Sentieri incantati: itinerario per bambini sulle tracce di Re Laurino
C’era una volta, tanto e tanto tempo fa, un regno incantato, il Regno di Re Laurino. Qui, il sovrano viveva felice con il suo popolo di nani, gente laboriosa e piena di ingegno. Il regno era nascosto sul Vaiolon, nel Catinaccio, ed era coperto di rose tutto l’anno: era infatti chiamato “Rosengarten”, cioè “Giardino delle Rose”.
Dove si trova? Nel cuore delle Dolomiti. All’ombra di queste montagne vertiginose, prendono vita personaggi di leggende antiche ed affascinanti, ispirate dagli spettacolari tramonti che tingono di rosso e di rosa le pareti del Catinaccio. Tutte sono legate a Laurino appunto, il famoso sovrano il cui Regno è il fil rouge di questo itinerario per bambini in una delle nostre regioni preferite, il Trentino.
Nel buon tempo antico, quando gli uomini non si odiavano né si uccidevano fra loro, la grande montagna che si vede a levante di Bolzano non era, come ora, aspra e nuda: era anzi facile e dolce, e tutta mirabilmente fiorita di rose rosse. Fra le rose abitava un popolo di Nani, sul quale regnava sovrano Re Laurino.
All’interno del monte erano scavati lunghi corridoi e grandi sale che racchiudevano tesori favolosi. …Un giorno Laurino venne a sapere che un re suo vicino aveva una figlia di mirabile bellezza e decise di domandarla in sposa. … Giunti a corte i Nani, vennero accolti gentilmente dal re, e la principessa, interrogata, respinse la proposta. … Re Laurino decise allora di rapirla e tenerla prigioniera in una delle sue bellissime sale; per sette anni la tenne prigioniera senza che nessuno dei suoi familiari riuscisse ad avere alcuna notizia di lei.
Dopo sette anni, il fratello di Similda scoprì dove era tenuta prigioniera la sorella. Partì con tutti i suoi guerrieri per cercare di liberare la Similda. Giunti nel bellissimo giardino di Laurino, cominciarono a battagliare una, due e tre volte finché Laurino, il re dei Nani non venne sconfitto e fatto prigioniero.
La dura prigionia di re Laurino durò molti anni. Un giorno, dopo che le guardie che lo sorvegliavano si addormentarono, riuscì a fuggire. Dopo un lungo cammino il re giunse fra le sue montagne. Quando, a una svolta della valle, gli apparve il bel giardino di rose rosso splendente, re Laurino penso che era stata proprio la bellezza delle sue rose a tradirlo contro i nemici.
Per rendere invisibile tutto il suo Regno, Laurino trasformò in pietra il roseto e fece un incantesimo per cui le rose non si potevano vedere né di giorno né di notte. Nell’incantesimo dimenticò però di includere il crepuscolo: così ogni sera, dopo il tramonto, si rivedono le rose rosse del giardino incantato. Ogni volta, al tramonto, la gente si ferma incantata per ammirare il giardino di re Laurino e quando il Rosengarten si spegne e le sue punte di pietra tornano ad essere chiare e fredde, nell’animo delle persone cresce un po’ di tristezza e malinconia.
Tratto dal libro di Carlo Felice Wolff, I Monti Pallidi, Cappelli Editore.
Pronti ad incontrare Re Laurino e a cercare il suo Regno? Non è impossibile! Basta seguire il nostro itinerario e avere occhi e cuore ben aperti… Forza, allora! Partiamo!
Il Sentiero delle Leggende e il kinderpark Ciampedie
La prima tappa si trova in Val di Fassa ed è il bellissimo Sentiero delle Leggende, che si snoda tra abeti, larici e profumatissimi pini cembri. Il sentiero è adatto a tutti e vi si arriva prendendo la funivia Ciampedie che, in pochi minuti, vi porta a 2.000 metri di altezza, di fronte ad un panorama mozzafiato!
Non appena arrivati, i bimbi verranno subito sicuramente attratti dal bel parco giochi in quota, ai piedi del Catinaccio, e dalla Flyline – un percorso aereo nel bosco, lungo 1100 metri, sospeso in aria ed ancorato agli alberi con funicelle di acciaio. La discesa, adatta a tutti (a partire dai 6 anni di età), avviene a velocità controllata, indossando una comoda imbragatura. Il divertimento è assicurato!
