Avventure family a Dubai: Legoland e il safari nel deserto

Ed eccoci giusti all’ultima parte del nostro diario di viaggio a Dubai con bambini (qui la prima parte dell’itinerario e qui la seconda, con focus sui parchi divertimento di questa strabiliante destinazione).

Il terzo e ultimo giorno trascorso a Dubai lo abbiamo dedicato a visitare Legoland e il Dubai Parks and Resor, e… gran finale con il Safari nel deserto per finire il viaggio in bellezza. Nostro figlio era eccitatissimo e per nulla stanco nonostante i giri fatti dal momento in cui eravamo atterrati nell’Emirato per cercare di vedere il più possibile in così pochi giorni.

Miniland. Foto Roberto Savioli

Miniland. Foto Roberto Savioli

Dubai Legoland e Dubai Parks & Resort

I parchi tematici Dubai Parks and resort si trovano sulla via principale di Dubai, la Sheikh Zayed Road, a metà strada tra Dubai e Abu Dhabi. Li abbiamo raggiunti in taxi. Prima tappa: Legoland (ingresso a 295 AED, circa 81 Euro, gli adulti e 250 AED, circa 69 euro, i bambini dai 3 agli 11 anni). Se siete stati già in un parco della Lego sapete cosa vi attende. Solo che qui è tutto più grande, più bello, più avvincente. Si tratta infatti del primo e unico Legoland di tutto il Medio Oriente! Miniland ovvero l’area dove è costruita, con 20 milioni di mattoncini, la città di Dubai oltre ad altre meraviglie come per esempio la moschea si Abu Dhabi, le piramidi egiziane e Petra in Giordania, fa rimanere a bocca aperta. I bambini corrono da una via all’altra, si infilano sotto le piramidi, sbucano dalla grande moschea di Abu Dhabi e tra le rovine di Petra: divertimento allo stato puro.

All'interno del sommergibile. Foto Roberto Savioli

All’interno del sommergibile. Foto Roberto Savioli

Cosa è piaciuto di più a nostro figlio? Il giro in sottomarino alla scoperta dei fondali tra sommozzatori costruiti con i mattoncini di lego e pesci veri tra cui qualche squaletto innocuo; l’esperienza da pompiere incaricato di spegnere un incendio con pompe e acqua vere (!) e la scuola di guida a bordo di macchinine di lego.

Scuola di guida. Foto Roberto Savioli

Scuola di guida. Foto Roberto Savioli

Alla fine del percorso e dopo una serie di prove, pagando un piccolo sovrapprezzo, chi supera il test drive ottiene la patente di guida: che emozione!

 

L'ottovolante al villaggio dei Puffi. Foto Roberto Savioli

L’ottovolante al villaggio dei Puffi. Foto Roberto Savioli

Motiongate Dubai.  Accanto a Legoland si può entrare nel magico mondo di Hollywood. Qui tutto assomiglia ad un set cinematografico. Il parco è diviso in cinque parti con decine di attrazioni ispirate a film famosi come Ghostbuster, Madagascar, Hotel Transilvania, Hunger Games, Shrek, Underworld.

Foto Roberto Savioli

In posa accanto a Kung Fu Panda. Foto Roberto Savioli

A quest’ultima pellicola è dedicato un padiglione con alcuni simulatori in 4D per “entrare” nel mondo dei vampiri e dei licantropi. Chi ama gli spettacoli dal vivo può assistere ad un vero e rporpio musical e ballare e cantare con i ballerini.
C’è anche il villaggio dei Puffi con un ottovolante e la possibilità di entrare nelle loro casette. Insomma a Motiongate ci si diverte tanto tanto. E lasciare questo parco dispiace proprio.

Foto Roberto Savioli

Foto Roberto Savioli

Il Safari nel deserto con bambini Dubai

Dopo uno spuntino abbiamo ripreso il taxi e siamo tornati all hotel Anantara. Per cambiarci e preparaci per l’avventura nel deserto. Il pacchetto prenotato era con una delle compagnie più quotate, l’Heritage Desert Safari Dubai. La guida, un simpatico e preparato giovane del Marocco di nome Amza, ci è venuto a prendere direttamente in albergo. In un’ora di viaggio siamo arrivati all’entrata della Dubai Desert Conservation Reserve, un’area di 225 chilometri quadrati (il 4,7per cento dell’intera area dell’Emirato di Dubai) creata nel 2004 per proteggere l’ultima parte restante di paesaggio desertico.

Gazzelle nel deserto. Foto Roberto Savioli

Gazzelle nel deserto. Foto Roberto Savioli

Qui, dopo aver messo il turbante bianco e rosso agli uomini e nero alle donne (bambini compresi) abbiamo fatto un tour a bordo di una stupenda range rover scoperta degli anni 50. Che goduria salire e scendere dalle dune accarezzati dalla brezza del tramonto! Lungo il percorso siamo anche riusciti a fotografare alcune antilopi che brucavano un cespuglio.

Giochi di sabbia. Foto Roberto Savioli

Giochi di sabbia. Foto Roberto Savioli

Lo spettacolo più apprezzato dai bambini del gruppo è stata l’esibizione di falconeria, utilizzato da sempre per la caccia, con la foto di rito. E poi? Tutti al campo tendato per la cena a base di specialità locali come zuppa di lenticchie, carne di agnello e di cammello, riso, insalata e spiedini di verdure. Da bere niente alcolici ma acqua, te, soft drink e… latte di cammello (buono buono). Voto ai cuochi: 10 e lode. Il prezzo di 545 dirham gli adulti e 445 i bambini (dai 5 agli 11 anni) è meritato.

Foto Roberto Savioli

Foto Roberto Savioli

Per le 11 eravamo a letto. La mattina seguente, prima dell’ultima abbondante colazione, abbiamo fatto un rilassante bagno prima di andare in aeroporto. Dai finestrini abbiamo visto alti scorci di Dubai e siamo partiti con la sensazione di aver visto soltanto una piccola parte di questa città delle meraviglie. Artificiale si ma incantatrice per il suo continuo divenire. Fra qualche mese fatti avrà già un volto diverso e per Expo 2020 sarà ancora più ricca di novità è invitante. Per questo un altro viaggio si potrebbe programmare senza temere affatto di annoiarsi. Nostro figlio sottoscrive in pieno.

 

 

 

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