Trenino Rosso del Bernina: in una giornata o in un weekend?
Tutto quello che dovete sapere sul Trenino Rosso del Bernina, il treno più spettacolare del mondo.
Nella Prima Parte della nostra Guida sul Trenino Rosso del Bernina ho spiegato nel dettaglio quante tipologie di treno esistono, quale è meglio scegliere, costi e modalità di acquisto dei biglietti e altri aspetti pratici come animali e biciclette a bordo, documenti da portare, dove parcheggiare alla stazione di Tirano e tanto altro.
In questo post, invece, proverò a darvi qualche informazione più dettagliata sul’organizzazione della gita ed in particolare sul percorso del Trenino Rosso e sulle fermate intermedie previste nella tratta Tirano – St. Moriz. Perché il viaggio a bordo del Bernina Express o Trenino Rosso, che dir si voglia, è sicuramente da favola. Ma sarebbe davvero un peccato passare l’intera giornata in treno, ad ammirare dal finestrino quei panorami mozzafiato senza scendere nemmeno una volta e toccarli con mano.
Trenino Rosso del Bernina: in giornata o in un weekend?
La prima domanda che mi sono posta, quando ho organizzato il nostro mini viaggio, è stata proprio questa: quanto tempo ci vuole? La risposta che darei ora, con il senno di poi, è che anche un weekend è troppo poco. L’ideale sarebbe riuscire a programmare almeno tre notti e quattro giorni pieni tra Tirano e la Svizzera.
Ovviamente non tutti hanno un fine settimana lungo a disposizione. E’ anche vero che il Trenino Rosso del Bernina viene spesso proposto come gita di un giorno, il che è sicuramente fattibile visto che l’intera tratta viene coperta in circa due ore. Ma… si gode solo a metà.
Partite dal presupposto che un viaggio a bordo del Bernina Express non è un semplice viaggio in treno. E’ un susseguirsi di sorprese, di emozioni. E’ un’occasione imperdibile di scoprire panorami sempre diversi, angoli di paradiso, scenari fiabeschi che mutano con il mutare delle stagioni e dei giorni e dei minuti. E’ vero, ammirarli dal finestrino vale già di per se il viaggio. Ma toccarli con mano, tuffarcisi dentro può regalarvi davvero un’esperienza indimenticabile.
Se potete, dunque, fate in modo di programmare qualche sosta lungo il percorso e godete fino in fondo di ciò che la natura svizzera ha da offrire. Quali soste fare? Dipende ovviamente dal tempo che avete a disposizione e dalle vostre inclinazioni.
Trenino Rosso: dove fermarsi lungo il percorso?
Ogni ora parte un trenino rosso da Tirano e uno da St. Moriz. Se non si effettuano fermate intermedie, il viaggio dura circa 2 ore e 30 minuti se si sceglie un treno regionale e 2 ore e 15 minuti circa con un treno panoramico (Bernina Express).
Lungo il percorso ci sono 21 fermate intermedie: a volerle vedere tutte, due settimane forse non basterebbero. Vi consiglio quindi di sceglierne un paio, a seconda della stagione, del tempo a disposizione e di ciò che più vi piace fare. Ecco qualche suggerimento:
Cavaglia
A 500 m dalla stazione si trova il Giardino dei Ghiacciai, raggiungibile a piedi percorrendo un sentiero ben segnalato. Si tratta di formazioni spettacolari, chiamate anche “marmitte dei giganti”, risultato di un impressionante fenomeno naturale: negli anni (millenni!), i massi e la sabbia hanno scavato e levigato la roccia, spinti dall’acqua del ghiacciaio. Le marmitte, vuotate da acqua e detriti, appaiono ora nelle forme più strane e bizzarre e sono un vero tesoro naturalistico. Possono essere ammirate solo da Maggio ad Ottobre. L’ingresso è libero; su prenotazione sono possibili visite guidate.
