Avete mai dormito in una tenda mongola?
Posted on 10/01/2014 By Valentina Cappio Dove dormire, Francia
Hanno piccole case di legno, di forma rotonda, con il tetto di feltro o di altro ruvido panno; e quando devono migrare, le smontano e le caricano sui loro carri a quattro ruote. Arrivati nel posto prescelto, essi le apprestano di bel nuovo, avendo sempre cura di rivolgere verso Mezzogiorno la porta d’ingresso.
Marco Polo, 800 anni fa
Avete mai dormito in una yurta? Noi si! Ed è stato magico! Ecco come è andata…
Stavo organizzando il nostro itinerario on the road in Bretagna, una meravigliosa e selvaggia regione del Nord della Francia; avevo prenotato gli alloggi di tutte le mete che avremmo toccato, tranne uno: quello di Carnac, cittadina famosa per le sue misteriose pietre megalitche. Una meta così evocativa, meritava un alloggio speciale, qualcosa di veramente insolito…
Dove dormire con bambini a Carnac
Sapevate che la Francia è la patria delle case sugli alberi? Quanto mi sarebbe piaciuto provarne una insieme ai bimbi! Ma la nostra organizzazione last minute e il periodo non felice (Agosto) ha reso la mia impresa praticamente impossibile: non c’era verso di trovare una casa sull’albero disponibile ed in grado di ospitare 4 persone nei dintorni di Carnac. Come si dice, però… chiusa una porta, si apre sempre un portone. Navigando in rete, cercando appunto case sugli alberi in affitto, mi sono imbattuta in Dihan Evasion, un campeggio davvero insolito, a pochissimi chilometri da Carnac.
La parola campeggio potrebbe risultare fuorviante in questo caso: nessuna tenda con picchetti e stoviglie ammassate qui. Ma pochi, esclusivi alloggi da mille e una notte: case sugli alberi, bolle trasparenti (si, avete capito bene!), roulotte gitane e, naturalmente, le suggestive tende mongole!
Ma cos’è una yurta?
La yurta (gher in mongolo) non è altro che una casa mobile facilmente trasportabile, usata dalle popolazioni mongole durante la transumanza. Il camping Dihan ha acquistato le sue da una comunità mongola del sud di Ulaanbaatar.
L’idea di una tenda circolare nasce dal desiderio di rispettare gli spazi, propri e dei vicini, facendo molta attenzione alle divisioni eque del territorio da utilizzare; il cerchio è infatti la forma più elementare di delimitazione dello spazio. Gli accampamenti stessi dei nomadi mongoli sono circolari e al centro viene posta la yurta del capo anziano. Ma la forma circolare della tenda e la sua struttura a raggiera convergente è anche ricca di simbolismi: sta a rappresentare infatti il sole ed i suoi raggi.
La finestra in alto, al centro della tenda, rappresenta invece la volta celeste da cui filtrano i raggi solari. Secondo la tradizione mongola, il foro/finestra deve sempre essere coperto durante la notte, perchè potrebbero entrare gli spiriti del male e influenzare negativamente la vita della famiglia.
La nostra gher
Varcata la soglia, una piccola porta arancione finemente decorata e chiusa solo da un lucchetto, si entra in un mondo di suggestioni, di simboli antichi, di immagini avventurose da evocare, di sogni itineranti da concretizzare.
Lo spazio è davvero enorme, molto più grande di quanto si possa pensare guardando la tenda dall’esterno: in 4 si stava benissimo, ma questa yurta può ospitare fino a sei persone.
La nostra aveva un grande letto matrimoniale al centro e due lettini ai lati, un tavolino con sedie in stile mongolo ed una cassettiera.
Ad illuminarci solo le candele…
Per lavarci un catino e delle bottiglie d’acqua…
Eper fare i bisogni… uno strepitoso wc a secco nascosto dietro un paravento! Volete sapere come funziona? Mo ve lo spiego! Prima versate nel wc due tazze di segatura (c’era un apposito sacco proprio di fianco), poi fate i vostri bisogni, infine ricoprite con altre due o tre tazze di segatura e il gioco è fatto. La mattina seguente si chiude il sacchetto e si lascia nell’apposito contentiore nella raccolta differenziata.
E così anche fare pipì diventa una divertente avventura!
Colazione nella steppa…
Ed ecco che avviene la magia. Quando vi svegliate, aprite la piccola porta arancione. Come per incanto, troverte un grande cestino di vimini appoggiato sul tavolino del patio: succhi freschi, baguette appena sfornate, marmellate, latte, caffè, yogurt… ed, ovviamente, gli immancabili croissant!
Immagiate restare seduti a sorseggiare una tazza di caffè bollente, davanti a voi cavalli bretoni, alberi e prati immensi. La brezza mattutina che vi accarezza i capelli e i bimbi che, rifocillati e pieni di energie, corrono felici… Un’ esperienza impagabile, ve lo assicuro!
