Dormire in un Ranch in Arizona

Ed eccomi qui a raccontarvi quella che forse è stata l’esperienza più entusiasmante per Clara, durante il nostro on the road negli Stati Uniti. Fortunatamente nessuna aspettativa è andata delusa e i tre giorni trascorsi tra cavalli e avventure hanno rappresentato l’apice della sua vacanza.

Dormire in un Ranch in USA: cose da sapere

Negli Stati Uniti, i Ranch si dividono in Dude Ranch o Guest Ranch: i primi vedono coinvolti i loro ospiti in ogni lavoro annesso alla fattoria, mentre i secondi sono una sorta di via di mezzo in cui spetta al cliente decidere il grado di partecipazione all’attività del Ranch. In ogni caso, se cercate un soggiorno in un resort 4 stelle… beh, un Ranch non è il  posto giusto.

Il nostro Ranch (Stagecoach Trails Ranch; sito: http://www.stagecoachtrailsranch.com/) era costituito da due strutture centrali, una adibita al famoso Saloon, con biliardo e camino, e l’altra riservata alla sala da pranzo, dove vengono serviti i tre pasti giornalieri della giornata. A disposizione giorno e notte sono le bevande: caffè, acqua, limonata e succhi vari.

Le case, arredate in completo stile western, non sono dotate di chiavi, in quanto la filosofia del Ranch è proprio quella di condividere tutto con il massimo rispetto: nel Saloon il frigo è pieno di birre, ciascuna con un prezzo diverso, ma non esiste nessun barman, soltanto un cestino con dei soldi, così come nel Gift Shop. Prendi ciò che ti serve e paghi senza alcun controllo, perché il rispetto e l’onestà sono sicuramente tra i primi valori da trasmettere ai propri figli.

Qualche altro suggerimento pratico: non scordate la crema solare e non dimenticate di bere tanto, poiché il vostro peggior nemico sarà il rischio di disidratazione. Ricordatevi inoltre una felpa per mattina e sera e un disinfettante nel caso in cui vostro figlio si buchi con un cactus (ce ne sono tantissimi e di tante specie diverse).

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Dormire in un Ranch in USA con bambini: cosa aspettarsi

Le giornate al Ranch sono trascorse in maniera completamente diversa rispetto al resto del nostro viaggio: sveglia all’alba per cavalcare due ore nel deserto, visita degli animali con annesse pulizie e somministrazione di cibo, pranzo da Tricia (la proprietaria), riposo in camera o in piscina (durante le ore centrali il clima è davvero torrido), cavalcata al tramonto, cena e subito a letto, senza mai dimenticarsi di guardare la miriade di stelle che hanno continuato ad accompagnarci fino al deserto del Mohave.

Vivere qui significa decidere di dedicare del tempo ad una vita più semplice, genuina e fuori dagli schemi: prendersi cura degli animali, imparare ad ascoltare le loro emozioni, entrare in simbiosi con un deserto apparentemente ostile e coglierne quanto di più magico si possa apprezzare.

Cavalcare all’alba e al tramonto avendo l’opportunità di condividere queste esperienze con nostra figlia è stato un sogno ad occhi aperti: mai è stato così semplice vestirla al mattino e metterla a dormire la sera 😉

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Ogni giorno i ragazzi del Ranch le hanno fatto vivere nuove esperienze: dare il latte ad una mucca appena nata, far giocare le caprette di 5 settimane, portare a spasso Peanut (il pony), strigliare e lavare il suo cavallo.

– “Ogni animale ha bisogno che qualcuno si prenda cura di lui ,Clara: questo devi impararlo se dici di amarlo”.

Prendersi cura di qualcun altro, in un modo del tutto nuovo, fidandosi di sconosciuti e imparando a vivere di sensazioni: un passetto in più verso la sua indipendenza.

Tutti i pasti nel Ranch vengono consumati dopo il suono di una campanella: ogni giorno Tricia prepara un pasto completo, cercando di accontentare ogni tradizione culinaria. Il cibo è di ottima qualità come lo è la disponibilità dello staff nel prepararvi qualche piatto alternativo nel caso non fosse di vostro gradimento quello servito. Si mangia tutti assieme, si cavalca tutti assieme, condividendo ogni alba e ogni tramonto. Che voi stiate trottando a cavallo, o dondolando sull’altalena, è sempre un vero spettacolo osservare il sole color arancio che si spegne all’orizzonte del deserto del Mohave. Quanto silenzio, quanta pace lì intorno, è così che tutto assume più importanza: sono le piccole cose, i piccoli sforzi di una giornata, a rendervi appagati di ciò che vivrete in questo posto.

Altre attività da praticare sono il nolo di un quad per girovagare nel deserto e il tiro con l’arco, entrambe da farsi assolutamente nelle ore più fresche. Noi ovviamente abbiamo sempre optato per tutte le attività che vedevano coinvolti gli animali, anche se non abbiamo avuto modo di provare il wagon ride: l’uscita in carrozza infatti viene svolta soltanto in presenza di luna piena, poiché si effettua la notte, senza l’utilizzo di alcuna luce artificiale.

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Dormire in un ranch in USA: le escursioni da fare

Nonostante l’intero scenario contribuisca a farvi sentire “fuori dal mondo”, non dimenticatevi che siete ad un paio d’ore di distanza dal Grand Canyon e a circa tre da Las Vegas.

Se però provenite proprio da una di queste due grandi icone degli USA e quindi le avete già viste, valide alternative per escursioni giornaliere potrebbero essere Lake Havasu City e Oatman.

La prima rappresenta una delle zone ricreative più gettonate dalle famiglie in Arizona, grazie alla presenza di un grande lago e del famoso London Bridge che non ha niente a che vedere con l’originale.

Oatman invece è quella che gli americani chiamano “ghost town“, anche se il centinaio di abitanti che vi abitano si rifiutano di ammettere che si tratti di una città fantasma: immaginatevi una vecchia scena di un film western con case di legno, strade sterrate, insegne cadenti, vecchi negozi e piccoli asini che girano liberamente per la strada. Giocare ai cowboys non sarà mai stato così facile.

Cosa include il pacchetto Stagecoach Ranch

Il pacchetto offerto dallo Stagecoach Ranch include:
– pernottamento;
– colazione, pranzo e cena;
– acqua, caffè, limonata e succo d’arancia per tutto il giorno;
– due ore di cavallo al giorno al mattino o alla sera;
– utilizzo della piscina;
– uso della carrozza e utilizzo dell’arco;

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… e il nostro pacchetto invece?

Il nostro è stato un vero all inclusive di esperienze, dal momento che abbiamo portato a casa sorrisi, avventure, nuove amicizie, albe da togliere il fiato, tramonti indimenticabili, ma soprattutto la nostra piccola Mowgli, felice di aver vissuto un qualcosa che nessuna scuola potrà mai insegnarle.

E’ qui che termina il nostro “Usa on the road” ed è da qui che altri sogni si avviano a diventare realtà: stay tuned guys!

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