Giocando a nascondino a Santarcangelo di Romagna
Il piccolo Guerra corre a perdifiato tra le strade di Santarcangelo, bianche e polverose, profumate di storia, di tradizioni e di mistero; si aggira, curioso, tra le bancarelle della piazza grande, dove si tiene il mercato settimanale e si fa festa durante le fiere; e – puntualmente – si ferma davanti alla donna che vende la frutta cotta, quelle bella, ricoperta di unto caramello…
Si respira ancora quell’aria, passeggiando tra le strade di Santarcangelo di Romagna: tra i suoi viottoli, le sue piazze si riesce ancora a “vedere” l’anima delle cose. Sui muri si leggono i versi del “piccolo Ulisse di campagna”, i davanzali fioriti sembrano ricordare a passanti e viaggiatori che un luogo va anche osservato con il naso all’insù.
Ad ogni angolo, dettagli e atmosfere che ammaliano, che catturano lo sguardo e il cuore.
Con i bambini, ci divertiamo a cercare le curiose targhe dei negozi più antichi. Mela e pera, ad esempio, identificano storici fruttivendoli, ago filo e bottone l’antica merceria; pesci colorati e bue corrispondono rispettivamente a pescheria e macelleria. Probabilmente, in passato, si decise di adottare queste curiose insegne, affinché anche le persone analfabete potessero individuare con facilità i vari negozi.
Passeggiando, ci imbattiamo nell’Antica Stamperia Marchi, in attività dal 1633. Qui, il tempo sembra fermarsi tra tessuti antichi e moderni, abiti e preziosi oggetti di artigianato… Improvvisamente, un urlo di sorpresa attira la mia attenzione. Sembra proprio che i miei piccoli esploratori abbiano trovato un tesoro! Nel retrobottega, un enorme mangano si staglia fiero nella vecchia stanza. Scopriamo che il marchingegno è perfettamente funzionante: si tratta di una pressa antica, unica al mondo per peso e dimensioni, grazie alla quale la tela viene pressata, lisciata e stirata. A tutt’oggi, nella bottega, è possibile vedere il procedimento che utilizzano per lavorare e, nel laboratorio, si trovano stampi in legno antichi, incisi a mano, come vuole l’antica tradizione dell’arte romagnola della stampa.
Poi, come forse faceva il piccolo Guerra, ci apprestiamo ad esplorare la Santarcangelo sotterranea. Quella delle leggende, delle ipotesi e dei misteri. Sotto la sua parte più antica, infatti, si trovano cavità, gallerie, pozzi e cunicoli. La maggior parte delle grotte sono pertinenze di abitazioni private – come le nostre più comuni cantine o garage. Altre, invece, sono aperte al pubblico ed è possibile visitarle.
Le grotte sono state scavate dall’uomo, nel corso dei secoli, ma nessuno sa di preciso perché. Di certo si sa che, nel tempo, sono state usate come cantine, grazie alla loro temperatura, sempre costante, di 12°/13°C. E anche come rifugi per la gente del paese durante la guerra. Ma ce ne sono alcune troppo perfette, troppo complesse per essere semplici cantine o rifugi per gli sfollati. Di forma circolare e con tante nicchie lungo il perimetro, emanano tutto il fascino del mistero. Alcune hanno un’acustica eccellente, tanto da ospitare concerti vari, durante eventi e manifestazioni. Numerosi studi e tante ricerche sono state fatte sulle origini di queste grotte, ma ancora non si è riusciti né a datarle con precisione, né a capirne la funzione…
Dopo gli abissi, risaliamo – ancora emozionati – in superficie. E ci lasciamo guidare dall’istinto. Come sempre, il modo migliore per vivere un luogo, è percorrerlo a piedi. E allora, continuiamo a perderci tra le vie del centro, ci inoltriamo nei vicoli tortuosi, immersi nel silenzio delle contrade, sempre alla ricerca di scorci da immortalare. E, a Santarcangelo, di certo non mancano…
Informazioni pratiche:
- Come arrivare: Santarcangelo di Romagna si trova sulla Via Emilia, a 10 km da Rimini e a 17 km da Cesena. Se arrivate dall’autostrada, uscite a Rimini Nord. Se siete in treno, invece, la stazione dista circa 20 minuti a piedi dalla centrale Piazza Ganganelli (percorrete il viale alberato).
