La Val di Non in inverno con bambini
L’inverno è ormai arrivato e quest’anno è stato generoso: ha ricoperto le montagne del Trentino di una fitta coltre bianca, quindi perchè non approfittarne per un week end fuori porta con tutta la famiglia? La mèta del nostro viaggio ci ha portati in realtà abbastanza vicino a casa: a Coredo in Val di Non.
La scelta è stata dettata dal fatto che, pur essendo trentini, non sappiamo sciare! Per questo abbiamo escluso le rinomate località sciistiche della nostra regione concentrandoci sulla possibilità di trascorrere un fine settimana diverso in Val di Non, a contatto con la neve, tra slittate e un po’ di wellness.
A queste attività abbiamo unito la scoperta di un luogo culturale molto amato dai bambini per la presenza del simpatico orso Bruno, il Santuario di San Romedio, oltre ad un pomeriggio sullo specchio del Lago di Tovel, completamente ghiacciato.
Ora scendiamo nel dettaglio di questa vacanza sulla neve in Trentino…
Pistaaaa! Con il bob giù dai pendii di Passo Mendola
Il nostro primo pensiero è andato verso l’attività più divertente da fare sulla neve con i bambini: slittare! Così, armati di soli guanti e doposci, abbiamo fatto rotta sul passo della Mendola, (Mendelpass in tedesco) sul confine tra il Trentino e l’Alto Adige a 1.363 metri di altitudine.
Ci siamo diretti al “Nevelandia Park” un’area giochi attrezzata per attività sulla neve con pista slittino e pista tubing (gommoni), tappeto e pista per piccoli sciatori in erba. Al costo di due biglietti abbiamo acquistato l’entrata(circa € 9,00 per persona – bimbi fino agli 8 anni gratis) e noleggiato un bob. Il sole splendeva sul pendio e ci siamo subito lanciati sul tappeto automatico per arrivare in cima.
Eravamo elettrizzati all’idea della prima discesa in slittino del nostro piccolo, così era anche per lui: dopo un momento iniziale di smarrimento è arrivato in fondo alla pista entusiasta. Il pomeriggio è trascorso su e giù per il pendio con il bob a tutta velocità, ridendo a crepapelle fino al calar del sole.
Il momento perfetto per una merenda a base di krapfen e cioccolata calda. Del resto ce la siamo meritata!
Di fianco alla pista da slittino scendevano i bimbi della scuola di sci, seguiti dai maestri del campo pratica, mentre più in là altri più esperti salivano in seggiovia per una discesa dal Monte Roen e dal Monte Nock. Se passate di qui d’estate non perdetevi una gita con la Funicolare della Mendola, un vero spettacolo dato che è annoverata tra le più ripide e più antiche d’Europa.
Il Santuario di San Romedio e l’orso
Tra le tante attrazioni della Val di Non ce n’è una che è stampata nella mente di ogni bambino della mia generazione: il Santuario di San Romedio.
C’è da chiedersi perchè ai bimbi possa interessare un luogo sacro ed il mistero è presto svelato: ai suoi piedi, in un area faunistica apposita, vive un esemplare di orso. Nel 1958 uno dei fondatori del WWF decise di donare al monastero un esemplare di plantigrado il cui destino sarebbe stato morte certa: dopo tanti anni di cattività non era più in grado di reinserirsi nel suo ambiente naturale.
Da allora uno o più orsi rendono vivace la vita del monastero, con grande gioia dei bambini che si appostano per osservarlo nel grande spazio riservato a lui nel bosco.
Vi consiglio di visitare San Romedio in Val di Non anche per altri motivi, primo fra tutti per la sua collocazione in mezzo della natura. Per raggiungerlo infatti, oltre alla comoda strada asfaltata, c’è un sentiero che parte dal paese di San Zeno, attraversa i meleti e giunge fino al monastero con uno spettacolare passaggio a picco sulla roccia.
Noi abbiamo intrapreso il cammino con il nostro bimbo di 3 anni che lo ha affrontato con grande facilità (e qualche capriccio). Una volta giunti ai piedi dell’eremitaggio, prendetevi il tempo per visitarlo con calma, salire i 131 ripidi scalini fino ad arrivare alle sale affrescate con vista sul bosco. Non c’è da stupirsi che San Romedio avesse deciso di fermarsi qui a meditare. E’ un vero luogo di pace.
