Passeggiando con l’Imperatore: la Villa di Adriano non solo in camper!

Certo che nel 76 a.C. ad Italica, in Spagna, non lontano da Siviglia, gli abitanti di quella piccola località spagnola mai avrebbero immaginato che quell’anno avrebbe segnato la loro storia. Oggi la cittadina si chiama Santiponce e conta circa settemila abitanti: così piccola ma con un passato davvero glorioso, visto che fu la prima provincia romana in Spagna e l’unica ad aver dato i natali a ben due imperatori: Traiano e Adriano! Nomi illustri sia per la storia che per l’arte romana. Oggi si possono visitare i resti di Italica, un grandissimo anfiteatro, le terme, le case, strade selciate e bellissimi mosaici. Molto è stato sottratto, come spesso succedeva nei secoli scorsi, per costruire abitazioni nella vicina Siviglia.

italica siviglia spagna

L’area è ben tenuta e ripercorrendo le strade un tempo calpestate da illustri personaggi, è impossibile non fermarsi a lungo ad osservare due delle case più pregevoli del sito: la Casa degli Uccelli (con Orfeo circondato da 32 uccelli diversi rappresentato in uno splendido mosaico) e la Casa del Planetario (anche qui un indimenticabile mosaico rappresenta gli dei da cui prendono il nome i giorni della settimana).

casa uccelli italica

E ne fece di strada l’Imperatore Adriano da qui! Aveva la passione per la cultura e le arti, la volontà di difendere il suo impero più che espanderlo, la predilezione per l’ellenismo: davvero un personaggio singolare. E chissà come sarebbe contento oggi se vedesse che si parla di lui in un blog di viaggi! Eh già, perché per lui era un imperatore viaggiatore.

Girò tutte le province romane per rendersi conto delle condizioni delle terre dell’impero, per pianificare la difesa e per visitare le bellezze del mondo antico. Come sempre succede, un viaggio arricchisce ed illumina. Ed egli le meravigliose opere delle terre imperiali della sua epoca le ammirò e le portò dentro di sé, fino a riprodurle nella sua dimora. Dove? A più di duemila chilometri dal posto in cui nacque: a Villa Adriana! Località che si trova a circa venti chilometri da Roma, nel comune di Tivoli e che conserva i resti di opere di antico splendore.

villaadriana neve

Solo un salto a Marrakesh, Marocco. Ma cosa c’entra? Qui, alla fine del 1999, questo incredibile capolavoro dell’antichità venne dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità. L’UNESCO sentenziò che la Villa Adriana è un capolavoro che racchiude in un unico complesso le più alte espressioni culturali dell’antico mondo del Mediterraneo: 

The Villa Adriana is a masterpiece that uniquely brings together the highest expressions of the material cultures of the ancient Mediterranean world

le cento caramelle

e che lo studio dei monumenti che compongono Villa Adriana ha giocato un ruolo fondamentale nella riscoperta dell’architettura classica degli architetti del Rinascimento e del Barocco. Inoltre, ha profondamente influenzato anche molti architetti del XIX° e del XX° secolo

… the monuments that make up the Villa Adriana played a crucial role in the rediscovery of the elements of classical architecture by the architects of the Renaissance and the Baroque period. It also profoundly influenced many 19th and 20th century architects and designers.

vestibolo

Innumerevoli scavi archeologici hanno portato alla luce, nel corso dei decenni, opere di immensa importanza e bellezza. Sono necessarie alcune ore per la visita. Accoglie il grande plastico che presenta al visitatore una Villa in miniatura, tanto per rendere ancora più evidente la maestosità di questa eccezionale dimora. Dopo essersi stupiti con la ricostruzione (chissà quanto fedele?) della Villa di allora, ci si trova davanti il lungo muro del quadriportico chiamato Pecile, che una volta racchiudeva completamente un giardino ed una vasca centrale: era proprio qui che Adriano passeggiava nel primo pomeriggio.

pecile

Camminando, poi, tra viali alberati e ampi spazi, ci si delizia della maestosità delle Grandi Terme, all’epoca riscaldate con un impianto di riscaldamento posto sotto il pavimento. Incredibile, non è vero? Non lontano il simbolo del sito, più volte rappresentato nelle pubblicazioni come monumento di spicco: il Canopo.

canopo

Adriano volle riprodurre il canale che collegava in Egitto la città di Canopo con quella di Alessandria: un bacino d’acqua circondato da portici e statue che, rispecchiandosi nell’acqua, danno alla vista uno spettacolo incredibilmente suggestivo. Sullo sfondo il Serapeo, il santuario dedicato a Serapide, divinità greco-egizia, dove un innovativo impianto idraulico lasciava cader giù una cascata d’acqua, come a formare una tenda di protezione.

