Olanda con bambini: itinerario di tre giorni
Canali, tulipani, mulini e parchi gioco. Ecco il racconto del nostro breve viaggio in Olanda con bambini, fatto rigorosamente in primavera. Tre giorni di fuga dall’Italia, per assaporare aria d’altri tempi, una cultura che premia la relazione umana e la lentezza, una natura spettacolare e la voglia di tornare ancora.
Pronti a partire con noi?
Olanda con bambini: primo giorno a Nijmegen
“Dio ha creato il mondo, ma gli olandesi hanno creato l’ Olanda”
Proverbio locale
Questa non è Amsterdam, qui vivono gli Olandesi – così mi dice un ragazzo del posto, con orgoglio. E ci sono bastate poche ore di visita a Nijmegen per capire cosa volesse dire. Questa è la città più antica dei Paesi Bassi, sulle larghe strade si affacciano le case apparentemente tutte uguali, villette strette una all’altra, color cioccolato e con i tetti spioventi, tutto è così ordinato e pulito che sembra quasi finto.
Sono le 18 di sabato pomeriggio quando ci aggiriamo per il centro di Nimega; le vie sono deserte, i negozi chiusi, poche macchine e qualche bicicletta; ci chiediamo dove siano tutti. Ed è presto spiegato: basta entrare in uno dei numerosi pub della piazza centrale e non c’è quasi posto per sedersi. C’è chi beve una birra, chi cena, qualcuno legge, altri giocano a carte o con diversi giochi in scatola, ma nessuno ha un cellulare in mano. Ci si gode la compagnia, si vive con lentezza.
Proseguiamo nella visita della città; intanto scoccano le 19.00 e dal campanile non si sentono rintocchi, ma una melodia che sembra uscire da un carillon, una cosa che colpisce moltissimo la mia piccola Ilaria – che resta lì, con il naso all’insù, scrutando il campanile, per capire da dove provenga quel bel suono.
Seguiamo la strada che scende verso il grande fiume navigabile Waal , sovrastato da due ponti che sono la porta d’entrata e simbolo di Nijmengen. D’estate gli abitanti si riversano in questa parte del paese, la chiamano “spiaggia” , infatti di giorno si prende il sole sulle sue sponde, mentre la sera si anima di luci e musica e grandi barche sono trasformate in locali galleggianti dove poter mangiare e bere e ballare fino a notte fonda
Risaliamo una scalinata e ci troviamo nel verde del Valkhof Park, caratterizzato dai resti delle mura e della cappella di Gertrude e quella di Barbarossa, e dalla vista suggestiva sul fiume Waal. Purtroppo la maggior parte dei monumenti più antichi e significativi sono andati distrutti dalle truppe Naziste durante i bombardamenti della seconda Guerra Mondiale.
Continuiamo la nostra passeggiata dirigendoci verso casa, quando passiamo vicino ad uno dei tanti parco giochi, e ci fermiamo qualche minuto perchè Ilaria vuole giocare come stanno facendo altri bambini più o meno della sua età.
Mi ci vuole qualche secondo per rendermi conto che sono là da soli, senza mamme ansiose (e isteriche) che urlano ogni secondo; loro mettono la sabbia umida sullo scivolo e poi si gettano sopra, liberi di sporcarsi di ridere e anche di cadere. Ilaria mi guarda incredula e invidio questo modo di vivere, che sembra di altri tempi, ma che in realtà è frutto di una società moderna, sicura e avanzata che mette alla base della propria cultura la libertà della persona e il rispetto dell’ ambiente.
Ultimi giri e torniamo a casa.Pensiamo di andare a mangiare qualcosa in uno dei locali là vicino e proprio di fronte a noi c’è un locale con cucina tipica Olandese, prodotti biologici e a km 0.
Il ragazzo che ci accoglie ci mette subito a nostro agio e, anche se i listini sono solo in Olandese, lui ci racconta pazientemente tutto il menù.
La nostra tavolata è di nove persone, quindi assaggiamo praticamente quasi tutto quello che la cucina offre: intanto il pane caldo, fatto da loro e accompagnato da intingoli dove poterlo inzuppare. Poi piatti vegetariani a base di melanzane e zucchine e la carne proposta in vari modi, ma che, inutile dirlo, in Olanda ha un gusto completamente diverso dato che proviene da animali che pascolano all’aria aperta e non stressati da un allevamento intensivo come quella che troviamo sulla maggior parte delle nostre tavole.
Non poteva poi mancare ovviamente il piatto tipico… patatine fritte per tutti, anche queste accompagnate da una salsa fatta in casa.
Visto il nostro entusiasmo ci propongono anche un assaggio di tutti i loro dolci, e non ci tiriamo certo indietro: tortina al cioccolato fondente e lamponi, un dolce al cucchiaio a base di yogurt con una riduzione di frutti di bosco, una granita con chicchi di melograno e menta e un gelato alla vaniglia con lamponi caldi, una delizia per il palato e per gli occhi
Si è fatto tardi ormai, è ora di mettersi a letto… domani ci aspetta Amsterdam!