Alp Grum
Alp Grum è una piccola stazione situata a 2091 metri di altezza; molti la descrivono come la fermata più spettacolare della tratta coperta dal Trenino Rosso, grazie al belvedere che si affaccia sul ghiacciaio del Palù e sulla Valle di Poschiavo. Noi qui non ci siamo fermati, ma devo ammettere che, dal finestrino, lo spettacolo era davvero mozzafiato. In inverno, è uno scenario quasi abbagliante. In primavera, i prati si risvegliano ed i laghi, le cui acque cambiano colore a seconda del tempo, vengono alimentati da una decina di cascate che scendono dalle montagne. Presso la stazione, trovate un ristorante con terrazza panoramica e una piccola guest house.
Ospizio Bernina
Arrivando in prossimità di questa stazione, sotto il ghiacciaio del Cambrena, il finestrino del Trenino Rosso diventa un prezioso lasciapassare e permette di entrare in un mondo quasi fiabesco: l’incomparabile panorama costituito da due laghi scintillanti. Da un lato, lo scuro Lej Nair, che fluisce verso nord, in direzione del Mar Nero, e dall’alto il lattiginoso Lej Alv o Lago Bianco, appartenente al bacino del Po, che presenta un colore candido poiché è alimentato dalle nevi e dai ghiacciai che si sciolgono e ha un fondale di roccia e sabbia. Anche in inverno, seppur tutto sia ghiacciato, è possibile notare la differenza nei colori. Uno spettacolo di cui io, personalmente, mi sono profondamente innamorata.
La fermata Ospizio Bernina si trova a circa 2.300 metri di altitudine: è la stazione più alta della ferrovia retica e coincide con il valico conosciuto come Passo del Bernina. Già nel XIX secolo, quando il passo veniva varcato con gli animali di soma, qui sorgeva un Albergo – l’Ospizio Bernina appunto - dove si eseguiva il cambio dei cavalli e ci si rifocillava con un pasto caldo. L’albergo-ristorante c’è ancora, proprio a ridosso della stazione, ed è particolarmente suggestivo fermarvici a pranzo, per gustare dell’ottima polenta mentre si ammirano laghi e ghiacciai. Il tempo quassù sembra essersi fermato… d’altra parte le bufere di neve e il paesaggio ghiacciato è rimasto immutato, così come i profumi ed i colori dei prati fioriti in estate.
Dalla stazione di Ospizio Bernina, inoltre, parte un percorso didattico che si snoda fino al Giardino dei Ghiacciai, a Cavaglia, passando per le centrali Repower. Si chiama Ecosentiero Repower: 12 pannelli illustrativi raccontano la storia dell’elettrificazione regionale e spiegano come funziona la produzione ecologica di energia elettrica. Il percorso, pur non presentando particolari difficoltà, è adatto ai bambini più grandi o buoni camminatori, in quando ci vogliono circa tre ore per percorrerlo. La passeggiata è fattibile solo da metà giugno ad ottobre.
Morteratsch
Questa è la fermata del ghiacciaio del Morteratsch, incastonato tra le cime del gruppo del Bernina. Un altro panorama spettacolare oltre che un luogo reso ancora più magico da una leggendaria storia d’amore.
Proprio di fronte alla stazione, parte un bel sentiero pianeggiante che consente di arrivare in un’ora e mezza circa (con i bambini qualcosa in più) fino al ghiacciaio del Bernina e di godere di uno spettacolo stupendo. Il sentiero è percorribile anche d’inverno con la neve. Eventualmente, potete fermarvi per pranzo al ristorante-albergo situato dietro la stazione. E’ molto grande, quindi non penso sia necessaria la prenotazione. La cucina resta aperta dalle 11:30 fino alle 22:00. La stazione di Morteratch non ha servizio bagagli, però se si consuma al ristorante, potete lasciarli lì per la vostra passeggiata. Noi abbiamo fatto così.
In estate, un’altra idea che farà felici grandi e piccini è una visita al caseificio di Morteratsch, che produce formaggi d’alpeggio in maniera tradizionale. Qui si ha la possibilità di vivere in prima persona l’antica arte casearia delle Alpi svizzere. Chi desidera, può partecipare ad un Alp-brunch (ma è necessaria la prenotazione entro la sera precedente). Il caseificio-museo dell’alpeggio Morteratsch è aperto da inizio luglio ad inizio ottobre, dalle ore 09.00 alle 17.00 e si trova dietro l’hotel e la stazione ferroviaria Morteratsch.
