Carloforte e Sardegna insolita: fenicotteri e lasagne al pesto di tonno
luglio 10th, 2015
“Ma chi te lo fa fare? Perché viaggi così tanto con i tuoi bambini?” #FriuliArtigiano
Sono le domande più ricorrenti che mi vengono poste da circa cinque anni a questa parte. E la mia risposta è sempre più o meno la stessa: per dare loro un’opportunità, la preziosa occasione di toccare con mano cose che generalmente si leggono solo nei libri o che si danno per scontate, perchè fanno parte della nostra quotidianità.
Un esempio? L‘evento organizzato a Milano da Confartigianato Udine per presentare il suo Temporary Store presso lo spazio Italian Makers Village, in occasione di Fuori Expo 2015.
È stato davvero straordinario riuscire a spiegare l’artigianato ai miei bimbi; dar loro l’opportunità di vivere in prima persona la magia della sapienza delle mani.
Molti degli oggetti di uso, dal cibo ai mobili, sono oggi prodotti industriali. Ma solo sino a due secoli fa questi oggetti erano prodotti esclusivamente dagli artigiani, persone che si servivano unicamente dell’abilità delle proprie mani, di qualche semplice attrezzo e, soprattutto, di tecniche tramandate di generazione in generazione. Un pezzo di storia del nostro Paese che andrebbe tutelato. E custodito come uno scrigno prezioso. Da chi? Da noi, ma soprattutto da loro. I nostri bimbi. Che rappresentano il futuro e che potranno trasmettere queste tradizioni e questo amore alle generazioni che verranno.
E #FriuliArtigiano ha rappresentato proprio questo: un’opportunità per noi e per loro di esplorare l’artigianato – friulano in questo caso – in tutte le sue forme e le sue eccellenze, dall’enogastronomia alle sedie; dai mosaici di Spilinbergo ai coltelli di Maniago…
I bimbi sono rimasti particolarmente affascinati dalla famosa Pietra Piasentina, che ci è stata presentata nella sua bellezza e naturalità, attraverso un’esposizione di diverse tavole levigate e lucidate. Abbiamo così imparato che essa presenta alcune caratteristiche importanti per la sua riconoscibilità, ovvero il suo colore grigio con leggere venature bianche, nonché la sua compattezza, resistenza e impermeabilità.
Ed è proprio al Consorzio Produttori Pietra Piasentina che è stato consegnato, durante la serata, il riconoscimento onorario per i 50 anni di storia, lavoro e impegno per la tutela e lo sviluppo di questo prodotto.
Ma la vera scoperta di questa giornata, per grandi e piccini, è stata l’area enogastronomica, dove abbiamo degustato diversi prodotti tipici quali formaggi, prosciutti, vini (solo gli adulti, eh!) e dolci tipici della zona.
I bimbi hanno fatto festa con uno dei dolci più famosi del Friuli: la Gubana, fatto con uvetta, uova, burro, olio, noci, pinoli, limone, grappa, latte e sale. Abbiamo così imparato che questo dolce è tipico della zona di Cividale del Friuli e delle Valli del Nastione.
E abbiamo avuto la fortuna di conoscere la Sig.ra Silvana, che nella sua pasticceria produce ancora la Gubana seguendo la ricetta che le è stata tramandata da sua madre. Saremmo potuti stare ad ascoltare le sue storie per ore… Anche perchè erano ulteriormente addolcite da un buon bicchiere di Piccolit che, con la Gubana, praticamente ci va a nozze!!
E se i bimbi hanno fatto incetta di dolciumi, mamma e papà si sono bellamente coccolati con vini e formaggi. Ed è stata scuola anche per noi! Abbiamo infatti scoperto che la zona dei Colli Orientali, situata nella parte collinare della provincia di Udine, vicina alle Prealpi Giulie, presenta una terra che ha una composizione minerale molto ricca e salata, dovuta alla vicinanza del mare. Questo tipo di terreno ha favorito la coltivazione della viti e, che negli anni ha reso il vino di queste terre apprezzato in tutto il mondo.
Ascoltando questi orgogliosi produttori e le loro storie, ci è venuta una gran voglia di visitare il Friuli e i suoi grandi terrazzamenti, tutti coltivati in modo da garantire la massima armonia con l’ambiente. Molte aziende vinicole, tra l’altro, ospitano i viaggiatori e gli appassionati, offrendo tour enogastronomici e visite dei vigneti e del territorio.
Dopo aver degustato diversi vini, abbiamo assaggiato diverse tipologie di formaggio, tra cui il Formadi Frant, la cui storia ha radici molto antiche. Se vi capita, raccontatela ai vostri bimbi… La storia risale ai vecchi pastori friulani che un giorno si accorsero che gli scarti dei formaggi non adatti alla stagnatura potevano essere utilizzati comunque: rimescolandoli e impastandoli con sale, pepe, latte e panna avrebbero creato l’impasto per un altro formaggio dal sapore forte, piccante, ma allo stesso tempo con un retrogusto dolce, il Formadi Frant appunto. Solitamente questo formaggio viene consumato in abbinamento a composte, noi per esempio abbiamo provato quella Pere e Zenzero. Buonissima!
E infine abbiamo assaggiato il Frico, piatto molto antico della zona di Udine e Carnia, che viene prodotto grattugiando del Montasio e mettendolo a scaldare su una padella antiaderente. Spesso si trovano versioni più complesse, come quello alle patate o alle cipolle.
Insomma, se volete trascorrere una giornata alla scoperta di tradizioni antiche, se volete avvicinare i vostri imbi alla magia dell’artigianato, fate una scappata all’Italian Marker Village in Via Tortona 32. Fino alla fine della settimana sarà ospitato il Friuli Venezia Giulia; poi il testimone passerà ad altre regioni.
Avrete modo di toccare con mano tantissime eccellenze italiane ma, soprattutto, scoprirete – ascoltando i produttori presenti – l’orgoglio italiano che, nonostante tutto è ancora vivo. L’amore per la propria terra, per la propria storia e la convinzione che, se si lavora insieme e e non uno contro l’altro, si produce di più e meglio.
“Assieme si possono raggiungere grandi risultati che sono orgoglio e ricchezza per il nostro Paese”
Presidente Nazionale della Confartigianato Udine
[Le foto della Gubana, dei vigneti e delle mani dell’artigiano sono state prese da Shutterstock; tutte le altre mi sono state gentilmente concesse da Alessia Moresco, di FattoreMamma, presente all’evento]