Olanda con con bambini: secondo giorno ad Amsterdam
Da Nijmegen, prendiamo il treno per raggiungere la capitale. È bello poter viaggiare guardando fuori dal finestrino del treno, specialmente quando il panorama che passa davanti ai tuoi occhi è quello della campagna olandese.
Distese di prati verdi e ogni tanto qualche piccola casa, che sembrano quasi non voler disturbare il paesaggio circostante… e poi le nuvole così apparentemente basse, che potresti toccarle con un salto.
Ogni tanto si scorge un mulino e, anche se sai che potresti vederne uno in qualsiasi momento, ti sorprende ogni volta. Io e Ilaria cominciamo un gioco, per far passare il tempo: contare gli animali che vediamo. Rinunciamo presto, impossibile tenere il conto, ovunque ci sono cavalli, pecore, mucche al pascolo e soprattutto centinaia di pony! Con il naso appiccicato al finestrino arriviamo a destinazione.
Amsterdam è esattamente come la immaginavamo, in questa giornata il nostro tragitto è stato dalla stazione dei treni alla zona dei musei, passando per alcuni dei punti più famosi della città. Non abbiamo fatto tutto quello che avremmo voluto, quindi vi dirò quello che ho visto e quello avrei voluto vedere, ma che per alcuni imprevisti non siamo riusciti.
Amsterdam e le biciclette
In qualsiasi direzione si posi lo sguardo ci sono biciclette, per lo più scassate e colorate, sfrecciano sulle piste ciclabili o sono attaccate a ponti e pali. La bici qui non è un mezzo di trasporto, ma un modo di vivere. Molti propongono il tour di Amsterdam in bicicletta… io in città lo consiglierei solo ciclisti esperti! Se si hanno due o tre giorni a disposizione è facile girare a piedi o con il tram.
Amsterdam e i tulipani
“I tulipani, in Olanda sono ovunque.Stanno stretti,come piccoli soldatini ordinati,nei piccoli catini delle edicole dei mercati sui canali di Amsterdam.Nei quadri,grandi e piccoli, appesi alle pareti dei musei.Ma è nelle infinite distese dei campi,in quel tempo esile della fioritura, che si mostra in tutta la loro nuda vitalità”
Federico Pace, da Senza Volo
Per chi, come noi, ha la fortuna di visitare Amsterdam in primavera, potrà godere della presenza importante dei tulipani per tutta città. Ogni aiuola, dalla più piccola alla più grande, trabocca di questi bellissimi fiori colorati. Impossibile non passare dall’altrettanto coloratissimi mercato dei fiori galleggiante “Bloemenmarkt“, delle chiatte sul fiume dove poter acquistare bulbi , tulipani veri o in legno e qualsiasi altro souvenir si voglia.
Amsterdam e l’Acqua
Ci sono più ponti qui che a Venezia, ma ad Amsterdam via libera anche ai viaggi con bambini in passeggino: non ci sono gli scalini da fare e tutto è perfettamente in piano. Le case, dalle strade, si riflettono sull’acqua; altre – incredibilmente – sono proprio nell’acqua. Se volete sentirvi dei veri Olandesi alcune di queste, super accessoriate, sono disponibil anche su Airbnb! Impossibile resistere alla tentazione di scattare una foto ad ogni ponte che si attraversa (noi ne avremo fatte un centinaio) e una cosa che, se avessimo avuto più tempo sicuramente avremmo fatto, è il tour in battello, magari al tramonto – quando sull’acqua si riflettono le luci accese delle case e delle strade..
Amsterdam e i Musei
Ci siamo diretti al “Quartiere dei Musei“, indecisi se visitare il Museo di Van Gogh o il Rijksmuseum, ma – senza prenotazione – è difficile entrare a meno che non si abbia voglia di fare una lunga coda. Poco importa, vale comunque la pena far un giro qui con i bambini! Non appena arrivati, ci siamo trovati davanti la scritta I AMSTERDAM e Ilaria è letteralmente impazzita: ha iniziato a fare foto e selfie arrampicata su ogni lettera, poi è andata a giocare nel parco giochi adiacente. Dopo di che, ci siamo gustate un Waffel alla Nutella sedute sul grande prato, e abbiamo comprato qualche souvenir nelle bancarelle e al gift shop dei Musei.
Gli amanti dei musei non resteranno a bocca asciutta ad Amsterdam, perchè ne conta più di 70 sparsi per tutta la città! Ce ne sono per tutti i gusti e anche per tutte le età: potete visitare, insieme ai bambini, quelli di arte antica e moderna, quelli sulla storia dell’Olanda, la Casa di Anna Frank, il giardino botanico oppure il museo della marina. Ma per i bambini, il più spettacolare è sicuramente NEMO , il museo delle scienze: la struttura, progettata da Renzo Piano, è la prua di una nave e – al suo interno- avrete davero l’ imbarazzo della scelta tra laboratori, proiezioni e recite teatrali.
