Cernobbio con bambini: il magico Giardino della Valle
Posted on 24/11/2015 By Marta Zanella Lombardia, Viaggi 0-12
All’uscita dei corsi in piscina delle bimbe, con il cielo e il tepore che facevano assomigliare il sabato a una mattina di tarda primavera più che di novembre inoltrato, è scattata la domanda: “Andiamo a fare una gita?”.
Un salto a casa, per stendere i costumi e raccattare un paio di fasce per i momenti di stanchezza, e abbiamo puntato una meta per noi molto vicina, così vicina che finora l’avevamo sempre rimandata: Cernobbio, sul lago di Como.
Una delle tante perle di questo lago, è nota soprattutto per i grandi eventi: dai summit politici ed economici nella splendida Villa d’Este alle fiere a Villa Erba.
Noi – comuni mortali – volevamo semplicemente goderci il lungolago: bello, ampio, pedonale. Da qui si parte e si arriva con il battello che naviga il Lario, c’è tutto lo spazio per correre e giocare in sicurezza, ci sono anche il parco giochi con la nave dei pirati per arrampicarsi e scivolare e la giostra – che un giro sul camion dei pompieri e uno sulla carrozza di Cenerentola non lo si può proprio evitare.
Ma la sorpresa è arrivata dopo: incuriositi da un cartello giallo che indicava “Giardino della valle” ci siamo addentrati nelle stradine che si perdono tra ville e giardini privati immensi.
Quello che abbiamo scovato noi, invece, è pubblico. E, soprattutto, è magico. Non mi credi? Seguimi allora…
Cernobbio con bambini: il Giardino della Valle
La storia di questo giardino speciale racconta che, proprio al confine del grande parco di Villa d’Este, alcuni anni fa le sponde del torrente Garrovo erano diventate una specie di discarica abusiva.
Ma quelle sponde brulle e piene di immondizia facevano male a una cittadina di Cernobbio che, pian piano e con tanta pazienza, trascinandosi dietro i nipoti che non avevano capito subito cosa avrebbero creato le mani della nonna, operò la magia.
E “nonna Pupa” – al secolo Ida Prati – iniziò a liberare le sponde dai rifiuti, ripulirle, dissodare il terreno.
Lo concimò, con il sostegno degli operatori ecologici comunali che le regalavano l’erba tagliata da usare come compost.
Iniziò a piantare fiori e arbusti, facendosi donare qualche specie particolare dai concittadini (e di giardini qui proprio non ne mancano), e a curare gli alberi.
Tracciò sentieri e costruì ponticelli di legno. Aggiunse, negli anni, i cartelli con i nomi delle piante.
Tutto questo Nonna Pupa, per fortuna, non l’ha fatto da sola, perché dal 2003 si è costituita un’associazione di volontari che hanno condiviso la stessa passione e che oggi si occupano di mantenere questo giardino speciale.
Si entra dall’alto o dal basso, e in entrambi i casi l’ingresso è segnato da un piccolo e romantico cancelletto.
C’è una casetta in legno, sede dell’associazione, che assomiglia alla dimora di una fata del bosco.
Ci sono le piazzette tracciate con le pietre, c’è uno spazio per riposare creato con le panchine dismesse dal lungo lago e persino una libreria per il book crossing.
Ci sono anche gli animali incantati: cercate le sculture di legno di lumache giganti, civette sull’albero, ranocchie in pietra nel piccolo stagno. Sono opera di un artista locale che le ha donate al Giardino.
Noi crediamo che di notte, quando gli occhi dei bimbi ormai dormono, gli animali del giardino si risveglino e diventino vivi… perché – si sa – le magie accadono nei giardini segreti.
Il Giardino della Valle
Via Monte santo, 5 – Cernobbio (Co)
031 510714
www.ilgiardinodellavalle.it
Cernobbio con bambini: dove mangiare
Quando siamo stati con le bambine purtroppo c’era troppa attesa, ma è uno dei posti migliori di tutta la zona per i burger, con prodotti ricercati e a km 0. Il piccolo locale, aperto da poco più di un anno, è dotato di seggiolone, e a pranzo spesso è pieno di famiglie.
Como Burger
piazza Mazzini 4
Cernobbio (Co)