Pontresina
E’ una vivace località turistica dell’Engadina (che noi abbiamo scelto come appoggio per la notte): una sosta qui è davvero imperdibile per i bambini. Dalla stazione, infatti, partono delle meravigliose carrozze trainate con i cavalli (che in inverno diventano romantiche slitte), che attraversano la suggestiva Val Roseg, fino al rifugio Roseggletscher, dove è possibile mangiare e anche dormire.
Il percorso, soprattutto con la bella stagione, può essere fatto anche a piedi e non presenta difficoltà particolari – per cui è adatto anche ai bambini. Bisogna imboccare la strada sterrata che si trova ad una cinquantina di metri dalla stazione, di fronte all’Hotel Restaurant Banhof: il sentiero, lungo circa 7 km, vi poterà a quota 2000 m, fino al rifugio. Qui la valle si allarga lasciando apparire il ghiacciaio Roseg e l’imponente massiccio del Bernina.
Se optate per la gita a cavallo e intendete riprendere il trenino rosso in giornata, vi consiglio di controllare bene gli orari di partenza e rientro delle carrozze, in modo da essere sicuri di non perdere l’ultimo treno. Tenete presente che il trasferimento sui cavalli richiede circa un’ora a tratta (è possibile portare anche eventuali bagagli in carrozza).
St. Moritz
Non ha bisogno di presentazioni: se amate le cittadine eleganti e cosmopolite, St. Moritz fa per voi. Se la visitate con bambini, non mancate di fare una sosta alla cioccolateria Merkur! Se avete tempo, potreste anche organizzare una gita in carrozza sul lago ghiacciato o nel bosco di Staz innevato, oppure concedervi una passeggiata lungo uno dei tanti sentieri a misura di passeggino.
Se potete fermarvi un giorno in più, potreste visitare la regione dei laghi dell’Alta Engadina, un vero paradiso da godere sia in inverno che in estate. Per arrivarci, prendete l’autobus locale in direzione Maloia (partono dalla in stazione a St. Moritz). Potete comprare il biglietto direttamente sull’autobus (attenzione, accettano solo franchi svizzeri).
Trenino Rosso: organizzazione pratica
- Se intendete fare il viaggio a bordo del Trenino Rosso del Bernina in giornata, ricordate che molto spesso – quando si dice “in giornata”, ci si riferisce solo al percorso in treno e non si tiene conto del tempo che ci vuole per arrivare e tornare da Tirano. Quindi, a meno che non abitiate nelle immediate vicinanze, dovete prevedere almeno un pernottamento nella cittadina valtellinese.
- Vi suggerisco di partire da Tirano con il primo treno mattutino. L’ideale sarebbe di fare il viaggio di andata fino a St. Moritz senza fermate, per godere del paesaggio, e di programmare un paio di fermate al ritorno. Ma dovete fare i conti con le stagioni. D’inverno fa buio presto e non avrete dunque molte ore di luce a disposizione, per cui – nella stagione fredda – vi consiglio di fare esattamente il contrario, cioè prevedere qualche sosta già all’andata.
- Se programmate delle fermate intermedie, sappiate che il treno sosta nelle varie stazioni poco più di 1 minuto. Questo significa che, se volete esplorare i dintorni, dovrete necessariamente prendere il treno successivo. Ecco perché è fondamentale controllare preventivamente gli orari e organizzarvi sulla base di quelli.
- Attenzione: se decidete di rientrare a Tirano partendo da St. Moritz dopo le 16.45, sappiate che il trenino fa servizio solo fino a Poschiavo, che si trova a circa 16 km da Tirano. Da Poschiavo è possibile trovare un bus sostitutivo che vi porterà fino a Tirano. Il bus sostitutivo deve essere richiesto telefonando al numero verde 0041 800125125 al momento della partenza da St. Moritz (se avete problemi chiedete al conducente del treno o in stazione a St.Moritz)
- Vi ricordo che è possibile scendere e salire a piacimento dal trenino rosso, solo se viaggiate a bordo di un regionale; per maggiori dettagli sulle differenze tra treno regionale e treno panoramico e sulle varie tipologie di Trenino Rosso, vi consiglio di leggere la prima parte della nostra guida.