Le Attrazioni di Amsterdam
Ho una figlia vanitosa e pre-adolescente, che mi segue senza indugi quando si tratta di shopping. Non avevamo certo tempo per le compere, ma è sempre divertente curiosare tra le vetrine dei negozi. Abbiamo dunque attraversato Nieuwedijk, una delle vie principali di Amsterdam, che pullula di negozi per tutti i gusti e tasche, dirigendoci verso piazza Dam. Qui ci attende un bel luna park, con una ruota panoramica gigante che, manco a dirlo, Ilaria aveva già adocchiato all’arrivo! Ci concediamo un giro per goderci la vista di tutta la città e dei suoi particolari tetti e, naturalmente, il paorama non delude le nostre aspettative!
Olanda con bambini: Keukenhof e Zaanse Schans
Tante sono le cose da vedere in Olanda, che abbiamo letteralmente tirato un monetina per decidere cosa fare durante l’ultima giornata a disposizione. Il parco di Keukenhof, però, era tappa obbligatoria, davvero imperdibile.
Questo giardino è aperto solo due mesi all’anno, ma è nella seconda metà di aprile che si presenta in tutto il suo splendore: 35 ettari di parco per 7 milioni di fiori piantati tra tulipani, giacinti, narcisi, rose e orchidee.
Il profumo dei giacinti nell’aria ti fa respirare a pieni polmoni, come ci si potesse riempire di primavera. L’impressione è quella di trovarsi ad un certo punto dentro un quadro impressionista; i fiori sapientemente piantati creano tavolozze di colore ovunque si posi lo sguardo. Ilaria, armata di macchina fotografica, saltava da un aiuola all’altra come un’ ape per catturare tanta meraviglia.
All’interno del parco c’è anche un piccolo zoo con i recinti aperti, per potersi eventualmente avvicinare agli animali: caprette, oche, lama, pavoni e maialini vietnamiti che giocano a palla sono l’ attrazione preferita dei bimbi più piccini.
Poi ‘è il padiglione delle orchidee, un parco giochi, una zona dedicata alle ceramiche di Delft e ovviamente un mulino, dall’alto del quale si possono ammirare i campi in fiore.
Se avete la mezza giornata a disposizione, da Amsterdam raggiungete Haarlem in treno e là prendete la bicicletta per raggiungere il parco, sarà il modo migliore per godersi i campi in fiore e sentirsi dei veri olandesi
” Lungo quel tratto d’ Olanda che da Haarlem va verso sud fino a Leida è inesorabile in primavera attraversare un mare di tulipani. la luce s’imprime come una surreale pittura di un artista che deciso di dipingere la sua creazione, invece che disponendo i colori su una tela bianca, sull’umida terra insediate dall’acqua. Tutto questo colore, il rosso, il giallo e persino il bianco, sembra una compensazione alla modestia che, altrimenti, avrebbe avuto il paesaggio di questa terra piana il cui orizzonte non sembra poter concedere altra sorpresa in assenza di vette scoscese e concave valli”
Federico Pace, da Senza Volo
I Paesi Bassi oggi contano 1200 mulini sparsi per tutto il paese, ma i luoghi più famosi per ammirarli sono Kinderijk e Zaanse Schans, e questa è stata la nostra ultima tappa. Appena arrivati si ha l’ impressione di trovarsi in una fattoria di altri tempi
Nel 1400 qui c’erano più di 700 mulini, venivano usati per macinare la farina, come frantoi per l’ olio o pestre la carta , il cacao, la mostarda oppure per rompere le pietre che servivano per costruire i palazzi di Amsterdam.
“grandi mulini a vento,sparsi ovunque, sembrano famiglie di enormi uccelli di mare, posati a terra per riposarsi; dovunque alberi dalle forme bizzarre, con tronchi dipinti di bianco, di giallo e di rosso;dovunque uomini, donne e bambini:tutti se ne vanno in giro allegri e rumorosi, calzando zoccoli di legno”
Mary Mapes Dodge, I PATINI D’ ARGENTO 1865
Agli inizi del ‘900 vennero sostituiti dalle macchine a vapore e il loro numero diminuì drasticamente.
Oggi cinque mulini fanno da padroni al paesaggio, ma l’ intero villaggio è davvero grazioso. È forse il posto più turistico tra quelli visitati, con percorsi obbligati all’interno di casette dove vendono prodotti tipici, ma che hanno anche l’intento di mostrare come vivevo gli abitanti del luogo nel passato: la bottega del formaggio, quella della cioccolata, quella con i saponi e così via… Gettonatissima la grande bottega degli zoccoli di legno, con la riproduzione di due enormi di questi, dentro i quali è possibile fare foto ricordo.
Sono bastati pochi giorni per innamorarmi di questo Paese, un posto dove probabilmente andrei anche a vivere; sicuramente appena possibile io e Ilaria torneremo per vedere tutto quello che in tre giorni, anche se intensi, non siamo riuscite ad apprezzare come avremmo voluto. Venite con noi?