Safari con bambini in Namibia: il nostro diario di viaggio
È un gran piacere pubblicare oggi sul blog il diario di viaggio di Giorgia, che ha visitato la Namibia con suo marito e sua figlia di 6 anni, in un viaggio indipendente sulle orme di elefanti, giraffe e ghepardi. Un’esperienza indimenticabile che condivide con noi, dandoci tantissime informazioni pratiche e consigli utili.
Io di solito sono una grande “sfruttratrice” dei racconti di viaggio altrui, sono un po’ pigra nel parlare dei miei. Ma quando ho letto questo articolo sulla Namibia, è stato più forte di me, dovevo dire la mia!
Noi ci siamo andati nel Luglio scorso, come nostro viaggio di nozze. Abbiamo scelto la Namibia per tre motivi:
1) avendo una figlia di 6 anni che adora gli animali ci sembrava un posto meraviglioso per lei;
2) non eravamo mai stati in Africa e abbiamo pensato che questo potesse essere un viaggio “emozionale”: per noi, lo stare immersi nella natura è quanto di più vicino possibile al vero significato di viaggio;
3) di tutta l’Africa. la Namibia è forse il Paese più sicuro dal punto di vista della sanità e della sicurezza.
Detto ciò, in questo piccolo diario di viaggio, voglio condividere con altri genitori qualche informazione pratica che può tornare utile a chi, come noi, volesse organizzare un Safari con bambini in Namibia
Organizzazione del viaggio, voli, valuta locale e vaccinazioni
Non amiamo viaggiare con tour operator, ci piace andare dove preferiamo, senza programmi altrui da rispettare. In destinazioni come la Namibia (e l’Africa in genere), è comunque importante avere un referente che conosca il territorio. Ecco perchè abbiamo deciso di affidarci ad un’agenzia del posto, la Cardboard Box Travel di Whindoek. L’abbiamo scelta perchè, essendo locale, sicuramente conosceva il posto e, inoltre, era molto più economica delle agenzie italiane (in quanto le provvigioni se le fa dare direttamente dagli alberghi che prenota; i turisti non pagano i loro servizi).
Il viaggio è stato organizzato più di un anno prima, un po’ per risparmiare sui voli e un po’ perchè – soprattutto nell’Etosha – le strutture migliori sono fully booked mesi e mesi prima.
Voli safari con bambini namibia
Come dicevo poco fa, ho prenotato i voli ad Ottobre (e viaggiato a Luglio), appena uscite le tariffe. Con 800 euro, abbiamo volato con la South African Airlines da Malpensa a Whindoek, con scali a Francoforte e a Johannesburg. Viaggio lungo, ma il fuso non si sente.
Moneta safari con bambini namibia
Là si usano indifferentemente sia i rand sudafricani che i dollari namibiani, hanno la stessa valuta.
Vaccinazioni safari con bambini namibia
Non abbiamo fatto vaccinazioni perchè a luglio, stagione secca, il rischio di trovare le zanzare che portano la malaria è molto ridotto. Abbiamo però evitato di andare al Nord, nella zona delle cascate al confine con il Botswana, giusto per essere stra sicuri; dove c’è acqua e umidità il rischio è comunque più alto. Per maggiori informazioni sulla profilassi antimalarica, vi rimando a questo approfondimento.
Arrivo a Whindoek safari con bambini namibia
Abbiamo passato la prima notte e l’ultima a Whindoek, dove – francamente – non c’è molto da vedere. Abbiamo pensato di sostare lì per non stancare troppo la bambina ma, in tutta onestà, essendo arrivati di mattina potevamo anche andarcene direttamente.
Abbiamo alloggiato al Londiningi Guest House, un B&B molto carino che ha anche un ristorante. Abbiamo cenato lì l’ultima sera e abbiamo mangiato benissimo. La prima sera a Whindoek, invece, siamo andati al Joe Beerhouse, un locale molto famoso e a ragione: la grigliata di erbivori africani a mio marito è piaciuta moltissimo!!
Parentesi cibo: io mangio pochissima carne, però ho assaggiato le varie gazzelle locali, l’orix, springbox, zebra etc..ed è carne molto magra. Si trova facilmente anche del pesce, dato che è un Paese costiero, per cui non abbiamo avuto problemi col cibo. L’unica pecca è che mettono pepe dappertutto! Mia figlia era disperata perchè per lei era tutto molto speziato! Comunque una volta scoperta la cosa ci si adatta.
Prima tappa: Kalahari safari con bambini namibia
Questa è stata una tappa intermedia per arrivare a Sossusvlei. Qui, nel deserto rosso del Kahalari, abbiamo fatto il nostro primo safari!
