Varsavia con i bambini: Palazzo Wilanów, Palazzo Reale e il concento di Chopin
Domenica: è il nostro ultimo giorno a Varsavia. Il sole splende e quindi siamo molto contenti perché il programma di oggi prevede di stare tutta la mattinata nel verde. Facciamo un tratto di strada a piedi verso la Stazione centrale e da qui prendiamo un tram che ci porta in quella che una volta era “aperta campagna” e oggi è un’area integrata nella città: Wilanów, un quartiere residenziale tra i più tranquilli e trendy del momento. Con residence costruiti secondo i dettami della bioarchitettura, parchi giochi per bambini, piscine private condominiali, piste ciclabili, etc. L’attrazione principale della zona è il Palazzo di re Giovanni III, meglio noto come Palazzo Wilanów.
Palazzo di Wilanów si trova in un meraviglioso ed esteso parco aperto al pubblico e, insieme alle altre costruzioni che lo circondano, è uno dei più preziosi monumenti della cultura nazionale polacca. L’imponente edificio di stile barocco è sopravvissuto all’età delle spartizioni della Polonia e alle guerre. Venne costruito per il Re polacco Jan III Sobieski (Giovanni III) e l’amata sposa Marysienka ( le guide raccontano sempre questa bella storia d’amore), nell’ultimo quarto nel XVII secolo e fu in seguito ingrandito dai proprietari successivi. Viene chiamato la “Versailles polacca” e colpisce per la sua armonia e bellezza.
Noi non siamo entrati a visitare il Palazzo, ma abbiamo preferito passeggiare nel giardino all’italiana dove si esibiva un gruppo di sbandieratori.
Tutti i fine settimana vengono proposte iniziative ed eventi all’aperto (tempo permettendo). I bambini possono partecipare a workshop gratuiti nella dependance. Quando ci siamo stati insegnavano a fare bambole- marionette di pezza che riproducevano i reali. Le animatrici erano molto pazienti ed esperte nel trattare con i piccoli allievi. Le spiegazioni erano in polacco, ma bastava osservare e riprodurre per realizzare il proprio giocattolo. Nostro figlio ha partecipato con entusiasmo al workshop tanto più che poi si è portato a casa come ricordo il suo “Re”.
Per gli appassionati di Manifesti infine è da vedere l’apposito museo aperto nelle ex Scuderie di Palazzo con centinaia e centinaia di esemplari.
Parco Lazienki Królewskie. Lasciato il Palazzo Wilanów abbiamo ripreso il tram per tornare verso Varsavia e scendere, dopo alcune fermate, al Parco Lazienski Królewskie. Qui si trova la Residenza estiva dell’ultimo re polacco, Stanislao Augusto. Il parco, molto bello, dove si trova la proprietà, è suddiviso a sua volta in tre parchi: Reale, Belvedere e Modernistà. In totale la superficie verde si estende per ben 72 ettari!
Il Palazzo reale si trova su di un’isola artificiale circondata da un lago dove è possibile fare un giro in una specie di gondola con a prua un cigno. Nella foto sopra, le serre reali.
La domenica i polacchi (e i turisti) arrivano numerosi qui a Lazienki per passeggiare, rilassarsi, fare picnic e, la domenica in particolare, per assistere al concerto gratuito con musiche di Chopin.
Concerto Chopin. Assistere a uno dei concerto domenicali ai piedi del monumento dedicato a Fryderyk Chopin (ricostruito fedelmente dopo che venne fatto saltare dai nazisti) al Parco Reale Lazienki, è un’esperienza unica. Anche per i bambini naturalmente. Incominciano, da cinquant’anni a questa parte, alle 12 e alle 16. A seconda dell’orario in cui si arriva è possibile sedersi sulle panchine predisposte oppure sul prato. Noi ci siamo sdraiati nel verde all’ombra degli alberi dalla parte opposta all’ingresso e quindi alle spalle del monumento. A una decina di metri dal pianista giapponese Yamamoto che quel giorno eseguiva i brani. Occhi chiusi, uno accanto all’altro, ci siamo immersi nella musica. E’ stato davvero bellissimo!
Quando il musicista terminava la melodia scrosciavano, per alcuni minuti, gli applausi del pubblico. Poi ecco un nuovo brano. Di nuovo si veniva trasportati dalla musica nel mondo di Chopin e ci si sentiva più leggeri. Un’autentica magia. Un incantesimo da cui abbiamo fatto fatica ad affrancarci. Però dovevamo rientrare al nostro B&B. Per andare a mangiare un’ultima volta alcune specialità polacche al ristorante che ci avevano consigliato (Dawne Smaki, Nowy Swiat 49 (la Strada Reale), ambiente tranquillo ed elegante. Un bel giardino dove i ragazzini possono correre e scatenarsi in attesa del pasto). Per poi cambiarci, prendere le valigie e partire, in bus , verso l’aeroporto.
Con un pizzico di rimpianto. Alla prossima Varsavia!
Informazioni pratiche: Ente Nazionale polacco per il turismo
A Varsavia inoltre è consigliato farsi accompagnare da una guida. Joanna Bonini, sposata da oltre vent’anni con un italiano, è la persona giusta: estroversa, gentile e profonda conoscitrice della città, ha creato un blog e, con una collega, ha aperto un’agenzia che propone tour “su misura” sia cittadini che in tutta la Polonia.