Trenino Rosso: come gestire i bagagli
Quasi tutte le stazioni del Trenino Rosso del Bernina sono piccole, senza personale e con nulla più che una pensilina ed una piccola sala d’attesa. Quasi nessuna, dunque, mette a disposizione un deposito bagagli.
Se pensate di organizzare una gita sul Trenino Rosso in giornata, potete lasciare le vostre eventuali valigie presso la stazione di Tirano, al costo di 2 Euro a bagaglio al giorno. I bagagli sono custoditi dalle ore 7 alle ore 19 e lo spazio è alquanto limitato (informazioni presso lo sportello di stazione).
Anche a Pontresina e a St.Moritz troverete un deposito bagagli a pagamento. A Pontresina, il deposito è aperto tutti i giorni dalle 6:40 alle 18:00; mentre a St. Moritz è aperto dalle 5:30 alle 21:15.
A St. Moritz sono anche disponibili delle comode cassette di sicurezza, nei pressi del sottopassaggio e sul marciapiede del 1° binario. Sono di dimensioni diverse, a chiusura automatica e il costo varia dai 3 ai 5 Franchi Svizzeri a seconda delle dimensioni (per il pagamento è possibile utilizzare anche Euro). Potete lasciare i vostri averi in queste cassette per massimo 24 ore consecutive.
Per tutte le altre fermate, potete chiedere ai vari alberghi/ristoranti che troverete a ridosso delle stazioni se vi tegono il bagaglio. Generalmente, soprattutto se consumate qualcosa, lo fanno volentieri.
Come arrivare a Tirano
Il Trenino Rosso del Bernina parte da Tirano, cittadina valtellinese al confine con la Svizzera. Da Milano è raggiungibile anche in treno (circa 2 ore). In auto, si percorre la SS 38 (Milano-Lecco-Sondrio).
Se si proviene da sud-est, invece, la strada più breve è quella che passa da Brescia, attraversando poi la Valle Camonica ed il Passo dell’Aprica. Quest’ultimo si trova a circa 1.200m slm ed è aperto 24 ore su 24 anche d’inverno. In caso di condizioni atmosferiche particolarmente avverse, il passo potrebbe però essere chiuso temporaneamente oppure risultare parecchio innevato. Essendo una strada di montagna, con tornanti e pendenze di tutto rispetto, chi non è abituato potrebbe trovarsi in difficoltà.
E’ successo a noi sulla via del ritorno. Nevicava molto e non ce la siamo sentita di affrontare il Passo. Una soluzione è allungare di parecchio la strada (ma ne guadagnate in tranquillità), passando per Sondrio, Lecco e prendendo l’autostrada a Bergamo.
I nostri racconti sul weekend…
- Tra il Bianco e il Rosso: il nostro viaggio a bordo del Trenino Rosso del Bernina
- Sul ghiacciaio di Mortaratsch. Tutta colpa di una leggenda.
- A casa di Nonno Bastiano: il racconto del B&B dove abbiamo soggiornato a Tirano
- Tirano: l’emozione che scorre slow. Scritto da Francesca, la proprietaria del B&B in cui abbiamo alloggiato, sulla sua amata cittadina.
Marta Valeri
05/12/2013 at 22:24
Che precisione….manca solo che ci prenoti il tutto e direi che si chiude il cerchio….scherzo naturalmente….però le tue info sono tutte molto utili….grazie grazie grazie
Valentina Cappio
06/12/2013 at 00:36
Ma grazie a te cara! Il fatto è che quando ho organizzato io questo viaggio sono impazzita per capirci qualcosa! Spero, con queste piccole guide, di rendere la vita più facile a qualcun’altro…
Baci!
Lali
10/12/2013 at 11:34
Eccomi!! Che meraviglia Vale!! Sei proprio a pungolare sul vivo con questi post tutti in bianco!! Chissà che spettaoclo deve essere affacciarsi da quei finestrini e vedere intorno quelle splendide montagne!! Tanta tanta voglia!
Valentina Cappio
10/12/2013 at 12:36
grazie cara! Sarà che il trenino rosso mi è rimasto nel cuore, sarà che la Svizzera regala sempre panorami stupendi, ma non smetterei mai di scrivere di questi luoghi! un abbraccio!