Itinerario slow in Salento con bambini per tutte le stagioni
È stato un viaggio davvero ricco di emozioni questo, all’insegna della lentezza, dell’armonia e della ricerca di se stessi. Ti sembrano aspetti che mal si sposano con un itinerario da fare con bambini? Invece è possibile e per noi è stato bellissimo, grazie all’appoggio di Rainbow Salento, un tour operator che ci ha organizzato un weekend davvero fuori dal comune. #salentolistico
Chi ci conosce, sa che la nostra famiglia viaggia in maniera indipendente. Non mi appoggio quasi mai a tour operator né partecipo a viaggi organizzati. Semplicemente perchè una delle parti che più amo del viaggio è proprio quella della pianificazione. Adoro cercare alloggi inusuali, attività particolari e luoghi che siano possibilmente lontani dal turismo di massa.
Rainbow Salento, invece, è stata una vera sorpresa. Ci ha contattati perchè aveva piacere a farci conoscere il suo modo di fare turismo e accoglienza. E ha fatto centro! Ne ho parlato abbastanza dettagliatamente in questo post.
Oggi, invece, voglio darti qualche spunto pratico e ti racconterò quindi dove abbiamo dormito e a quali attività abbiamo partecipato. Pronti? Lasciati ispirare, dunque!
Salento con bambini consigli su dove fare base
Il Salento è sicuramente una delle destinazioni balneari più famose d’Italia e, spesso, la scelta di dove fare base ricade tra Gallipoli, Otranto, Lecce, Porto Cesareo, Santa Maria di Leuca e Castro.
Tutti luoghi splendidi che meritano certamente una visita. Noi, però, preferiamo i piccoli borghi, paesini abbastanza defilati dal turismo di massa, che ci consentano di entrare a contatto con le persone del posto, senza affanno. Con lentezza ed autenticità.
Alessandra di Rainbow Salento l’ha compreso perfettamente. E infatti ci ha fatto dormire in una meravigliosa masseria nelle campagne di Maruggio, un paesino circondato da oliveti e vigneti, abbracciato a Sud dal mare Jonio.
Un perfetto mix di tranquillità, tradizione, natura e ovviamente mare.
Con una costa lunga circa 9 km e spiagge prevalentemente sabbiose e libere, è davvero l’ideale per le famiglie con bambini, in tutte le stagioni. A fine Ottobre, poi, c’è da sentirsi padroni del mondo. Il tempo è ancora abbastanza mite per stare a maniche corte e sguazzare con i piedi nell’acqua; la spiaggia è praticamente deserta e diventa un parco giochi naturale per grandi e piccini; non si fanno code e i bimbi possono giocare liberi un po’ ovunque.
Unico neo che mi sento di segnalare: molti ristoranti della zona sono chiusi in bassa stagione. Per noi, ad essere onesti, è stato un problema relativo, perchè avevamo optato per un appartamento con angolo cottura. Però, tienilo a mente se decidi di organizzare un viaggio con bambini da queste parti, in periodi diversi dall’estate.
Salento con bambini consigli su dove dormire
C’è l’imbarazzo della scelta. Alberghi, agriturismi, B&B, appartamenti vacanza. Ma dormire in una masseria era sulla mia wish list da un bel po’ di tempo e, come immaginavo, è stata un’esperienza straordinaria.
La Puglia in generale ne ha di splendide, dislocate un po’ ovunque. Quella in cui abbiamo dormito si trova a Maurggio e si chiama Masseria Scorcialupi.
Immaginate un tipico casolare di campagna pugliese risalente alla metà dell’800, tutto imbiancato a calce e arredato con pezzi originali e pieni di storia.
Una piscina abbracciata dagli ulivi, i muretti a secco, il profumo del rosmarino e della rucola selvatica, tanto, tantissimo spazio per correre e giocare in tutta sicurezza e, a poche centinaia di metri, le spiagge e il mare. Il paradiso? Si, ci va molto vicino.
A questa masseria, dedicherò presto un articolo a parte, perchè merita davvero. Per ora, ti dico che a noi è piaciuta tantissimo perchè propone appartamenti indipendenti, di varia grandezza, tutti pieni di fascino e ovviamente dotati di angolo cottura, il che permette di essere assolutamente indipendenti per la preparazione di pasti oltre che avere più spazio a disposizione (cosa fondamentale quando si viaggia con bambini piccoli).
Salento con bambini consigli sulle attività
E ora passiamo a tutte le cose meravigliose che abbiamo vissuto durante questo weekend in Salento. Come vi avevo accennato prima e anche in questo articolo, il pacchetto è stato confezionato da Rainbow Salento con il preciso obiettivo di farci vivere il territorio e le tradizioni locali, ma anche di sperimentare i nostri talenti – arrivando ad uno stato di armonia con noi stessi e con quello che ci circonda.
È quello che viene definito approccio olistico al viaggio e noi l’abbiamo adorato!
Visita guidata family-friendly alle dune di Campomarino
Campomarino è di fatto la zona marina di Maruggio. Un posto davvero incredibile, grazie alle sue dune e al mare limpido.