A questo proposito, è doveroso un accenno al clima: in questa zona, dalle 11 alle 15 circa, si sta bene in maglietta. Anche in costume a bordo piscina, a dire il vero, ma l’acqua è gelata perchè di notte la temperatura scende sui 5 gradi.
Il safari pomeridiano è finito alle 18.30 circa: era già buio e si gelava! La jeep è tutta aperta e noi, nonostante felpa, giacca e coperta, avevamo freddo. I bungalow del Lodge dove alloggiavamo (Anib Lodge nel Mariental), sono davvero molto belli, non hanno riscaldamento. Per cui, non dimenticate di mettere in valgia pigiama felpati o di pile, anche se state andando in Africa!!
Seconda tappa: Sossusvlei
Il giorno dopo siamo arrivati a Sossusvlei, dove abbiamo alloggiato al Sossusvlei Lodge, in bungalow fatti a tenda. Ottima struttura, proprio di fianco all’entrata del parco dove abbiamo mangiato benissimo!
Quando siamo arrivati, non vedevamo l’ora di alzarci all’alba per vedere le famose dune rosse. Ma, nota stonata del periodo estivo, il freddo della sera produce molta nebbia nel deserto, per cui – quando all’alba siamo arrivati davanti alle dune – non si vedevano!
Credetemi, una nebbia da Val Padana! Ma le abbiamo scalate lo stesso e ci siamo rotolati per tutta la duna 45 fino a valle. I bimbi l’adoreranno! Poi, però, per fare delle foto che valessero la pena del lungo viaggio, siamo ritornati alle dune poco prima che chiudesse il parco. Con i colori giusti, sono spettacolari!
Terza tappa: Swakopmund safari con bambini namibia
Nel viaggio verso Swakopmund, è d’obbligo fermarsi alla pasticceria Solitaira: una vetrina ricolma di dolci pieni di panna e di ispirazione tedesca nel cuore del deserto fa veramente strano! Comunque, noi abbiamo preso la famosa torta di mele ed era buonissima!
Arriviamo finalmente a Swakopmund, che si trova sulla costa della Namibia. Qui soffia un vento da far concorrenza a Trieste, siate preparati! Per questa tappa, abbiamo prenotato il tour combo: mattino sul catamarano a vedere otarie, delfini pellicani (visti e toccati direttamente sulla barca).
E al pomeriggio un 4×4 nel deserto che bacia il mare.
La partenza della gita in catamarano è da Walvis Bay, dove abbiamo anche alloggiato (allo Spindrift Guest House). Alla sera avevo prenotato un ristorante di pesce a Swakopmund, il Tug. Prezzi da ristorante occidentale ma buonissimo, uno dei migliori della nazione. Carino anche il museo di storia locale.
Non siamo andati sulla Skeleton Coast per paura di fare troppa strada, in realtà avevamo preso una super jeep attrezzata con due ruote di scorta (le consiglio, non si sa mai, abbiamo visto gente a piedi con macchine 4×4) e – nonostante le strade bianche – abbiamo viaggiato ad un buon ritmo (anche se bisogna stare attenti agli animali che attraversano e alle buche).
Abbiamo fatto tappa nel Damaraland, al Waterberg White Lady. Lì, con l’aiuto di un cameriere (non so perchè ma il lodge non organizzava niente x i clienti quel giorno), abbiamo fatto un safari per conto nostro all’alba, nel letto del fiume secco a cercare gli elefanti della zona, che vivono solo lì. È stata una gita estremamente emozionante!
E, infine, l’unica passeggiata della vacanza per vedere le pitture rupestri nella montagna, con una guida: un’ora e mezza di camminata nel silenzio e nella natura accompagnati dalle scimmie.
Quarta tappa: il villaggio degli Himba
Prima di andare nell’Etosha, avevamo davvero desiderio di visitare un villaggio degli Himba, ma in genere questa popolazione vive a nord e non potevamo permetterci di fare così tanta strada. La nostra agenzia, però, ci ha detto che c’era un piccolo villaggio vicino ad un lodge ad un’ora dall’Etosha. Il nostro!
Il lodge in questione si chiama Rustig Toko Lodge e, proprio di fianco, c’è un piccolo villaggio dove vivono gli Himba appunto. È stata un’esperienza fortissima sia per noi che per nostra figlia.
Avevamo portato qualche bambola, dei pennarelli e magliette da regalare ai bambini locali, ma – finchè non sei lì – non ti accorgi della diversità e delle difficoltà a cui devono far fronte certe popolazioni. Ancora oggi, quando mia figlia mi chiede qualcosa – le ricordo di come vivono certi bambini, che erano contenti solo per avere ricevuto un pennarello e giocano solo con i sassi!
