Viaggi all’estero genitori separati: 8 consigli utili

No, non è facile. viaggi all’estero genitori separati

E, a volte, nemmeno particolarmente economico. Ma, con qualche piccolo accorgimento, è possibile. Io lo faccio spesso. Viaggio continuamente da sola con i miei due bambini, anche all’estero. Non sono separata, ma mio marito lavora spessissimo nei weekend. Per cui, mi sono ritrovata di fronte ad un bivio: rinunciare a viaggiare o organizzarmi in modo tale da poterlo fare comunque, anche senza il supporto del coniuge? Ovviamente ho optato per la seconda ipotesi. E ne sono felicissima! All’inizio, qualche timore si ha. Ma con il tempo e con l’esperienza, scoprirete che si può fare e che è bellissimo.

viaggi all'estero genitori separati

L’idea di questo post arriva da una mail che ho ricevuto qualche giorno fa da Stefania, una mamma separata che vorrebbe organizzare un viaggio a Londra con i suoi due bambini e mi chiede se, secondo me, “è una pazzia”, non avendo mai affrontato una vacanza da genitore single.

Naturalmente, le ho risposto con fermezza che no, non è una pazzia. E le ho dato qualche consiglio che riporto qui nel blog, perchè penso possa essere utile a tanti altri genitori separati che non vogliono rinunciare a viaggiare all’estero con i propri bimbi.

1. L’alloggio giusto viaggi all’estero genitori separati

La scelta di alloggio può davvero essere determinante per la buona riuscita di un viaggio da genitori single con bambini. Generalmente, se ho bisogno di dormire una sola notte fuori, preferisco l‘hotel e mi assicuro che non sia troppo lontano dai luoghi che voglio visitare e da ristoranti e pizzerie, soprattutto se prevedo di rientrare in albergo dopo cena. Il motivo è semplice: non mi preoccupa tanto guidare di notte da sola, ma arrivare nel parcheggio dell’hotel con due bambini profondamente addormentati e non sapere chi prendere in braccio! Quando i miei figli erano più piccoli, cercavo anche sempre di prenotare una struttura che avesse il frigo in camera, per avere sempre a portata di mano latte, snack e succhi di frutta.

Se, invece, devo restare in un posto per per più di una notte o due, trovo molto conveniente  affittare una casa o un appartamento. Di questo tipo di soluzioni ne ho parlato approfonditamente in questo post: ci sono tantissimi portali che propongono case vacanza affittabili anche per brevi periodi, di tutte le dimensioni. Quando viaggio sola con i miei bimbi, scelgo solitamente un monolocale o comunque un appartamento con una sola camera da letto e dormiamo tutti e tre nel lettone. Per i miei piccoli viaggiatori è un bellissimo momento di vicinanza, un premio quasi, perchè a casa non dormono mai nel “letto di mamma e papà”. E per me è anche un modo per risparmiare sul budget dedicato al viaggio. Inoltre, avendo una cucina a disposizione, riesco a ridurre al minimo i costi dedicati ai pasti oltre alla difficoltà di gestire gli spostamenti, soprattutto a fine giornata quando i pargoli sono stanchi.

2. Il passeggino viaggi all’estero genitori separati

Il passeggino in viaggio è sempre un argomento molto dibattuto, soprattutto quando il bambino è ormai in grado di camminare da solo. Ma, a volte, può risolvere tanti problemi quando a viaggiare con i bambini è un solo genitore. Soprattutto quando i bambini in questione sono due o più. I piccoli, si sa, sono imprevedibili. Corrono, non hanno la percezione del pericolo, si allontanano quando meno te lo aspetti, si stancano e – se hanno bisogno di dormire – non importa se sei ai Louvre o al ristorante; loro non aspettano certo di finire la cena o la visita tanto desiderata.

Quando si è in due, le cose sono più semplici. Magari, se si deve visitare un museo, ci si dà il cambio: uno aspetta fuori con il pupo e l’altro visita l’attrazione. Giusto per portare un esempio. Ma quando si è da soli, la responsabilità cade su un’unica persona e, in questi casi, a mio avviso, bisogna facilitarsi la vita. Il passeggino permette ai bambini di dormire comodamente ovunque vi troviate, li tiene al sicuro in luoghi affollati o si trasforma magicamente in un prezioso aiuto, per trascinare i bagagli.

Preferite i passeggini leggeri e poco ingombranti. Soprattutto se visitate grandi città, vi sarà molto più facile salire e scendere dai mezzi pubblici e dai marciapiedi.

3. Una foto ad ogni bambino ogni mattina

Ne avevo già parlato in questo articolo: quando viaggio da sola, soprattutto se ho in programma mete molto affollate come un parco divertimenti, ad esempio, scatto una foto ai bambini ogni mattina con il mio telefono. Nel caso si perdano, nella concitazione del momento, farete fatica a fare mente locale e a ricordare anche le informazioni più semplici: com’erano vestiti, ad esempio. Ecco allora che le foto vi sembreranno un’ancora di salvezza. L’ho testato sulla mia pelle, credetemi!

