure no?
La decisione di farla o meno è comunque molto personale e va ponderata bene, approfondendo con un medico i pro e i contro. Sottolineo: con un medico e non con l’amico, il cugino o il blogger di turno che è appena tornato (quindi esatto, nemmeno con me!).
Nell’articolo in questione, troverai molte informazioni utili ed approfondimenti, per cui ti consiglio di leggerlo. Qui, ti anticipo i punti più importanti:
- La malaria in Madagascar è endemica, quindi non credere a chi ti dice che non c’è nessun pericolo!
- Ci sono delle zone che sono meno a rischio di altre: Nosy Be, ad esempio, è una di queste. Ma le zanzare ci sono anche lì! Se alloggi in un resort, sarai maggiormente protetto in quanto vengono disinfestati due volte al giorno, sia esternamente che all’interno delle camere.
- Ci sono periodi dell’anno più sicuri di altri: durante la stagione secca, le zanzare sono ovviamente in minor numero e meno attive.
- La profilassi è una profilassi appunto, non un vaccino; per cui non dà garanzia di protezione totale. Inoltre ha tantissimi effetti collaterali. La decisione di farla o meno non va quindi presa alla leggera e dipenderà molto anche dal tipo di viaggio che vuoi fare (cioè, se farai solo mare o hai in programma escursioni nella foresta pluviale, ad esempio).
- La profilassi medica, qualora si decida di farla, va sempre affiancata anche ad una profilassi meccanica (spray, magliette a maniche lunghe al tramonto e di notte, zanzariere in camera, ecc).
Per quanto riguarda noi, io optato per la profilassi antimalarica sia per me che per i bambini. Non abbiamo sofferto di effetti collaterali.
La nostra farmacia da viaggio – Ecco le medicine che abbiamo messo in valigia per questo viaggio in Madagascar:
Aspirina, antipiretico, antinfiammatorio, antistaminici, antibiotici a largo spettro, antidiarroici (Imodium, ad esempio), soluzioni idratanti in caso di diarrea grave o prolungata, fermenti lattici, pomata antistaminica (Fargan ad esempio) contro le punture di insetti, termometro, repellenti per insetti, creme solari ad alta protezione. Per approfondimenti, leggi il mio articolo su quali medicine portare quando si viaggia con bambini —> link
#7 Arrivo e controlli in aeroporto
Se non sei preparato, potrebbe essere un vero e proprio shock. Lasciare l’aria condizionata del Boeing per essere catapultati in un marasma di persone, con temperature da Sahara, è stata sicuramente un’esperienza di forte impatto!
L’aeroporto di Nosy Be è ovviamente molto piccolo; non ci sono negozi o abbellimenti inutili, ma solo i servizi essenziali: controllo passaporti, sezione visti, nastro trasportatore per bagagli, controllo valigie, sala d’attesa. Non c’è aria condizionata, ma mi sembra di ricordare ci fossero delle pale al soffitto.
Qui, farai il tuo primo incontro con il mora mora, la filosofia di vita che scandisce le giornate dei malgasci. Significa, letteralmente, piano piano. Nessuno va di fretta. Non c’è bisogno di correre. Tanto, prima o poi, tutto va al suo posto. Preparati quindi a file lunghissime e disordinate, a controlli che a volte sembrano semplicemente la copia del controllo che hai appena fatto cinque minuti prima e ad innumerevoli richieste di mance da parte di funzionari in divisa.
Nonostante ciò, l’attenzione che hanno verso i bambini è davvero incredibile. Non esistono Fast Tracking Lines per le famiglie nè, probabilmente, procedure previste per agevolarle. Qui le persone vengono mosse semplicemente dal buon senso. E il buon senso dice che una mamma sola con due bimbi piccoli dovrebbe avere la precedenza. Nessun italiano a bordo dell’aereo mi ha fatto passare avanti. Probabilmente nessuno ha fatto nemmeno caso che avessi due bimbi piccoli con me, presi com’erano dalla smania di avere quel benedetto timbro sul passaporto e iniziare la loro vacanza!
Un dipendente malgascio, invece, se n’è accorto eccome. Con un sorriso che mi ha scaldato il cuore, mi ha preso per mano dicendomi semplicemente: “kids first“. E mi ha accompagnata, controllo dopo controllo, fino all’uscita. Assicurandosi che avessi la precedenza ovunque. Ah, è stato anche l’unico che non mi ha chiesto la mancia. Ovviamente è stato quello a cui l’ho data più ricca!