Ma questo luogo nasconde una gemma ancora più preziosa… un sentiero magico! Basta inoltrarsi nel bosco, verso il Rifugio Gardeccia. Man mano che lo si percorre, oltre a godere di fantastici panorami, troverete personaggi fantastici e cartelli colorati che raccontano sei leggende legate ai monti intorno.
L’ultimo tratto è in leggera salita, ma la fatica sarà ampiamente ricompensata dalle torte fatte in casa della Baita Enrosadira!
Il Sentiero Incantato del Buffaure itinerario re laurino
Un altro bellissimo percorso in quota pensato per i bambini e legato alla Leggenda di Re Laurino è il Sentiero Incantato del Buffaure.
Per arrivarci, basta prendere la comoda telecabina da Pozza di Fassa (prima di partire, chiedi alle casse il libretto che i bambini dovranno riempire, tappa dopo tappa, con tanti divertenti giochi, quiz e curiosità sul mondo ladino).
Il sentiero si snoda tra giochi, sfide, piccole arrampicate e il magico castello di Re Laurino, da cui si gode una splendida vista sul Rosengarten.
E per un’avventura ancora più speciale, tutti i giovedì d’estate è possibile percorrere il Sentiero Incantato partecipando ad una bellissima visita teatralizzata per famiglie: narratori in costume racconteranno alcune tra le più belle leggende delle Dolomiti in uno spettacolo coinvolgente e divertente, adatto ai bambini a partire dai 4 anni di età.
Il fenomeno dell’Enrosadira dal Rifugio Re Alberto
All’alba e al tramonto, le montagne del Catinaccio si tingono di rosso, di arancio, di giallo, persino di rosa e di viola… per poi sparire, magicamente, nel buio della notte o nel chiaro del giorno. È il famoso fenomeno dell’Enrosadira che deriva dalla lingua ladina e che significa, letteralmente “diventare di color rosa”. Secondo la leggenda, questo fenomeno avviene all’alba e al tramonto perchè sono gli unici momenti della giornata non toccati dalla maledizione di Re Laurino.
E allora, per terminare il nostro itinerario sulle tracce del mitico Re, non possiamo che provare a catturare questi attimi immensi… Uno dei luoghi migliori per ammirare l’Enrosadira è il Rifugio Re Alberto. Si tratta, però, di un’escursione impegnativa, adatta solo alle famiglie più avventurose ed abituate alle camminate in quota.
La salita è infatti assimilabile ad una facile ferrata (per avere un’idea del grado di difficoltà, dai un’occhiata alla nostra escursione al Velo della Madonna); occorre quindi attitudine al cammino e un minimo di attrezzatura: scarponcini da montagna e, per maggiore sicurezza, corde con moschettoni e magari caschetto per i bambini.
Il primo tratto parte da località Gardeccia e si inerpica su una facile sterrata (sentiero n. 546) fino al rifugio Vajolet; tempi di percorrenza con bambini 1 ora e mezza circa.
Il secondo tratto, invece, è più impegnativo perchè la salita è un misto di ghiaia e roccette – alcuni passaggi sono supportati da una comoda corda di ferro che, all’apparenza, potrebbe spaventare; in realtà permette a tutti (adulti e bambini) di completare la salita in totale sicurezza. Tempi di percorrenza del secondo tratto: circa due ore.
Per un’avventura davvero magica, ti consiglio di trascorrere la notte al Rifugio. Per i bimbi sarà un’esperienza straordinaria e dormire ad un passo dalle stelle darà a tutta la famiglia la possibilità di catturare l’enrosadira sia all’alba che al tramonto! Chissà che non riuscirete a scorgere Re Laurino in persona, tra le mille sfumature rosse e viola delle cime!
Il Museo Ladino
Laurino è il re mitologico dei ladini, una minoranza linguistica che vive a cavallo sulle frontiere che attraversano le Alpi; ci sono i ladini delle Dolomiti, i ladini svizzeri e i ladini friulani.
In Val di Fassa rappresentano una minoranza riconosciuta, tanto che il ladino non è considerato un dialetto, ma la lingua ufficiale della gente del posto. Per comprendere appieno, dunque, la cultura locale ed immergersi anima e corpo nella leggenda di Re Laurino, consiglio di visitare almeno uno dei vari musei della Val di Fassa allestiti per far conoscere a piccoli e grandi viaggiatori le radici di questo popolo.