So che non è bello andare in viaggio e pensare già prima di iniziare la giornata che qualcosa possa andare storto. Ma prevenire è meglio che curare. E questa è una delle cose che vanno fatte. Semplicemente.

4. Piani di emergenza viaggi all’estero genitori separati

Probabilmente i vostri bambini sono troppo piccoli per avere un telefono cellulare, ma magari sono abbastanza grande per imparare a memoria il vostro numero di cellulare. Fate qualche prova a casa prima di partire (mi raccomando, insegnate loro il numero completo di prefisso per chiamare l’Italia, ovvero 0039).

Se i bimbi invece sono troppo piccoli per questa operazione, mettete nelle loro tasche un bigliettino con i vostri contati.

Un’altra cosa che faccio sempre, soprattutto quando visito luoghi affollati, è individuare un paio di persone a cui i bambini possono rivolgersi in caso di  emergenza e indicarli ai miei figli: un ufficiale di polizia, un’altra mamma, il personale alle casse, ecc. Così, dovessero perdersi o avere qualsiasi altro tipo di problema, sanno a chi chiedere aiuto. Ed io so dove cercarli.

5. La farmacia da viaggio all’estero genitori separati 

La farmacia da viaggio è un must quando si viaggia con i bambini. Ma quando a viaggiare è un genitori single e ancor di più se la meta è all’estero, questo aspetto è particolarmente importante. Se non si ha l’appoggio dell’altro genitore, diventa difficile – se non impossibile – gestire un’emergenza medica. Chi mandi in farmacia, magari nel cuore della notte, se un bimbo si sente male? Avere tutto a portata di mano, quindi, è ancora più importante in caso di viaggi all’estero da genitori single.

Sul cosa portare, dipende ovviamente da caso a caso. Ma consiglio comunque di non dimenticare mai i farmaci più comuni: antipiretico/antidolorifico, anti-infiammatorio, antibiotico, termometro, fermenti lattici (quelli che non vanno in frigo, ovviamente).  Io porto sempre con me anche una soluzione fisiologica per pulire il naso. Per quanto mi riguarda, mi ha salvato da tante notti insonni!

6. L’autorizzazione dell’altro genitore 

Non sottovalutate questo aspetto. Io l’ho fatto e una volta non sono partita perchè al check in non ci hanno voluto imbarcare. In realtà, la normativa italiana prevede che, se i bambini hanno una carta d’identità valida per l’espatrio, questa rappresenta di per sé un’autorizzazione implicita a viaggiare fuori dall’Italia con un genitore piuttosto che con l’altro, poiché l’emissione di questo documento richiede la firma di entrambi i genitori.

Tuttavia, alcune compagnie aeree – come la Ryanair – richiede anche una dichiarazione vidimata dagli uffici preposti, in cui il genitore che non viaggia autorizza esplicitamente il genitore che viaggia a farlo con i propri figli.  Per approfondimenti sulla dichiarazione di accompagnamento, vi rimando a questo link. Altre compagnie, invece, richiedono lo stato di famiglia o il certificato di nascita. Per cui, informatevi bene prima di partire.

7. Assicurazione di viaggio viaggi all’estero genitori separati

Io ero una di quelle che “ma si, tanto a me l’assicurazione non serve”. Fino a quando uno dei miei figli si è ammalato due giorni prima di partire per un viaggio all’estero. Ovviamente, abbiamo dovuto rinunciare alla vacanza – perdendo quindi un bel po’ di soldi.

Vi consiglio quindi di acquistare sempre un’assicurazione di viaggio, soprattutto se viaggiate fuori dall’Europa. Un piccolo investimento da tenere in considerazione, anche perchè molti piani prevedono agevolazioni per chi viaggia con bambini. Ad esempio, Europ Assistance Viaggi NoStop Family è gratuita per i bambini sotto i due anni ed è scontata per i bambini-ragazzi fino ai 29 anni e/o se viaggia con almeno 4 familiari.

L’assicurazione di viaggio è importante non solo in caso di annullamento prima della partenza, ma anche nel caso un bambino si ammali durante la vacanza, in quanto coprono il ritorno del minore in patria, le spese mediche in strutture convenzionate nel Paese in cui si sta viaggiando, ecc. Leggete bene comunque tutte le clausole prima di procedere all’acquisto.

