Civita di Bagnoregio con bambini: weekend tra Civita, Bomarzo e Bolsena
Ormai da quest’anno siamo entrati nel loop delle gare sportive dei bambini. Ma per noi ogni occasione è buona per partire! C’è capitato più di una volta di avere delle gare a Viterbo e, da buoni curiosoni, abbiamo colto l’occasione per girare un po’ la zona.
Ovviamente Viterbo è meravigliosa, c’è da dedicare un intero articolo (ed un intero viaggio) a questa storica città dei Papi. Ma questa volta abbiamo concentrato il nostro tour tra Montefiascone, Civita di Bagnoregio, Bolsena e Bomarzo.
Primo giorno: Montefiascone
Sfruttando uno dei pochi ponti di quest’anno, siamo arrivati a Montefiascone, in un bell’agriturismo con una strepitosa vista sul lago di Bolsena. Abbiamo fatto un giretto a Montefiascone che, trovandosi a circa 600mt slm, offre stupendi scorsi sulla Tuscia, i monti Cimini, Viterbo ed il lago di Bolsena appunto.
Il punto panoramico più bello è la Rocca dei Papi, da non perdere. Tutto intorno incredibili boschi lussureggianti: un must se amate passeggiare nella natura insieme ai vostri bimbi. E, ciliegina sulla torta, famosa del posto è una delle prime DOC del vino italiano la Est! Est! Est! (Ve l’avevo detto che siamo fissati per il vino! 😀 ).
Secondo giorno: Civita di Bagnoregio con bambini
La mattina del giorno seguente è stata dedicata alle gare di nuoto di Davide, e – finite le gare – abbiamo fatto un pranzetto veloce in un agriturismo poco fuori Viterbo e vicino alla piscina. Il mio consiglio è quello di prenotare sempre prima sia il pranzo che la cena, se si visitano queste zone durante i fine settimana, perché non è per nulla scontato trovare posto! Lo abbiamo provato sulla nostra pelle, alla prima visita a Viterbo a Gennaio, e vi dico non è bello trovarsi in auto con due bambini super affamati… ho rischiato di essere divorata!
Ma torniamo alla nostra gita. Temerari e contro ogni previsione del tempo, dopo pranzo siamo partiti alla volta di Civita di Bagnoregio… è stato amore a prima vista per tutta la famiglia. Civita di Bagnoregio è un esempio di meraviglia unico nel suo genere.
Unica al mondo e nella lista dei Borghi più Belli d’Italia, racchiude un ciuffo di case medioevali ed una popolazione di una decine di famiglie. Appoggiata dolcemente su un cucuzzolo e raggiungibile solo da un lungo e stretto ponte, la “Città che muore” è chiamata così perchè ormai da tempo è soggetta a lenti franamenti delle pareti di tufo.
La causa del suo isolamento, infatti, è proprio la progressiva erosione della collina e della vallata circostante, che ha dato vita alle tipiche forme dei calanchi e che continua ancora oggi.
Fu fondata dagli etruschi circa 2500 anni fa e oggi ospita anche una bella mostra 3D che racconta di questo popolo che ha gettato le fondamenta della storia moderna; molto interessante anche per i più piccoli ed il responsabile della mostra è stato veramente gentile.
All’interno del borgo ci sono varie case medievali, la chiesa di San Donato, che si affaccia sulla piazza principale e dove al suo interno è custodito il S.S. Crocefisso ligneo, il Palazzo Vescovile, un mulino del XVI secolo, la casa natale di San Bonaventura e la porta di Santa Maria, con due leoni che tengono tra le zampe una testa umana, a ricordo di una rivolta popolare degli abitanti di Civita contro la famiglia orvietana dei Monaldeschi.
Finito il giretto in questo suggestivo luogo, abbiamo finito la giornata in riva al lago di Bolsena, godendo un fantastico tramonto che ci ha pure regalato un doppio arcobaleno… I bambini erano estasiati!
Terzo giorno: Bomarzo, la sagra del Biscotto e il Parco dei Mostri
Il lunedì di Liberazione siamo invece andati a Bomarzo. Un piccolo ma caratteristico paesino di poco meno di 2.000 abitanti. Dal 23 al 25 aprile si tengono a Bomarzo i festeggiamenti in onore del Santo Patrono, santo Anselmo e la sagra del Biscotto.