Il più importante è il Museo e Istituto Culturale Ladino Majon di Fascegn, che si trova a Vigo di Fassa – visitabile gratuitamente se si possiede la Fassa Card (vedi sotto).
Si tratta di un percorso espositivo davvero coinvolgente e adatto anche ai bambini grazie alle bellissime foto, ad una collezione di antichi oggetti della vita quotidiana dei ladini, alle riproduzioni a grandezza naturale e a postazioni multimediali interattive che permettono di sperimentare visivamente le diverse fasi di un’operazione agricola, di partecipare ai rituali delle nozze ladine, oppure di vivere il famoso Carnevale fassano.
Durante l’estate, il Museo Ladino propone alle famiglie con bambini un ricco programma settimanale di attività: laboratori, escursioni e percorsi didattici per scoprire gli aspetti più curiosi della cultura ladina. Molto interessanti da visitare sono anche le diverse Sezioni distaccate del museo: La Sia (la segheria veneziana) a Penia di Canazei, il Molin de Pezol (il mulino) a Pera di Fassa e La Boteiga da Pinter (il bottaio) a Moena.
Baita Ciamp de le Strie itinerario re laurino
Non si trova in Val di Fassa, ma nell’attigua e splendida Val di Fiemme, nei pressi di Bellamonte. Si tratta di un rifugio molto particolare, che si ispira proprio alla leggenda di Re Laurino. Un mondo magico, fatto di streghe e gnomi, miniere, e – ovviamente – il castello di Laurino con il giardino delle rose, i ponti levatoi e persino un ruscello che scorre tutto intorno. Per maggiori informazioni, ti rimando al sito internet della baita: www.ciampdelestrie.com
Insomma… tutti i viaggi più belli iniziano con un C’era una volta… Ed ogni viaggio è, in fondo, una piccola fiaba che si dispiega, passo dopo passo, mano nella mano. La fiaba che ti ho raccontato oggi profuma di rose, di sole, di erba, di cieli infuocati, di monti struggenti.
Per entrarci dentro, bisogna indossare comodi scarponcini da trekking ma, soprattutto, bisogna aprire il cuore e ritornare bambini. Lasciati prendere per mano dalla fantasia pura ed infinita dei tuoi figli e diventa bambina insieme a loro.
Buon viaggio!
Informazioni pratiche sull’Itinerario di Re Laurino
Tutte le tappe di questo itinerario sulle tracce di Re Laurino si trovano in Val di Fassa e in Val di Fiemme, due delle più belle vallate del Trentino e anche tra quelle più attrezzate per le famiglie con bambini.
Concludo quindi questo itinerario, lasciandoti qualche informazione pratica per organizzare al meglio le tue vacanze estive in questo splendido angolo di mondo:
- La Fassa Card consente di partecipare gratuitamente a numerose iniziative per bambini organizzate dall’APT locale. Ci sono ad esempio visite in maga, laboratori di geologia, corsi di arrampicata, gite nei parchi avventura, escursioni in quota o in bici. La card viene generalmente data gratuitamente da tutti gli hotel della zona.
- La FiemmE-Motion Card dà diritto all’uso gratuito di impianti di risalita, trenini, bus e navette oltre a dare accesso, sempre gratuito, ad escursioni guidate, musei, castelli e tante altre attività organizzate dall’APT locale. Anche in questo caso, viene rilasciata gratuitamente dagli hotel della zona.
- Il Panorama Pass consente di utilizzare tutti gli impianti di risalita aperti d’estate della Val di Fassa, dalla Marmolada al Pordoi, dal Sassolungo al Catinaccio al di Fassa. Diventa così più agevole raggiungere i rifugi in quota. La tessera dà diritto anche all’utilizzo gratuito degli autobus di linea e offre la possibilità di utilizzare gratis anche i mezzi di trasporto pubblici delle valli di Fiemme e Primiero. Si acquista negli uffici turistici della Val di Fassa.
- Libri di riferimento: se vuoi leggere le storie di Re Laurino insieme ai tuoi bimbi, ti consiglio il libro di Carlo Felice Wolff, I Monti Pallidi, Cappelli Editore.
- Siti di riferimento: per maggiori informazioni e idee su cosa fare nei dintorni con bambini, ti rimando al sito del Trentino oppure a quelli della Val di Fassa e Val di Fiemme.
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