Un ultimo avvertimento per il viaggio di ritorno. Una volta superati i controlli, non aspettarti negozi, bar e ristoranti. C’è un’unica sala d’attesa, con la toilette ed un banchetto di fortuna che vende patatine, qualche biscotto, acqua e bibite a prezzi davvero pazzeschi (5 euro in media, anche l’acqua). Naturalmente sei obbligato a comprare qualsiasi tipo di bibita al banchetto in questione, a causa delle regole sul trasporto di liquidi in aereo. Ma fa in modo di premunirti di snack vari prima di arrivare in aeroporto.
#8 Moneta locale
La moneta locale è l’Ariary; un euro è equivalente a circa 3.000 Ariary.
Non ti consiglio di cambiare gli euro prima di partire. Puoi tranquillamente prelevare da un qualsiasi bancomat locale (chiedi al tassista quale sia quello più vicino) oppure puoi effettuare il cambio nella struttura dove alloggi (generalmente i resort gestiti da tour operator europei offrono questo servizio).
Essendo una moneta di poco valore ed essendo il costo della vita molto basso, preleva/cambia poco per volta ed evita di ritrovarti, a ridosso alla partenza, con più Ariary di quanti ne hai bisogno per le ultime spese.
#9 Mance
È una pratica alquanto diffusa in Madagascar. La chiedono i funzionari doganali ma anche i poliziotti che fermano i taxi per strada e provano ad intimidire i turisti chiedendo loro i documenti. Puoi scegliere di darla (generalmente 1 euro è sufficiente) o anche di non darla. Non preoccuparti, non succederà assolutamente nulla se semplicemente dirai che non hai soldi con te o fai finta di non capire l’antifona.
In linea generale, consiglio di dare mance se pensi che la persona in questione se la meriti davvero (ad esempio, se il servizio in un ristorante è stato particolarmente attento o nel caso del ragazzo che mi ha aiutato in aeroporto). Se vuoi davvero aiutare queste persone, però, e bada bene che ne hanno bisogno, incoraggia una forma di turismo più responsabile, acquistando prodotti di artigianato locale piuttosto che reiterare un meccanismo che non giova né chi visita il Madagascar né chi lo abita.
#10 Assistenza sanitaria
L’assistenza sanitaria, è sicuramente l’aspetto più problematico da tenere in considerazione se si vuole organizzare un viaggio in Madagascar con bambini. Le strutture pubbliche sono poche e non hanno apparecchiature adeguate.
I resort e i villaggi turistici generalmente collaborano con vari medici locali che, su richiesta, intervengono direttamente nella struttura in cui si alloggia.
A Nosy Be esiste poi un centro medico, che si sostiene grazie alle donazioni di privati. Il progetto è stato voluto ed è tutt’ora gestito da una onlus italiana (Ylang Ylang Onlus) e ha come obiettivo quello di offrire assistenza sanitaria gratuita alla popolazione locale. Il centro, che si chiama Centro Sanitario Santa Maria della Grazia, è aperto ovviamente anche ai turisti, ma in questo caso le cure sono a pagamento.
L’ho visitato personalmente e sono rimasta favorevolmente colpita dalla pulizia e dai macchinari relativamente nuovi. Purtroppo, basandosi essenzialmente sul volontariato, il personale è scarso ma resta comunque un’ottima base per emergenze non gravi.
Se vuoi sostenere il lavoro di questa Onlus, puoi donare il tuo 5 x 1000 oppure fare una donazione utilizzando queste coordinate bancarie:
- Ylang Ylang Onlus,
- Codice Fiscale: 92047080152
- Causale: Aiuti Centro Sanitario
- Coordinate bancarie: BNI -CA – Nosy-Be/Madagascar;
- IBAN: MG4600005360193991627016008; Codice Swift: CLMDMGMG
Nei casi di vera emergenza, sarà comunque necessario il trasferimento in Paesi più attrezzati o il rientro in Italia. Per questo motivo, consiglio caldamente di stipulare sempre un’assicurazione sanitaria che preveda il rimpatrio e il volo per un familiare, in caso vi debba raggiungere.
***
Bene, questo è quanto. Spero che questa guida possa tornarti utile e che tu abbia trovato interessanti i contenuti. È stato un bel lavoro mettere insieme tutte le informazioni raccolte nel nostro viaggio, per cui, se hai apprezzato e ti va di condividere il tuo apprezzamento con altri, regalami una condivisione e mi farai felice!
P. Francesco La Ruffa
28/07/2015 at 10:53
E’ una terra unica il Madagascar. Più che esplorarla sarebbe meglio viverla, assaporarla, guardarla con occhi curiosi. La sua gente è umile e semplice, con la lentezza che proviene da una filosofia della vita: tutto ha il suo tempo, tutto diviene e tutto si compie.