Quinta tappa: l’Etosha e i Safari bambini namibia
Ed eccoci all’ultima tappa, il gran finale del nostro viaggio in Namibia: l’Etosha.
La prima notte abbiamo dormito a Okaukuejo: vi consiglio di prenotare un bungalow direttamente sulla pozza; sono i più costosi ma è un’esperienza davvero impagabile. Praticamente dormi a 5 metri dal muretto che ti divide dalla pozza, illuminata di notte. Noi ci siamo sistemati sulla panchina di fronte con the caldo e coperte. E siamo rimasti lì, ad osservare branchi di zebre, giraffe ed elefanti che. al tramonto, arrivano uno dopo l’altro. Meraviglioso! Non trovo le parole per descrivere quello che abbiamo provato.
La notte dopo abbiamo alloggiato ad Halali: niente di speciale, purtroppo il Dolomite (consigliato da molti) era già pieno. Nonostante io abbia prenotato quasi 10 mesi prima, nell’Etosha le migliori sistemazioni vanno via subito.
Non abbiamo fatto dei safari guidati, perchè non ne vale la pena. Ci sarebbe interessato solo il Safari notturno, perchè è lì che vedi i predatori in azione; ma i bambini sotto i 12 anni non sono ammessi, per cui…prossima puntata!
E consiglio di dormire nel parco: ci sono molti lodge appena fuori dai cancelli, ma vale davvero la pena stare dentro e dopo cena andare nelle pozze a vedere gli animali. Ad Halali abbiamo visto rinoceronti e leoni.
Sesta tappa: il Cheeta Conservation Fund
Sulla strada di ritorno verso l’aeroporto, a metà distanza circa tra Halali e Whindoek, abbiamo fatto tappa nel Waterberg Plateau National Park , dormendo al Waterberg Rest Camp. Qui fate attenzione ai babbuini: ti entrano in casa, nelle macchine e rubano il cibo dal ristorante!
Nella Riserva del Waterberg, abbiamo fatto un safari con la guida, per vedere un rinoceronte che vive esclusivamente su questo altipiano.
Il giorno dopo, infine, abbiamo chiuso in bellezza questo viaggio con il Cheeta Conservation Fund, un’organizzazione no-profit nata per la salvaguardia e reintroduzione nel proprio habitat dei ghepardi. Ed è proprio in Namibia che vive (e sopravvive) la comunità più numerosa di ghepardi al mondo.
Questi felini sono animali bellissimi e qui potrete osservarli da vicino. Ma attenzione, i ghepardi vedono i bambini come delle prede perchè hanno la stessa altezza delle pecore, per cui ringhiavano continuamente contro mia figlia e la seguivano al di là della rete. Lei ci è rimasta malissimo!!! Se ci andate con i vostri bimbi, magari avvertiteli prima spiegando perchè potrebbe sembrare che ce l’hanno con loro.
Qualche souvenir acquistato dai mercanti di strada e, infine, siamo ripartiti! Per tutto il viaggio abbiamo visto animali a bordo della strada, per cui non ci possiamo lamentare. L’unica cosa che segnalo, soprattutto a chi piace muoversi come noi, è che questa è una vacanza molto sedentaria: si sta tanto in macchina per spostarsi da una tappa all’altra. E anche durante safari stai praticamente sempre chiuso in auto: non puoi certo andare in giro per deserti e savana con gli animali intorno! Inoltre, entro le 17 devi assolutamente rientrare nei lodge perchè, con il buio, chiudono i cancelli per ovvi motivi di sicurezza. Per cui si cena molto presto e poi a nanna. Ah, e la sveglia è sempre all’alba!
Detto ciò, un viaggio un safari con bambini in Namibia è un’esperienza davvero impagabile, che ricorderanno per tutta la vita. Credetemi!
Roberto
16/03/2017 at 18:34
Ciao, ho letto con grande ammirazione il tuo report e la voglia di un viaggio in Namibia è pressante! Però vorrei riuscire a fare una valutazione dei costi, fra volo, noleggio auto, dormire, mangiare, assicurazione sanitaria, visite e attività. Siamo due genitori con bambino di 8 anni, non è che puoi darmi qualche stima? a parte il volo e l’assicurazione sanitaria che avrei già trovato, non riesco a farmi un’idea del costo giornaliero a persona (o per 3 persone in tutto) per le altre voci, in particolare per dormire (lodge con stanza doppia o camping) e mangiare. Grazie se vorrai darmi una mano con una stima dei costi anche a spanne, ma abbastanza oggettiva!