- Visite alle grotte: le grotte di Santarcangelo (circa 150) si trovano in centro (nella parte orientale del colle Giove) e sono facilmente raggiungibili a piedi. Queste sono quelle aperte al pubblico: Grotta Pubblica – Via Ruggeri; Grotta Teodorani – Piazza Balacchi; Grotta Stacchini – Piazzetta delle Monache. La visita alla grotta monumentale è solo guidata e su prenotazione. Per maggiori informazioni, visitate il sito dello IAT.
- Calendario eventi: Santarcangelo ospita numerose e interessanti manifestazioni, durante l’anno. Per la programmazione aggiornata, date un’occhiata qui.
- Dove dormire: noi abbiamo soggiornato al Residence Villa Azzurra, in Rivazzura di Rimini. Non posso che consigliarvelo, una casa, lontano da casa ed un ottimo punto d’appoggio per escursioni in giornata nell’entroterra riminese. Oppure, date un’occhiata al sito degli Albergatori Tipici Riminesi, di cui il Villa Azzurra fa parte. In alternativa, per chi preferisce il fai-da-te, date un’occhiata qui.
- Dove mangiare: non ho dubbi e vi suggerisco calndamente La Cantina dei Poeti, poco fuori il centro di Santarcangelo. Una cantina immersa nel verde, piena di fascino e di storia, e – decisamente – a misura di bambino.
- Cosa vedere nei dintorni: altri affascinanti borghi come Verucchio, San Marino, San Leo, Gradara. Per il divertimento di grandi e piccini: Acquario di Cattolica, Fiabilandia, Aquafan, la Casa delle Farfalle & Co, il Museo della Marineria di Cesenatico.
Claudia & Topastro
13/09/2012 at 11:59
Bellissimo questo post! Io e Topastro viviamo a pochi minuti da questo paesino così affascinante che in ogni stagione offre feste ed eventi davvero particolari e caratteristici della Romagna! Sul mio blog ne ho parlato molto 🙂
Avete visitato il Museo del Bottone?
The Family Company
13/09/2012 at 12:06
Ciao Claudia! Conosco bene il tuo blog e ho anche letto il tuo post su Santarcangelo. Hai ragione, è un bellissimo borgo. No, non siamo andati al Museo del Bottone, il tempo era davvero risicato. Ma è una buona scusa per tornarci la prossima volta, vero? Grazie per essere passata di qua. Magari la prossima scampagnata in Romagna la si organizza insieme 🙂
Claudia & Topastro
13/09/2012 at 12:38
Su Santarcangelo penso di aver scritto così tanto che potrei dedicare un post ad ogni scorcio o via del centro storico 🙂
Proprio ieri siamo andati al Museo Etnografico per fare una tesserina, (Piccoli Amici dei Musei), che permette ai bimbi di entrare gratis nei musei di Santarcangelo insieme ai genitori e a partecipare a feste, laboratori…
Se torni a Santarcangelo fammelo sapere!
The Family Company
13/09/2012 at 14:10
Io ho letto solo quello in cui raccontavi anche della visita al Museo del Bottone (che non ha destato molto l’interesse di Topastro, se ricordo bene 😉 eheheh!)
Corro a leggermi anche il resto! Non siamo molto lontane cmq, io abito in provincia di Ferrara… per cui, possiamo di sicuro organizzare qualcosa presto!
Claudia & Topastro
13/09/2012 at 14:11
E’ vero. Infatti Topastro non ama stare molto tempo fermo nello stesso posto ad ascoltare qualcuno che parla. 🙂
Caspita ma abiti vicino! Allora spero di vederti presto.
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