Bimbi ed arte: l’insider

Guest Post di Francesca Patatofriendly

Ciao a tutti, mi chiamo Patato, ho anche un nome normale ma mia madre si ostina a chiamarmi cosi’ e allora io mi adeguo. Innanzitutto mi presento: sono un bimbo di 11 mesi e ancora non parlo, gattono ma preferisco camminare ovviamente se qualcuno mi tiene per mano, sorrido ma non a tutti e la cosa che preferisco e’ stare in braccio. Questo post lo scrivo io, attraverso la tastiera di mia mamma ovviamente, perché’ ci tenevo a raccontarvi una cosa…

Patato mentre invade. Credits: Francesca Patatofriendly

Patato mentre invade. Credits: Francesca Patatofriendly

Anche io sono stato invasore per un giorno, anzi per due, con l’iniziativa delle #invasionidigitali. La cosa bella e’ che mi sono divertito un sacco, ma – soprattutto – ho conosciuto altri coetanei che, come me, hanno invaso alcuni dei più bei monumenti italiani, nelle giornate del 26 e 27 aprile. Il primo giorno sono stato al Castello di Malpaga, vicino a Bergamo e il secondo giorno a Vicenza , in un antico teatro e anche in un bellissimo palazzo. Il resoconto di queste giornate l’hai già fatto la mia mamma ma io voglio raccontarvi di noi, “i micro invasori” altrimenti detti “invasori 0-12” e di quello che abbiamo fatto in questi giorni.

Castello di Credits: Francesca Patato Friendly

Castello di Malpaga. Credits: Francesca Patato Friendly

Innanzitutto, ad invadere con me, c’era Anna, un po’ più giovane, che parla poco ma che la sa lunga, anzi, lunghissima e infatti mi ha insegnato a cercare i sassolini più belli nel prato del Castello e…ad assaggiarli! Poi la dolcissima Margherita, che è una mia coetanea. Sembra una timidona, in realtà è già una donna intraprendente e mi ha rubato pure il ciuccio ed io sono rimasto imbambolato li’ senza nemmeno reagire. Ma che ci volete fare, sono piccolo è vero, però al fascino delle donne non so resistere!

Margherita

Margherita a Palazzo Barbarano, Vicenza

Con noi c’era anche Dante che è un po’ più grande e sa anche parlare in modo da farsi capire anche da voi adulti. Lui guida il suo passeggino meglio di una Ferrari e mi ha spiegato alcune cose che dovrò provare a fare a breve. Infine ho conosciuto anche il piccolo Pedro, lui in verità viaggiava (ed invadeva) “indoor” , visto che e’ ancora nella pancia della sua mamma, ma per l’estate uscirà e già da ora si capisce che è uno che ama viaggiare, insieme alla sua sorellina più grande ovviamente…

Castello di Credits: Francesca Patato Friendly

Castello di Malpaga. Credits: Francesca Patato Friendly

Insomma, noi “zerododici” siamo stati invasori e ci siamo divertiti un sacco. Cosa abbiamo fatto? Innanzitutto abbiamo gattonato e mosso qualche passo su pavimenti antichi, antichissimi eh, che avevano un sacco di storie da raccontare. Io e Anna abbiamo giocato alla caccia al tesoro nel Castello, cercando le briciole lasciate lì da un condottiero di nome Colleoni. Non so chi abbia vinto, non lo ricordo, ma ci siamo divertiti tantissimo.

Gattonando verso la cultura

Gattonando verso la cultura

Teatro Olimpico Vicenza.

Teatro Olimpico Vicenza.

Poi abbiamo guardato uno spettacolo di luci e di musica in un Teatro! che bello che e’ stato, la musica era quella di un cartone animato e io volevo ballare ma la mamma non ha voluto perché  diceva che il pavimento era di legno antico…Va beh…io e Dante ci siamo consolati camminando un po’ su e giù e guardando le statue bianche intorno. Con Margherita invece abbiamo condiviso una bella pausa pranzo, poi lei ha giocato un sacco con i cubotti colorati dei bimbi più grandi ma io ho preferito i vasetti… E abbiamo conosciuto anche tanti bimbi grandi!!Io li ho guardati un sacco e anche gli altri! Qualcuno ha dei fratelli e quindi e’ abituato, ma per me è raro vedere altri bambini e mi è davvero piaciuto tanto!

I bambini grandi poi sono stati davvero gentili con me: una bambina di cui non ricordo il nome ha saltato come una rana per farmi divertire, un altro mi ha fatto un cappello da invasore, tanti sono venuti a chiedermi come mi chiamavo e volevano giocare con me, io non so ancora dire come mi chiamo ma gli ho sorriso volentieri e avrei tanto voluto correre con loro!  Se solo sapessi come si fa!

Poi un bambino che si chiama Samir mi ha anche riparato col suo ombrello, e’ stato proprio gentile perché  pioveva purtroppo… Ha piovuto tutto il giorno a Vicenza, ma questo non ci ha fermati!

A Vicenza, sotto la pioggia

A Vicenza, sotto la pioggia

Insomma, noi invasori zerododici ce le siamo godute queste invasioni!Abbiamo visto un sacco di cose, provato un sacco di cose, le abbiamo toccate e in qualche caso anche assaggiate ed e’ stato bellissimo. Spero proprio che mia mamma mi porti di nuovo l’anno prossimo, anche se per quel periodo sarò più grande e non più’ zerododici. Sono certo, però, che troverò comunque un sacco di cose divertenti da fare … Del resto, ho  visto come si divertivano i bimbi grandi, con gli indizi della caccia al tesoro, vestiti con i costumi del medioevo, a costruire ville palladiane e buffi cappelli o a tirare con l’arco.

Piccoli invasori di Vicenza

Piccoli invasori di Vicenza

Insomma io queste cose non le ho potute fare ,ma le ho guardate bene, così ho imparato come si fa e la prossima volta, statene certi, sarò in prima fila anche io! Ah dimenticavo: alla fine come premio per essere stato un invasore ho anche ricevuto un regalo, o meglio, due, uno per ogni giornata … meglio di cosi’!

E voi li porterete i vostri bambini “zerododici” ad invadere qualche museo o monumento?

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