Le dune si estendono per ben cinque chilometri e alcune sono alte fino a 12 metri! Cinque chilometri di straordinaria bellezza, senza stabilimenti, senza ombrelloni o bar – neanche d’estate.
Qui abbiamo toccato con mano falesie portatrici di 7.500 anni di storia; abbiamo ruzzolato liberi tra le montagnole di sabbia dorata, respirato l’aria salmastra, fatto le capriole e sguazzato a piedi nudi nel mare cristallino.
Lungo le dune, è stato predisposto un percorso indicato da staccionate e passerelle, con diverse stazioni dotate di pannelli esplicativi. Puoi percorrerlo in autonomia oppure accompagnati da una guida, come abbiamo fatto noi.
Grazie a Rainbow Salento, infati, abbiamo poi partecipato ad una visita guidata pensata appositamente per i bambini. Accompagnati dalla guida Angela e da Legambiente abbiamo così scoperto quanto sia delicato e perfetto l’ecosistema di questo luogo.
Abbiamo imparato la differenza tra cespuglio, arbusto ed albero e il loro ruolo fondamentale per la difesa della costa; abbiamo odorato rosmarino e timo selvatico, che crescono tra la sabbia a due passi dal mare; e fatto la conoscenza del Re delle Dune, il ginepro.
Un’esperienza memorabile che si è conclusa con un ottimo gelato in riva al mare, da mangiare rigorosamente ammirando il tramonto!
A caccia di trulli
Passeggiare tra le campagne pugliesi è un po’ come fare un tuffo nel tempo. Intanto la terra. Non ho mai visto una terra dai toni così caldi. Sembra scorrerci amore dentro.
E poi i poderi occupati dai maestosi ulivi e dai vigneti del primitivo; abbracciati dai caratteristici muretti a secco e puntellati qua e là da piccole cappelle rurali, dai trulli di campagna e dalle secolari masserie.
Non sono solo frammenti di storia. Ma la vera essenza di questo luogo.
E quale fantastica avventura organizzare una piccola caccia al tesoro con i bimbi, sulle tracce dei trulli rurali. Si scovano, si scoprono, si ammirano.
Su qualcuno è anche possibile salirci sopra e così si impara che il trullo, nella sua semplicità, è una costruzione davvero geniale. Fate osservare ai bimbi la sua forma cilindrica e il tetto a punta, quasi fosse il cappello di un folletto.
La costruzione a cupola si chiama “a tholos” (che in greco significa cupola appunto), e ai più grandicelli potete spiegare che la cupola, da quando fu inventata in Mesopotomia, è sempre stata simbolo del cielo.
Personalmente sono rimasta molto affascinata dal fatto che, al di là delle origini, fondamentalmente queste costruzioni sono state create per riuscire a portare avanti in maniera efficace le attività agricole: nei trulli di campagna si conservano i prodotti della terra, ci si ripara dal sole, si beve un bicchiere di vino in compagnia prima di riprendere il duro lavoro della campagna. Insomma, amore, tradizione e sopravvivenza.
Laboratorio di cestini
E a proposito di tradizioni… I miei bimbi ne hanno scoperto una meravigliosa proprio qui in Salento. L’arte di costruire cestini.
Mentre io mi sottoponevo ad un trattamento thai, Leo e Ale sono rimasti in compagnia di due persone davvero eccezionali: Doriana e suo papà Mimmo, che hanno deciso di dedicare la propria vita a questa antichissima arte.
Intrecciano sottili rami di lentisco e di canne palustri con amore e passione e dalle loro mani escono creazioni davvero meravigliose: cestini di tutte le forme e di tante grandezze diverse, per ricordarci che la tradizione ha un’anima. Da custodire gelosamente.
Dopo il laboratorio, papà Mimmo ha imbastito uno spettacolo di marionette. Rigorosamente costruite da lui. Un pomeriggio davvero da ricordare per sempre!
Massaggi per mamma e papà
Come spiegavo nel mio articolo introduttivo, Rainbow Salento propone itinerari che incoraggiano la ricerca dell’armonia e dei propri talenti. Una sorta di viaggio in se stessi, un vero e proprio percorso di crescita personale che possono fare tutti. Anche chi, come me, è totalmente a digiuno di queste cose.
Mentre i bimbi venivano intrattenuti da Mimmo e Doriana, io ho fatto un trattamento thai con David. Si tratta di un massaggio che, più che un massaggio, è un vero e proprio trattamento che coinvolge il corpo e la mente di chi lo pratica e di chi lo riceve.
Non entro nei dettagli tecnici, perchè – in tutta onestà – non ne sarei all’altezza. So però che il massaggio Thai arriva a noi dalla tradizione millenaria della cultura buddista tailandese e si ispira ai principi della medicina cinese, della digitopressione e dello yoga.