Servizi del campeggio Dihan
Come ogni campeggio che si rispetti, anche il Dhian ha un’area dedicata ai bagni, con docce, lavandini, e tutto quanto può servire agli ospiti. Non siete dunque obbligati ad usare il catino e il wc secco! I servizi sono estremamente puliti e confortevoli.
Per quanto riguarda il cibo, alcuni alloggi – come le roulotte – hanno l’angolo cottura. Altri, come le tende mongole, ne sono sprovvisti per ovvie ragioni di sicurezza. Potete portare la vostra cucina da campo oppure usufruire del barbeque, del forno a microonde e del frigo posto nelle aree comuni.
All’interno del campeggio c’è comunque anche un bellissimo e raccolto ristorante. Non è spiccatamente family-friendly, anzi. E’ piuttosto elegante e non prevede menu per bambini.
Quando ho chiesto alla proprietaria come mai, mi ha risposto che i bambini devono e possono mangiare esattamente le stesse cose degli adulti; una convinzione condivisibile, ma forse il foie gras servito con amaretti e papaya è un po’ troppo anche per il più curioso dei bambini… I miei l’hanno assaggiato … ma non erano eccessivamente entusiasti!
Tant’è. Abbiamo mangiato bene ma, forse, se dovessi tornarci, preferirei mangiare in un luogo più a misura di bambino. La comodità è di averlo all’interno del campeggio; se siete reduci da una giornata impegnativa tra le meraviglie bretoni, non dover riprendere l’auto per andare in cerca di un ristorante non ha prezzo! Almeno per me.
Cosa fare nel campeggio
Purtroppo, il campeggio non è dotato di una zona giochi per i bambini; il che è un gran peccato. D’altra parte, la maggior parte delle persone che alloggiano qui, lo usano come appoggio per esplorare i dintorni – per cui, non ne abbiamo sentito eccessivamente la mancanza.
C’è tantissimo spazio per correre e giocare, un bosco da esplorare e molte attività a contatto con la natura da fare nei dintorni: kitesurf, randonnée paddle (una sorta di grande tavola da surf che però va spinta con i remi e che ha un supporto anche per i bambini), noleggio bici, sentieri adatti ai più piccoli e il mare del Morbihan a due passi.
Per mamma e papà, all’intero del camping, c’è anche una spa, con massaggi, sauna e bagno turco.
Maggiori informazioni e contatti:
Dihan Evasion
KERGANIET – 56400 PLÖEMEL
Tel 02 97 56 88 27 – 06 08 10 05 83
Email: [email protected]
Sito Internet: www.dihan-evasion.org
Mamma di due splendidi bambini, da sempre ama esplorare il mondo. E da quando ha figli, ancora di più. Family travel blogger, social media strategist, web writer, traveller.
Francesca
10/01/2014 at 16:07
Ma non puoi fare cosìììììì….mi fai continuare ad aggiungere mete alla mia wish list !!!!!!!!!!!! Meraviglioso!!!!!!!!!!
Valentina Cappio
11/01/2014 at 07:08
Ciao Franci!!! Io e te abbiamo gli stessi gusti! Prima o poi organizziamo una fuitina insieme! Ovviamente family-friendly!! Un abbraccio!!!
Alessandra
10/01/2014 at 16:52
Fantastico ci voglio andare anch’io!!!!
Valentina Cappio
11/01/2014 at 07:07
Alessandra, è davvero un posto meraviglioso. E Carnac è un luogo talmente misterioso che val la pena fare il viaggio fin là!
Claudia & Topastro
11/01/2014 at 22:09
…che meravigliosa avventura!
Valentina Cappio
12/01/2014 at 07:53
Ciao Claudia! Si davvero meravigliosa! Grazie per essere passata di qua…
Marta Valeri
12/01/2014 at 09:53
Ciao vale…..mi hai stregato…..anche questa e da provare!!
Ti posso chiedere anche un’altra cortesia?! Mi lasceresti un po’ di info sulle case sugli alberi in Francia?! Anche qui sfondi una porta aperta…..grazie mille, come sempre. Ciao. A presto
Valentina Cappio
12/01/2014 at 10:34
Ciao Marta!! Grazie di cuore. Si, è stata un’esperienza bellissima! Per le case sugli alberi, ho promesso in un altro gruppo su Facebook un post sugli alloggi in Bretagna. A te ne prometto uno sulle case sugli alberi della Francia!! A prestooo!
Lali
13/01/2014 at 01:27
e va behhhh…. questa è davvero incantevole!!! Ma chissà quanto si saranno divertiti quei due cuccioli!!! La voglio anche io!! Grandiosa che trovi posti così!!
Valentina Cappio
13/01/2014 at 08:13
Questa si, è stata bellissima Ale! Chi meglio di te mi può capire?! Un abbraccio!