canopo 2

Uno dei monumenti che preferisco è il Teatro Marittimo, e non è difficile credere che l’imperatore venisse qui per meditare: “nel cuore di quel ritiro m’ero fatto costruire un asilo ancor più celato, un isolotto di marmo, contornato di colonne, una stanza segreta con un ponte girevole …” (cit. M. Yourcenar). Una piccola isola artificiale al centro di un canale d’acqua, circondato da elementi architettonici che si riflettono nell’acqua come a moltiplicare la loro magnificenza. E non bastano libri di parole per descrivere gli attuali quaranta ettari visitabili: solo gli occhi possono comprendere. Impossibile non dedicare un giorno della propria vita a questo monumento impareggiabile, dichiarato Patrimonio dell’Umanità.

teatro marittimo

Ma la villa dell’Imperatore non è solo arte, è anche natura: un vero parco archeologico con piante secolari (chiedete al personale di indicarvi dove è l’Alberobello), paperelle, tartarughe d’acqua e tanto altro. Ed ogni tanto riprendete energie sostando in una delle tante panchine ombreggiate ed ammirate le bellezze che vi circondano. Non mancate di recarvi nel punto panoramico: da qui nelle giornate limpide si vede la cupola di San Pietro! Ed ora una curiosità che pochi sanno: pare ci sia da qualche parte una carrozza tutta d’oro con tanto di cavalli e famiglia dell’imperatore. Nei decenni passati molti hanno sognato di trovarla …leggenda o realtà?

Informazioni pratiche:

  • L’area chiude soltanto il 1° gennaio e il 25 dicembre ed è aperta ad orario continuato dalle 9 in poi. L’orario di chiusura è determinato dal periodo. C’è un comodo e grande parcheggio vicino il cancello di ingresso ed un bookshop (collocato nei pressi del parcheggio). All’interno ci sono servizi, fontanelle ed per ogni monumento pannelli con descrizione in italiano, tedesco, inglese e francese. Chi possiede un iPhone, iPod e iPad potrà utilizzare l’applicazione “i-MiBAC-Top 40”.
  • Un’idea in più: a Tivoli, solo cinque chilometri di distanza, un’altra villa UNESCO, Villa d’Este oltre ad un vero gioiello architettonico, Villa Gregoriana.

villa este

villaeste2

  • E per finire una proposta per una fantastica giornata relax: a soli cinque chilometri una varia scelta di strutture dove bagnarsi con l’acqua sulfurea dalle infinite ottime proprietà. Le Terme di Roma, il Parco Tivoli, il Bambù e ancora altre.
  • Sosta camper: per la visita il mezzo può essere lasciato nel parcheggio a pagamento attiguo o in un parcheggio vicino le scuole elementari e medie. A Tivoli punto sosta con camper service gratuito (attenzione solo al mercoledì mattina, quando è inaccessibile per mercato settimanale). A Guidonia camper service nel grande parcheggio del supermercato Carrefour (loc. Collefiorito).
  • Per chi non viaggia in camper: Casa Vacanze Tivoli, casa indipendente (solo i proprietari al piano superiore) ubicata a neanche 500 metri dall’ingresso della Villa. Fino a 6 posti letto, sconti per single e famiglie con bambini e (eccezionalmente) anche per i lettori di The Family Company, biancheria da letto, bagno e cucina, cucina attrezzata, aria condizionata, animali domestici accettati, area fumatori, posti auto interni al giardino. Pizzeria a 50 metri. Sito internet con foto e contatti.

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Con questo post, Kiala Camper partecipa all’iniziativa Impariamo Viaggiando 2013.

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4 Responses to Passeggiando con l’Imperatore: la Villa di Adriano non solo in camper!

  1. viaggiebaci Rispondi

    12/07/2013 at 07:38

    Mi hanno regalato un librone su questa villa che non ti dico che meraviglia è … Quando ho aperto il pacco arrivato per posta mi sono quasi commossa e da quel momento mi sono sempre ripromessa di andarla a vedere. Grazie per avermela fatta sognare un po’ …
    In compenso villa d’Este posso garantirti che è un sogno e quando tornerò da quelle parti andrò sicuramente a rivederla

  2. Roberto Rispondi

    28/03/2014 at 18:50

    Per chi come me è appassionato di archeoturismo sembra proprio un incanto… Sono stato da poco a Paestum, in Campania… anche lì è assolutamente da vedere .

    • Valentina Cappio Rispondi

      29/03/2014 at 11:44

      Ciao Roberto! Grazie per essere passato di qua! Paestum ci manca… dobbiamo rimediare assolutamente! Se invece vuoi raccontarcelo tu, sei il benvenuto qui sul blog! A presto!

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