Consiste essenzialmente in una serie di stiramenti e pressioni per identificare possibili blocchi di energia, che sono naturalmente sintomo di squilibri o disagi. Dopo il massaggio, si fa una chiacchierata con il terapeuta, provando a fare il punto sui blocchi di energia e sulle possibili strade per proseguire in un percorso di crescita personale. Non vi svelerò quali sono i miei blocchi, naturalmente. Ma è stato un incontro illuminante. Un catalizzatore di domande e risposte che, spero, porterà ad altre domande ed ad altre risposte. Consigliatissimo!
Sulle tracce dei delfini nel Golfo di Taranto
Tecnicamente Taranto non fa parte del Salento, ma è a meno di un’ora da Maruggio e merita sicuramente una visita (oltre ad una bella scorpacciata di cozze). Inoltre – motivo ancora più valido per inserirlo nel vostro itinerario salentino – dal suo porto partono le imbarcazioni di Jonian Dolphin Conservation – un’associazione di ricerca scientifica finalizzata allo studio dei cetacei del Golfo di Taranto.
Per autofinanziare la propria ricerca, organizzano uscite in mare a bordo di un bellissimo catamarano a cui possono partecipare tutti. Si naviga per circa 40 miglia, fino a quando non si avvistano i delfini. Naturalmente, essendo animali che vivono liberi, non c’è la certezza matematica di vederli, ma questa è una eventualità estremamente rara (la % di avvistamento è del 90%).
In caso succedesse comunque, l’associazione vi permette di imbarcarvi una seconda volta, pagando il biglietto con il 50% di sconto. Se anche durante la seconda uscita non vedete i delfini, allora il terzo tour sarà completamente GRATUITO e lo sarà sempre sino a quando non ci sarà almeno un avvistamento.
Durante la navigazione, vengono offerte bibite e frutta fresca e, per pranzo, crostini misti, ottima pasta con sugo di pesce e semplice sugo di pomodoro per i più piccoli, fanta, the freddo e vino. La gita è adatta a tutti, ma ricorda che si naviga per circa 6 ore. I bimbi troppo piccoli potrebbero annoiarsi. Magari porta qualche giochino o passatempo da usare a bordo.
Altre attività organizzate da Rainbow Salento
Potete vederle tutte sul sito o inviare una mail per maggiori dettagli. Il concetto di base è comunque quello di costruire un itinerario cucito addosso ad ognuno di voi, da fare rigorosamente con lentezza, in modo da dare l’opportunità a grandi e piccini di creare legami veri con il territorio ed avere una maggiore consapevolezza di se stessi.
è quindi possibile prendere parte a corsi di yoga, anche per bambini; a corsi di cucina tipica; Ci sono un’infinità di massaggi terapeutici tra cui scegliere, laboratori per imparare a fare la mozzarella, corsi di danza dei cinque sensi, persino laboratori per imparare a sussurrare ai cavalli.
Insomma, un viaggio in terra pugliese ma soprattutto un viaggio interiore, per trovare armonia con ciò che ci circonda ma soprattutto armonia con se stessi e con le proprie inclinazioni. Prova, non te ne pentirai!
Chiara
29/10/2015 at 15:06
Aaaahhhh…che meraviglia! Veramente una bella ispirazione…
Mo’ me lo segno! 😉
Valentina Cappio
29/10/2015 at 15:16
Segna segna! Sono sicura lo adorerai!
Pina
17/07/2016 at 18:35
Ciao Valentina, ho letto il tuo articolo tutto di un fiato. Che dire, sono italiana, ma da anni residente in Svezia per motivi di lavoro e non solo. Proprio, settimana scorsa, siamo tornati dal Salento. Ne avevo sentito sempre parlare e quindi mi sono detta, quest’anno ci andiamo di sicuro. Avendo tre marmocchi tra i 3 e 10 anni avevo bisogno di un posto con piscina e che fosse nel cuore nel Salento. Ho optato per Corte del Salento, un villaggio vicino Otranto. Diciamo che l’esperienza più emozionante oltre ad ammirare il Castello, la Basilica e le viuzze del centro storico, è stato gustare l’ottimo pasticciotto. Che dire, consiglio il Salento per tutte le emozioni che riesce a dare.
Valentina Cappio
24/07/2016 at 11:34
Grazie per la tua testimonianza Pina.Fa venire voglia di partire subito!!! Un abbraccio!
Adriana
20/04/2017 at 13:37
Ciao Valentina
Articolo “delizioso” come direbbe una mia cara amica pugliese (deliziosa anche lei per altro…).
Io sono Adriana siciliana impiantata in Piemonte per amore, mamma di una birba di 2 anni.
In molti ci han parlato del Salento: le splendide spiagge, il buon cibo, gli abitanti cordiali, le imperdibili cittadine….e la calca in agosto…. proprio questo ci spaventa un po’… noi che abbiamo sempre evitato le spiagge turistiche alla ricerca di calette inaccessibili e desolate, si proprio noi che adesso facciamo un piccolo trasloco ogni volta che mettiamo piede in spiaggia, accompagnati come minimo da 2peluches, volevamo chiederti un consiglio su dove pernottare per una vacanza all’insegna della famiglia e del relax (bada bene) dal 5 al 19 agosto.