Per prendere il sentiero verso San Romedio raggiungete San Zeno e parcheggiate nei pressi del Museo Retico (altra tappa interessante con i bambini!). Poco più in là comincia il percorso che vi porterà in questo luogo incantato.
Pattinare al Lago di Tovel Val di Non in inverno con bambini
Dopo la parentesi naturalistica e culturale di San Romedio ci siamo concessi una mezza giornata all’aria aperta, per pattinare sugli spessi ghiacci del Lago di Tovel. Ve lo ricordate quel famoso lago che diventava rosso fino a qualche anno fa? Proprio lui, che d’autunno è un esplosione di foliage, in inverno si trasforma in un grande “parco giochi” all’aperto, dove praticare nordic walking, passeggiate oppure pattinare, come abbiamo fatto noi.
Il panorama che lo avvolge è da mille e una notte: un bosco fitto coperto di fiocchi che incornicia lo specchio d’acqua ghiacciato. Intorno le Dolomiti di Brenta, patrimonio Unesco, sovrastano il lago con le cime imbiancate.
Se non siete provetti pattinatori potete fare il giro del lago con i bambini (circa un’ora), con macchina fotografica alla mano, naturalmente! Oppure concedervi una sosta all’Albergo Lago Rosso, per riscaldarvi con un tè bollente davanti al caminetto che scoppietta.
In alcuni periodi dell’anno, specialmente in inverno, la strada verso il Lago di Tovel può essere chiusa a causa della neve. Perciò assicuratevi delle sue condizioni prima di partire, non incapperete in spiacevoli sorprese e pianificherete meglio la vacanza.
Dopo tutte questo girovagare vi lascio qualche consiglio su dove dormire in Val di Non…e non solo!
Qui ci si rilassa, si gusta una cucina del territorio, si vivono esperienze vere, i bimbi hanno grandi spazi per divertirsi e noi genitori la possibilità di goderci un pomeriggio al centro wellness. Di cosa sto parlando? Del Pineta, naturalmente!
Dove dormire in Val di Non? Al Pineta Hotels di Coredo
Siamo nel cuore della Val di Non a breve distanza da tutti i luoghi che vi ho suggerito prima. Infatti San Romedio, il Lago di Tovel, il Passo Mendola si trovano tutti in un raggio di 20 chilometri. Circa mezz’ora di macchina, se partite in autonomia o zero preoccupazioni se partecipate alle escursioni del Pineta, perchè vi scorazzeranno in giro loro con il minibus. Comodo, no?
Le ragioni per cui abbiamo scelto di soggiornare al Pineta sono molte, una fra tutte è che anche loro sono una famiglia, una grande famiglia, che lavora con passione creando per gli ospiti il meglio delle esperienze che il Trentino possa offrire. I piccoli hanno a loro disposizione una grande sala giochi attrezzata, una stanza con video games, ping pong e calcetto ed un parco giochi all’aperto.
La cucina è a sua volta a misura di bambino, con un menù salutare a loro gradito, posto a tavola con tovagliette, posatine e colori per ingannare l’attesa, precedenza nel servirli ed ancora frutta e dolcetti per concludere in bellezza.
Le stanze rispettano lo stile di montagna, differenziandosi in più tipologie di camere a misura di famiglia. Se viaggiate con bambini state tranquilli, sono completamente accessoriate per accoglierli. Noi abbiamo soggiornato in una delle nuove camere nello Chalet del Bosco, completamente in legno, con stufa ad ole interna ed un bagno spazioso con vasca.
Ciò che caratterizza un soggiorno al Pineta rispetto altri family hotels del Trentino è la capacità di far “vivere delle esperienze“. Questo si concretizza con un programma completo di attività, anche per i bambini, come trekking con il lama, escursioni per tutta la famiglia a contatto con la natura e baby club tutti i pomeriggi a partire dai 3 anni di età.
Un momento prezioso per goderci il centro benessere in tranquillità! Dimenticavo…se volete portare i bimbi in piscina l’accesso è consentito fino alle 17.00.
Credo di avervi raccontato proprio tutto per organizzare il vostro week end in famiglia nella bella Val di Non. Arrivederci al prossimo post!
Ilenia