L’articolo della signora Valentina Cappio ha saputo cogliere la realtà più profonda della vita e degli uomini di questa terra. Ogni viaggio riserva delle sorprese: il Madagascar ci riempie di sorprese nella natura con i suoi odori e sapori, nei fiori, nelle spezie, nel cibo (per la verità un pò monotono, il vary = il loro riso che varia anche nel colore dal bianco, al venato e al rosso), negli animali quasi tutti tipici, pensiamo ai lemuri, al mare immenso l’oceano indiano che lo circonda con ogni specie di pesci, alle foreste, alle montagne e non ultimo all’uomo malgascio, che ci appare come un orientale abbronzato, di cui non si conosce la sua provenienza.
Auguro una buona permanenza a tutti quelli che lo sceglieranno come meta delle loro vacanze, di sicuro apprenderanno ad amarlo!
Valentina Cappio
28/07/2015 at 11:09
Padre Francesco, grazie infinite per questo suo commento. E grazie anche per tutto il lavoro che state facendo per l’ospedale di Nosy Be. Spero di cuore di poter tornare presto in Madagascar. A prestissimo!
Silvia
28/07/2015 at 16:32
Ciao Valentina,
intanto complimenti per l’articolo sul Madagascar che è semplicemente stupendo … partirò per questa fantastica terra a settembre e mi hai dato una carica pazzesca 🙂 non vedo l’ora di vivere la filosofia del “Mora Mora” della quale parli!
ti scrivo in realtà per chiederti una info sulla profilassi, in particolare quale hai scelto lariam o malarone? devo dirti che sono molto indecisa sull argomento e mi sto documentando tanto. é chiaro che, come giustamente riporti nell articolo, è una decisione personale per cui non c’è blog o amico che possa farti prendere una decisione però mi farebbe piacere sentire più pareri possibili soprattutto da chi ci è stato e ha avuto modo di provare in prima persona l’esperienza.
grazie pr la disponibilità
Valentina Cappio
28/07/2015 at 16:35
Ciao Silvia e grazie infinite per il tuo commento!
Io ho preso il Lariam, semplicemente perchè è mutuabile. Ai bimbi invece ho dato il Malarone.
Nè io nè loro abbiamo sofferto di effetti collaterali. Cmq a breve scriverò un approfondimento sulla profilassi antimalarica. Vorrei pubblicarlo tra oggi e domani. Ti avviso non appena è pronto!
Intanto… Ti auguro di lasciarci il cuore in Madagascar così come ce l’ho lasciato io. E sono certa che sarà così. Un abbraccio e buon viaggio!
Valentina Cappio
30/07/2015 at 13:41
Silvia ecco qua l’articolo sulla profilassi antimalarica; spero ti sia utile! Buon viaggio!
https://thefamilycompany.it/2015/07/30/profilassi-antimalarica-bambini-si-no/
Stellario Capillo
18/06/2017 at 09:08
Io desideravo se possibile chiedere a Valentina ed al padre missionario una cosa. È un’assurdità ma la butto giù lo stesso. Da sabato avrò 12 gg di vacanza finalmente dopo tanto. Prima mi recavo puntualmente in paesi poveri per missioni di aiuto sanitario (in un clima di collaborazione piuttosto che di erogazione di aiuto) adesso con lo stupendo ingresso di 2 bimbi in famiglia da due anni sono fermo. Il mio sogno: andare in madacascar e dare una mano in ospedale (sono un chirurgo pediatrico) ed intanto moglie e bimbi stanno in vacanza al mare . Certamente il mio figlio più grande, pur piccino, sono certovorrà pure lui poter essere utile. Lo so. È troppo tardi per organizzare e strana laèproposta. Ovviamente pagherei per moglie e bimbi una situazione logistica comoda e protetta.
Valentina Cappio
22/06/2017 at 09:29
Ciao Stellario, scusa il ritardo ma ti leggo solo ora. Immagino sia tardi… ad ogni modo, non sarei stata in grado di aiutarti. Ti conviene contattare direttamente il padre missionario. Sono certa che il tuo sogno si possa realizzare, non mollare. Il Madagascar è un posto splendido per i bambini. Buona fortuna!
Madagascar Viaggi
18/11/2017 at 16:30
Scusa Valentina,
ma da qui sembra che il Madagascar si riduca in effetti a una piccola isola iperturistica e ai 200 km di strada verso diego suarez con i due parchetti superaffollati.
Perchè non provare anche a parlare del resto dell’isola, il magnifico sud e le sue spiagge molto migliori di nosy be, il verde est e la spledida isola di Sainte Marie, i veri tsingy che sono quelli di bemaraha appena dopo l avenue dei baobab
Valentina Cappio
15/01/2018 at 09:51
Perchè parlo solo di posti che ho visto di persona e comunque non vedo da dove si evince che il Madagascar è solo questo.