C’era una volta il Pantheon…
La volete conoscere una storia davvero avvincente e particolare? Si!? Allora seguiteci, vi faremo scoprire un posto davvero unico al mondo, che all’interno – ma anche all’esterno – nasconde veramente tanti segreti e tesori!
Il Pantheon di Roma con bambini
Per spiegare e visitare il Pantheon di Roma con bambini, è proprio il caso di iniziare con un bel…
… C’era una volta!
Tanti e tanti anni fa – più di 2.000 per essere precisi – un ricco signore di nome Agrippa, grande generale ed amico intimo dell’imperatore Augusto, decise di costruire nel centro di Roma, nella zona del Campo Marzio, un’estesa vallata vicino al Tevere dove in passato si svolgevano le esercitazioni militari, un grandioso tempio dedicato a tutte le divinità celesti.
Secondo la leggenda, questo tempio venne realizzato proprio nel punto in cui – secoli prima – Romolo, il primo re di Roma, ascese al cielo! E addirittura c’è chi è convinto che sia stata la stessa dea delle messi, Cerere, a suggerire ad Agrippa il luogo esatto e la forma stessa dell’edificio.
A quel tempo però forse il Pantheon – questo il nome dato al tempio, che significa proprio “di tutti gli dei” – non aveva la stessa forma che ha oggi e anzi sembra addirittura che si entrasse dalla parte opposta! Infatti la tipica forma rotonda del Pantheon e la sua curiosa cupola – la più grande mai costruita nell’antichità – si devono all’intervento di un altro illustre uomo vissuto qualche anno più tardi, l’imperatore Adriano.
Ma quali segreti nasconde questo curiosissimo edificio?
Per prima cosa dovete sapere che la sua forma è quella di una sfera perfetta: è tanto alto quanto largo... e si sa il cerchio è da sempre una figura magica, capace con la sua sola presenza di tenere lontani gli spiriti maligni!
All’interno poi un tempo vi erano alcune statue di donne che rappresentavano le provincie che Roma era riuscita a sottomettere: si racconta che ogni volta che uno di questi paesi si ribellasse al potere di Roma, la statua corrispondente all’interno del Pantheon, come per magia, si girava di schiena!
C’è poi la leggenda secondo la quale, come per incanto, all’interno del Pantheon non piova mai, anche se la cupola in alto ha un grande oculo aperto di 9 metri di diametro! In realtà dentro piove e come: avvicinandosi al centro della chiesa infatti, sul pavimento potrete contare ben 22 piccoli tombini, che servono proprio a far scolare via l’acqua piovana!
Ma torniamo alla nostra storia!
Molti secoli dopo, intorno al 600 d.C., un altro imperatore di nome Foca, regalò il tempio a papa Bonifacio IV, che decise subito di trasformarlo in una chiesa dedicata a Maria e a tutti i cristiani che erano stati martirizzati. Così, un bel giorno, prese molti carri e andò nelle catacombe che si trovavano poco fuori Roma, e caricò più ossa di martiri che poté, trasportandole e adagiandole sotto il pavimento del Pantheon.
Appena le ossa sante toccarono il suolo una miriade di demoni e diavoli schizzarono via come impazziti, uscendo dall’oculo centrale della cupola, che fino a quel momento si dice fosse tappato da una gigantesca pigna di bronzo, che per il gran frastuono, rotolò talmente distante da finire nel luogo dove si trova ancora oggi e cioè il cortile dei Musei Vaticani!
Ma non è l’unica storia di diavoli e fantasmi legata al Pantheon: se infatti guardate bene all’esterno della chiesa, noterete che c’è un bel fossato che gira tutt’intorno. Sembra infatti che secoli fa un potente mago di nome Pietro Bailardo, avendo ricevuto in regalo da Satana in persona il più potente Libro di Magia esistente, in cambio della proprio anima e pentitosi del gesto, si sia rifugiato nella chiesa, dove nessuno spirito malvagio può entrare!
Il demonio spazientito cominciò allora a girare intorno al Pantheon in attesa della sua vittima, ma senza risultati. Solo molte ore dopo infatti il mago Pietro uscì e pagò il demonio con una manciata di noci, tirandogli proprio un brutto scherzo! Satana furibondo sprofondò negli abissi lasciando per sempre il grosso fossato.
Insomma, una visita al Panthon di Roma con bambini riserva parecchie sorprese. Basta poco, per rendere una gita educativa e divertente allo stesso tempo.
Articolo di L’Asino d’Oro Associazione Culturale
Credits Photo:
- foto della cupola – 10 FACE / Shutterstock.com
- foto interno – wjarek / Shutterstock.com