È sicuro viaggiare in Turchia con i bambini?
“Ciao Valentina, sono Marika. Io e mio marito da tempo vorremmo organizzare un viaggio in Turchia con le nostre due bambine di 6 e 9 anni. Visto però i recenti accadimenti, abbiamo qualche dubbio. Tu la consiglieresti come meta per famiglie? Secondo te, è sicura? Grazie per i tuoi consigli!”
Stavo per rispondere a questa mail in privato. Ma il pensiero che questo possa essere un dubbio comune a tanti altri genitori, mi ha spinto a trasformare la mia lunga risposta a Marika in un post da pubblicare qui sul blog. nomadimoderni viaggigi
Prima di iniziare, ci tengo a fare una precisazione: ciò che sto per scrivere sono mie opinioni personali (come sempre del resto) e non vogliono in nessun modo sostituirsi alle informazioni veicolate dagli organi ufficiali. Inoltre e cosa ancora più importante, viaggiare con bambini significa anche decidere autonomamente se una meta fa al caso nostro oppure no. Ciò che va bene per me, potrebbe non andare bene per voi. Per cui il primo consiglio è: fate quello che vi fa sentire più a vostro agio e scegliete le destinazioni di conseguenza.
Dunque, dopo questa parentesi doverosa, ritorniamo a noi. La Turchia con bambini. Un viaggio, secondo me, da fare almeno una volta nella vita. Stiamo parlando di un Paese dalla storia millenaria, dalle mille sfumature. Qui, troverete paesaggi incredibili e sicuramente uno fra i mari più belli del mondo.
Istanbul, antica capitale dell’impero ottomano (a questo link, trovate il racconto di mamma Lucy, che l’ha visitata con tutta la famiglia in un bellissimo itinerario di 4 giorni).
La Cappadocia ed i Camini delle Fate.
Le bellissime terrazze di travertino di Pamukkale.
Le rovine greco-romane di Efeso.
O le baie incontaminate del mare Egeo, magari da scoprire a bordo di un caicco.
Alla domanda: è sicuro oggi visitare la Turchia con bambini? Io rispondo: si, nella misura in cui è sicuro andare all’Expo o a Parigi o a Londra, giusto per fare qualche esempio. Sicuramente, i recenti avvenimenti in Medio Oriente impongono, a ragione, una riflessione. Bisogna però ricordare che i Paesi interessati si trovano a circa 1.000 km di distanza dalle principali mete turistiche della Turchia.
Detto ciò, qualche accorgimento è doveroso:
1. Sicurezza
Per motivi di sicurezza, è senza dubbio da evitare tutto il Sud-Est del Paese, in quanto vicino al confine con Siria, Iran e Iraq.
È vero che, di recente, si sono verificati alcuni attacchi armati contro obiettivi istituzionali turchi anche ad Istanbul, ma fino ad ora non sono mai state fatte minacce dirette e specifiche nei confronti dei turisti, come si legge anche sul sito viaggiaresicuri.it .
Pensateci: ogni giorno, in Turchia, oltre 78 milioni di persone – tra locali e turisti – si spostano, viaggiano e vivono tranquillamente la loro vita. Ad Istanbul, ad esempio – che è la seconda città più grande d’Europa con oltre 15 milioni di abitanti – qualche centinaia di persone potrebbero organizzare una manifestazione e i restanti 14.999.800 Istanbulesi non ne saprebbero assolutamente nulla, a meno che non ascoltino il telegiornale…
2. Una volta a destinazione
Qualsiasi sia il viaggio e qualsiasi sia la destinazione, se ci sono situazioni di particolare ansia, è sempre bene seguire costantemente i mezzi di comunicazione locali ed informarsi, magari anche in hotel, su possibili incidenti o manifestazioni nelle zone che intendete visitare.
Naturalmente, è auspicabile evitare dimostrazioni e manifestazioni di protesta, ovunque vi troviate nel mondo. Soprattutto se si viaggia con dei bambini.
3. Sanità
La situazione sanitaria del Paese è discreta, anche se le cliniche private sono senza dubbio meglio strutturate degli ospedali pubblici. Per i cittadini italiani, tutte le prestazioni sanitarie – dalle visite all’acquisto di medicinali – sono a pagamento e, a volte, possono raggiungere cifre considerevoli. Per questo motivo, consiglio sempre di stipulare un‘assicurazione viaggio che copra anche eventuali spese mediche all’estero (ne ho parlato approfonditamente qua).
Segnalo inoltre il Protocollo tra il Consolato Generale di Istanbul e la Universal Hospital Group che prevede, per i cittadini italiani, uno sconto del 45 % sulle spese mediche, esclusi farmaci e cure dentali o estetiche. Per maggiori informazioni è possibile contattare il n. 0212 293 2150 / 1577 che garantisce assistenza in inglese.
4. Partire da soli o in gruppo?
Un viaggio è un viaggio solo se viene vissuto con tranquillità e senza ansia. Quindi, se non vi sentite sicuri, non fatelo. Se, invece, non vedete l’ora di partire, ma non ve la sentite di farlo in autonomia, la soluzione potrebbe essere quella di appoggiarsi a tour operator esperti nella destinazione che intendete visitare.
Qualche tempo fa ho conosciuto personalmente i ragazzi di Viaggi Giovani, ad esempio. Si tratta di un tour operator che abbraccia la filosofia del turismo responsabile, ovvero mettere al primo posto il rispetto verso gli altri, che sia l’ambiente o i compagni di viaggio o le persone del luogo con le loro tradizioni e la loro cultura. A me sono piaciuti molto!
Tra le loro destinazioni c’è anche la Turchia, con proposte ed itinerari molto interessanti. È possibile scegliere sia tour in piccoli gruppi che viaggi su misura, personalizzabili e quindi particolarmente indicati per le famiglie con bambini. Provate a darci un’occhiata!
5. La decisione è vostra
L’ho già detto e mi ripeto, lo so. Ma è un concetto fondamentale. Marika mi ha chiesto consiglio sulla Turchia, ma mi arrivano spesso mail simili che riguardano altre destinazioni. Lo capisco. Si cerca qualcuno che in qualche modo prenda la decisione al tuo posto.
Ovviamente non è possibile. Nessuno può decidere al vostro posto. E il futuro semplicemente non è prevedibile. In nessuna parte del mondo. Nemmeno nel cortile di casa vostra.
Quindi voglio concludere questo post incoraggiando Marika, e tutti quelli che hanno dubbi sul visitare o meno una qualsiasi destinazione, a prendere la decisione con cui più si sentono a proprio agio. Se pensate che l’incertezza e l’insicurezza possano rovinare il vostro viaggio, rimandatelo fino a quando non vi sentirete sicuri a partire. La Turchia, come il resto del mondo (si spera), sarà ancora lì.
Bene, spero di aver fugato qualche dubbio. Se avete altri consigli o anche se la pensate diversamente da me, fatemi sapere!
Buon viaggio!