Se mi avete letto fin qui, vuol dire che avete trovato utili i miei consigli. Allora, ve ne lascio un ottavo. Forse il più importante… Assicuratevi di mettere in valigia tanta curiosità e tanta voglia di divertirvi. Tempo di qualità e ricordi fantastici assicurati! per i vostri prossimi viaggi all’estero genitori separati

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Immagine del papà con il bambino via Shutterstock
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7 Responses to Viaggi all’estero genitori separati: 8 consigli utili

  1. Anna Rispondi

    17/04/2015 at 13:12

    Questo post è davvero molto utile!
    Secondo me manca giusto qualche accorgimento sulle valigie. Perchè si sa a viaggiare con bambini si diventa un tantino ingombranti.
    Io l’anno scorso avevo prenotato per Londra, solo per me e mia figlia di 4 anni. Alla fine poi siamo partiti in tre ma oggi posso tranquillamente dire che si può fare. Poi i londinesi sono davvero gentili, io ho trovato molti aiuti gratuiti.

    • Valentina Cappio Rispondi

      21/04/2015 at 08:15

      Hai ragione Anna! Io con le valigie tendo ad essere molto light! E ho qualche trucchetto… devo assolutamente farci un post! Grazie mille per il tuo commento cara

  2. chiara Rispondi

    10/06/2016 at 10:03

    Un dubbio enorme. Sono mamma di due gemelline di 15 mesi. Abitiamo al momento in Italia (piu’ o meno dalla loro nascita), ma devo recarmi a Zurigo per lavoro per due settimane. Durante queste settimane potro’ prendere giorni liberi, ma almeno 4-5 giorni saranno lavorativi. A Zurigo ho un appartamento in affitto (ho abitato la’ 16 anni – le bimbe sono nate la’). Abbiamo gia’ viaggiato parecchio con le bambine in auto o aereo, per ora nessun problema. Altrimenti loro vanno all’asilo per 7-8 ore al giorno, dal terzo mese della loro vita. Il fine settimana e i giorni festivi o di ferie stanno con me. A Zurigo ho organizzato un asilo ed eventualmente una babysitter di supporto. Il padre non puo’ venire, quindi viaggero’ da sola e staro’ da sola con loro la’.
    Ora: mia mamma dice che assolutamente sono egoista a volerle portare con me, dovrei lasciarle a lei (con cui sono gia’ state – ma c’ero anche io presente). Mia mamma e’ in una citta’ diversa da dove siamo di solito.
    Io sono convinta del fatto che fuori dalle mie ore di lavoro, le bimbe sarebbero felici di poter stare con la mamma, la mattina e la sera di tutti i giorni e nel fine settimana. Vedo che sono aperte (sorridono agli estranei e fanno le manine per andare in braccio) e credo che nuovi bambini all’asilo non sarebbero un peso per loro.
    Pero’ mi chiedo se invece ho torto…………
    Grazie per la risposta

    • Valentina Cappio Rispondi

      20/06/2016 at 07:03

      Ciao Chiara, scusa il vergognoso ritardo con cui ti rispondo. Io penso che la mamma sia sempre la mamma e penso anche che le bambine debbano stare con te e che si troveranno benissimo a giocare con coetani e ad interagire in un gruppo piuttosto che stare a casa con la nonna tutto il giorno, per quanto la nonna sia sicuramente mossa da un amore profondo ed incondizionato. Penso anche che tu debba discuterne più con tuo marito che con la tua mamma; è una decisione genitoriale ed è giusto che la prendiate senza condizionamenti esterni (incluso il mio). Sono certa che in cuor tuo sai cosa sia più giusto per le tue figlie. ti abbraccio forte e in bocca al lupo!

  3. Marcella Rispondi

    25/11/2016 at 12:44

    ho fatto svariati viaggi da sola con mia figlia da quando aveva 2 anni. per me indispensabile è stato uno zaino da viaggio (tipo max cabin) dove riesco a fare entrare tutto e il passeggino, senza altre borse. ciò mi aiuta a spingere il passeggino senza preoccuparmi di altro. riesco a fare entrare tutto con degli accorgimenti, ad esempio non porto (non portavo fortunatamente ora) i pannolini e li compro dove mi reco e porto una saponetta per lavare i pochi panni che ho con me. sempre però un libro o un giochino per intrattenere la piccola.
    prenoto sempre appartamentini o hotel con angoli cottura che mia figlia non è amante della cucina “estera” 🙂 e mi informo al meglio sui trasporti.
    E’ faticoso. estremamente faticoso, ma meraviglioso allo stesso tempo. E’ ovvio che è un sogno potermi soffermare a vedere un’opera o andare a sentire un concerto live di notte, ma c’è tanto altro che a parer mio è bellissimo.
    Viaggiate! e fate viaggiare i vostri piccoli!

  4. Michele Rispondi

    16/12/2017 at 10:56

    Una domanda: ho una figlia di 9 anni com una ragazza cubana concepita in italia. La bimba vive con me ma la madre può andare a cuba senza che il padre e la figlia siano a conoscenza della partenza della madre?

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