Pensate che la prima edizione della Sagra del Biscotto risale al 1973. La nascita del biscotto, che per dimensione e forma è più somigliante ad una ciambella, si perde nell’antichità quando veniva denominato Pane di S. Anselmo. Siamo esattamente nel V sec. d.C. e l’allora vescovo della città, Anselmo fece produrre un pane dolce da distribuire ai poveri e bisognosi e ai pellegrini che transitavano da quelle parti verso la città santa di Roma, sulla Via Francigena. Da allora questa tradizione si è conservata di generazione in generazione e l’antica ricetta, gelosamente custodita da madre in figlia, è rimasta pressoché immutata. Il Biscotto di Bomarzo viene riconosciuto anche dal marchio di qualità italiano PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali), e nell’ultimo weekend di aprile sono i protagonisti della Sagra che attira ormai tanti visitatori che con l’occasione, nella giornata finale (domenica 25 aprile) assistono al Palio, che vede correre cavalli con fantini in rappresentanza dei 5 rioni in cui si divide il paese, ed al Corteo in costume cinquecentesco.
Noi il palio non lo abbiamo visto perché io non amo vedere manifestazioni dove vengono “usati” gli animali, ma non voglio aprire nessuna polemica è una cosa personale e lascio ad ognuno di noi libero arbitrio. Ci siamo invece divertiti tantissimo con i giochi medievali proposti ai bambini nella piazza principale e che anticipa una festa da non perdere , Ludika 1243 a Viterbo nel mese di luglio dal 12 al 17.
Per finire il nostro weekend, abbiamo visitato Il Bosco Sacro di Bomarzo o Parco dei Mostri che nasce nel 1552 come “Villa delle Meraviglie” e che fu fatto costruire da Vinicio Orsini. E’ un complesso artistico e culturale unico al mondo nella sua particolarità. Questi i motivi che hanno ispirato molti artisti del tempo, come Annibal Caro, Bitussi e il Cardinal Madruzzo. ln seguito alla morte di Vicino Orsini, nessuno si curò più di questo luogo che dopo secoli di abbandono è stato rivalutato da intellettuali e artisti come Claude Lorrain, Johann Wolfgang von Goethe, Salvador Dali, Mario Praz e Maurizio Calvesi.
L’ingresso del parco è poco fuori l’abitato di Bomarzo e vi si accede percorrendo una strada che vi porterà ad un comodo parcheggio situato a pochi metri dall’ingresso vero e proprio. Nel parco troverete una tavola calda con Bar annesso, uno stand per l’acquisto di guide e souvenir ed un’ampia area pic-nic con annesso un piccolo parco giochi per bambini.
Varcato l’attuale ingresso del parco dei Mostri di Bomarzo sormontato dallo stemma degli Orsini, si incontrano tante sculture diverse: sfingi, Ercole, una grande tartaruga, un drago, una balena, Nettuno, una casa pendente nel cui interno si provano emozioni da capogiro. I bambini ricorderanno per sempre la visita a questo posto magico.
Alcune manifestazioni da non perdere nei dintorni:
* Ludika 1243 a Viterbo. 12/17 Luglio 2016:
Nella splendida cornice del centro storico di Viterbo, una festa medioevale con le tradizioni, il teatro da strada, i giochi, le sfide e i sapori del ‘200. L’evento, organizzato dall’associazione culturale La Tana degli Orchi, è giunto alla 16^ edizione. Lo spunto è un episodio storico poco noto: l’assedio dell’imperatore Federico II di Svevia. La manifestazione infatti ha il suo clou proprio nella rievocazione giocosa di questo episodio. Tutti i giorni a Ludika:
– Bookcrossing: il viaggio di un libro liberato… fai circolare la cultura anche tu! Chiedi come fare allo stand informazioni in Piazza San Carluccio
– Gioco dell’anno: iniziativa itinerante tra le principali manifestazioni dedicate al gioco intelligente, per far conoscere le novità più importanti in campo ludico.
– Festival ComeD’Arte – Festival di Commedia dell’Arte.
– Il mercatino medievale: luogo d’incontro e di festa.
– La cittadella Fantasy e del gioco in ruolo.
– La tenda dei bambini: passatempi, storie e giochi dedicati.
– Festival del teatro di strada.
– La piazza dei giochi.
– Concorso Fotografico Estemporaneo.
* Presepe vivente a Civita di Bagnoregio:
Una delle manifestazioni più suggestive di Civita che si svolge nel periodo natalizio fino alla Befana. Oltre 50 figuranti in costume dell’epoca rappresentano la natività di Gesù Cristo. La manifestazione inizia dalle ore 17,00 e termina alle ore 19,00 nei seguenti giorni: 26 dicembre; 1 gennaio; 6 gennaio.